Roma – Bologna 2-1

La Roma, battendo il Bologna, tiene il passo del Milan, dell’Inter e stacca Atalanta e Lazio (da considerare ancora avversari per la zona Champions). Possiamo ambire anche al terzo posto. La vittoria non è stata facile. Mihajlovic ha sostituito il Bologna fragile e difensivo di Pippo Inzaghi, con un Bologna grintoso e d’attacco.

Male il primo tempo. Abbiamo soprattutto difficoltà nella costruzione di gioco perché passiamo troppo spesso il pallone indietro (soprattutto Nzonzi). Anche nella fase difensiva ci battevano sulle marcature con Santander che batteva Manolas di testa e Soriano che batteva Fazio nel dribbling e nella velocità. Invece Fazio deve contendere i palloni alti e Manolas deve contrastare la velocità dei giocatori veloci e dribblomani.

E’ una partita che mi ha lasciato amareggiato nonostante i 3 punti portati a casa, perché non abbiamo espresso un buon gioco. Il Bologna ha meritato almeno il pareggio e solo un grande Olsen (su Edera e su un bravissimo Soriano) ci ha permesso di vincere. E’ anche vero che per le grandi squadre quando arrivano queste vittorie non meritate, si parla di squadra di grande spessore e dalla mentalità vincente. Quando sono entrati ElSha e poi dopo DDR, la partita è cambiata.

Non c’è nemmeno da discutere sull’episodio del rigore per noi (poi segnato da Kolarov) come ha onestamente ammesso anche Mihajlovic, anzi nell’occasione del gol di Sansone c’è un giocatore in fuorigioco nel cono visivo di Olsen.

Grande la Curva Sud che negli ultimi minuti ha sostenuto la squadra quando rischiava l’ennesima rimonta. Fondamentale Dzeko nel tenere palla nei minuti di recupero.

Siamo in piena battaglia per un posto in Europa. Se l’EL sembra quasi certa perché abbiamo migliori prestazioni, meno infortuni della Lazio (nonostante ne abbiamo avuti tanti anche noi) e risultati più costanti rispetto all’Atalanta, la nostra tradizione recente e le nostre capacità ci impongono di lottare per un posto nella prossima Champions: un obiettivo per cui dobbiamo combattere e che siamo in grado di raggiungere. Daje Roma!

Roma, beating Bologna, keep the pace of AC Milan,of Inter and detach Atalanta and Lazio (still to be considered opponents for the Champions League). We can also aspire to third place. Victory was not easy. Mihajlovic has replaced the fragile and defensive Bologna of Pippo Inzaghi, with a gritty and attacking Bologna.

Bad the first half. We have especially difficulties in building play because we pass the ball too often (especially Nzonzi) back. Even in the defensive phase we were beaten on the marking with Santander beating Manolas with head and Soriano who beat Fazio in dribbling and speed. Instead, Fazio must contend for the high balls and Manolas must counter the speed of fast players and dribblers.

It’s a game that left me bitter despite the 3 points brought home because we did not have a good game. The Bologna deserved at least a draw and only a great Olsen (on Edera and on a very good Soriano) allowed us to win. It is also true that for the great teams when these undeserved victories come, we talk about a team of great depth and with a winning mentality. When ElSha and later DDR are entered, the game is changed.

There is not even to discuss the penalty episode for us (then scored by Kolarov) as Miajlovic has honestly admitted, while on the occasion of Sansone’s goal there is an offside player in the visual cone of Olsen .

Great the Curva Sud that in the last minutes has supported the team when it risked yet another comeback. Fundamental Dzeko in holding ball in injury time.

We are in full battle for a place in Europe. If the EL seems almost certain because we have better performances, fewer injuries than Lazio (although we have had so many too) and more consistent results than Atalanta, our recent tradition and our skills require us to fight for a place in the next Champions: a goal for which we must fight and that we are able to achieve. Daje Roma!

Giordano Sepi