Roma – Cesena 2-1

La Roma batte il Cesena nei quarti di Coppa Italia in una partita più difficile rispetto alla carta. Decisivo è stato il rigore nel finale segnato da Totti. Ci sono state tante polemiche per come è stato procurato. Io ho rivisto le immagini e ho le idee chiare sul fischio e perchè il fischio è avvenuto molto dopo il fallo, dando la sensazione di essere un errore. Non commento le polemiche sul supposto potere della Roma in Lega, che non hanno nessuna ragione di esistere. Il rigore è netto e basta rivedere l’azione: Agliardi fa fallo su Strootman, l’arbitro dà il vantaggio perchè la palla arriva a Dzeko, Dzeko non segna (vantaggio non concretizzato), l’arbitro dà rigore. Questo è quanto è successo: semplice e lineare. Per quanto riguarda l’analisi della partita: è stato un match bello e difficile, con il Cesena che ha giocato a viso aperto, sfiorando diverse volte il gol nel primo tempo. La Roma spesso si trovava libera con i braccini (Juan Jesus e Rudiger) e con marcati Paredes e Strootman, il che non dava la possibilità di creare gioco in modo efficace. In questi casi Rudiger e Juan Jesus devono salire, finchè un centrocampista scala su di loro e poi servire il giocatore libero. Possono anche tentare il lancio lungo su Dzeko, azione in cui Rudiger è molto bravo. La prima e più facile opzione è il passaggio al centrocampista. L’attacco ha funzionato bene a tratti, merito del Cesena che ha attaccato, ma ha anche difeso bene. Dzeko ha sfiorato più volte il gol, fino a segnare il gol del momentaneo 1-0 su perfetto assist di ElSha. ElSha può fare di più. E’ un ottimo giocatore, ma troppo spesso scompare dal campo. Il gol del pareggio è dovuto da un atteggiamento troppo svagato nel complesso della squadra in fase difensiva e nello specifico dei giocatori della difesa. Forse pensavamo di vincere facile contro un avversario sacrificale. Il Cesena invece spinta dall’occasione della vita per molti dei suoi e da un buon tasso tecnico di alcuni di loro, sono arrivati ad un passo dall’impresa. Anche i loro esterni di centrocampo erano spesso liberi e venivano trovati facilmente. Ci vuole più attenzione non solo da parte di Juan Jesus, Manolas e Rudiger, ma anche da parte di Bruno Peres e Mario Rui. In qualche modo l’abbiamo scampata. Ora però bisogna ricominciare a macinare gioco come sappiamo, perchè i prossimi avversari a partire dalla Fiorentina, sono di ben altro tenore, e bisogna essere pronti a giocare bene e vincere la partita. l’Inter non regalerà la partita allo Juventus Stadium. Bisogna sfruttare la possibile occasione. Daje Roma!

Giordano Sepi

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