Udinese – Roma 0-2
La Roma batte l’Udinese alla Dacia Arena e, in virtù della contemporanea sconfitta contro il Genoa dell’Inter (2-0), grazie anche a un rocambolesco e comico autogol (assist di Skriniar e gol di Ranocchia), si pone al terzo posto della classifica. Domani vedremo Lazio-Verona con pop-corn e birra se ci regalerà altre situazione per noi vantaggiose e che ci facciano ridere. Se, come abbiamo già detto, l’obiettivo minimo è la zona-Champions, per nostra qualità tecnica e risultati conseguenti dobbiamo guardare davanti (dove Juve e Napoli stanno tenendo un costante ritmo da nuovo record di punti) per continuare a vincere. Ieri, è stato decisivo DDR più nell’ordine della manovra, che in fase difensiva, con diversi, repentini cambi di gioco, ma non solo. Facevamo bene il pressing, costringendoli al lancio lungo, spesso scriteriato, poi però i colpi di testa di Manolas e Fazio erano facili prede dei centrocampisti bianconeri friulani. Bisogna essere più precisi in questa fase sia perchè si rischia l’azione in contropiede avversaria, sia perchè il nostro obiettivo in queste partite deve essere di chiudere l’avversario con il costante pressing-recupero-possesso-tiro-pressing-recupero. Nell’episodio del secondo gol, ho visto il manifesto di come voglio (ma penso che sulla stessa linea ci sia il nostro Mister) il pressing alto: aggressione sulla palla, recupero e filtrante per l’attaccante in corsa. Bravissimi in questa occasione Defrel, Nainggolan e Perotti. Diego ha giocato meglio in fase offensiva di ElSha, che ha comunque fatto un buon lavoro in fase difensiva. Davanti al portiere però Stephan può e deve essere più decisivo. L’Udinese ha giocato in modo spavaldo, accettando spesso l’uno contro uno. Ha sofferto la mancanza di un playmaker vero (sia Jankto che Behrami sono adattati) e di umiltà che suggerisce di affrontare gli avversari di qualità tecnica superiore (come noi) in modo più difensivo. Anche prima del primo gol, la Roma ha avuto parecchie occasioni. La chiave della partita è stata Cengiz, che ha battuto spesso Adnan e Samir sulla sua fascia e poi ha sbloccato la partita con una bella saracca. Bene il 4231: uno schema da riprovare mercoledì contro lo Shakhtar a Kharkiv, con i neroarancioni ucraini che avranno un atteggiamento speculare. Probabilmente, come detto anche dal direttore de il Romanista, Tonino Cagnucci, partiamo sfavoriti, sia per minore esperienza europea, sia perchè a volte facciamo ancora errori grossolani, ma è una sfida ampiamente alla nostra portata, anche nella martoriata Ucraina dell’Est, per la quale spero che presto si riaffermi la pace. Noi pensiamo a dare il meglio nostro e di tornare a casa con la vittoria. Daje Roma!
Roma beat Udinese at the Dacia Arena and, thanks to the simultaneous defeat of Inter against Genoa (2-0), thanks also to a daring and comic autogol (assist of Skriniar and goal from Ranocchia), it placed himself at the third ranking position. Tomorrow we will see Lazio-Verona with pop-corn and beer if it will give us other situations that are advantageous for us and that make us laugh. If, as we have already said, the minimum goal is the Champions-zone, due to our technical quality and consequent results we have to look ahead (where Juve and Napoli are keeping a steady pace from new record points) to continue winning. Yesterday, it was decisive DDR more in the order of the maneuver, than in the defensive phase, with different, sudden side-changes, but not only. We did well pressing, forcing them to launch long, often misguided, but then the head shots of Manolas and Fazio were easy prey of the Udinese midfielders. We need to be more precise in this phase both because we risk the action on the opponent’s counterattack, and because our goal in these matches must be to close the opponent with the constant pressing-recovery-possession-shot-pressing-recovery. In the episode of the second goal. I saw the bill of how I want (but I think that on the same line there is our coach) the pressing high: aggression on the ball, recovery and filtering for the attacker in the running. On this occasion very good Defrel, Nainggolan and Perotti. Diego played better in the offensive phase of ElSha, who anyway did a good job in the defensive phase. In front of the goalkeeper, however, Stephan can and must be more decisive. Udinese played defiantly, often accepting one against one. He suffered the lack of a true playmaker (both Jankto and Behrami are adapted) and of humility that suggests to face the opponents of superior technical quality (like us) in a more defensive way. Even before the first goal, Roma had several chances. The key to the game was Cengiz, who often beat Adnan and Samir on his wing and then unlocked the game with a beautiful saracca. Well the 4231: a scheme to try again Wednesday against the Shakhtar in Kharkiv, with the Ukrainian orange-blacks who will have a specular attitude. Probably, as also said by the director of Il Romanista, Lorenzo Cagnucci, we start underdog, both for less European experience, and because sometimes we still make gross mistakes, but it is a challenge widely within our range, even in the tortured East Ukraine, for which I hope will soon be peace again. We think to give our best and to go home with the victory. Daje Roma!
Giordano Sepi