Chievo – Roma 0-0

Incredibile occasione sfumata per la Roma di Di Francesco nella 16° giornata di campionato.
Al Marcantonio Bentegodi di Verona, i giallorossi non riescono a superare il muro della difesa clivense, complice una prestazione assolutamente straordinaria di Sorrentino (classe 79′). Questo consente a Inter, Juve e Napoli di mantenere inalterato il divario in classifica, visto che anche loro si sono dovute accontentare di un pareggio nelle sfide del weekend.
Orientativamente, Di Francesco ha scelto la strada del turn over scientifico, puntando stavolta sopratutto su Schick (ancora da inserire bene negli schemi) e su Gerson.
Schick è stato schierato al posto di Dzeko, per via della necessità di tenere a riposo uno degli uomini più sfruttati della Roma in questa prima parte di stagione.
Con l’inserimento di Schick, Di Francesco ha compiuto un taglio radicale, mettendo a riposo Dzeko (entrato solo nel finale di gara). Il bosniaco è stato uno dei giocatori più sfruttati dalla Roma, mentre quasi tutti gli altri (ad eccezione di Alisson e Kolarov) hanno usufruito di regolari turni di riposo.
Se la scelta di Schick si legge col tentativo di ispirare il ceco a punta centrale (più che laterale), presentando il conto al momento opportuno, nella convivenza e compatibilità tra i due (lui e Dzeko) volti offensivi della Roma; per Gerson invece l’approccio è significativamente diverso, non avendo avuto un rendimento sempre positivo, Di Francesco ha voluto dargli fiducia.
Il Chievo di Maran con le grandi quest’anno ha sofferto molto, a parte il pari imposto a Napoli.
Arrivato con le ossa rotte dalla batosta contro l’Inter, ha affrontato la Roma con raziocinio, equilibrio e tranquillità, quella derivante da una situazione di classifica comunque buona.
Nel primo tempo i gialloblù hanno approfittato dell’impasse che ha arginato mirabilmente la manovra della Roma, colpendo in alcuni contropiedi sui quali la Roma ha rischiato grosso.
Inglese ad esempio ha colto con uno straordinario gesto atletico, una traversa, e anche Birsa (piazzato da trequartista dietro le due punte Meggiorini e Inglese) ha rischiato in misura minore la segnatura. Radovanovic poi solita diga in difesa, come perno basso del rombo di centrocampo.
La durissima sconfitta subita contro l’Inter è servita a Maran per non ripetere gli stessi errori, ad iniziare da una difesa più accorta e reattiva. Cacciatore, Tomovic, Gamberini e Jaroszynski si sono affrancati a Schick, Gerson e El Shaarawy. Sofferta la partita di questi e bloccati tatticamente i rifornimenti con limitate incursioni velleitarie.
Schick è apparso svagato al centro della manovra della Roma, senza dubbio avrà bisogno di tempo per entrare negli schemi collaudati di Di Francesco. Ma è stato pregevole il suo assist di tacco per l’accorrente Kolarov e poi nella successiva circostanza con il tiro suo e di Gerson, trovando sempre contro un Sorrentino in versione superman.
Nel secondo tempo la Roma ha cambiato marcia, pressando molto alto, attaccando gli spazi e cingendo il Chievo d’assedio nella sua area. E’ arrivato anche il turno del binomio Dzeko-Schick con Gerson fuori, ma senza grandi risultati. Poi Kolarov, ancora una volta il migliore e a rischio gol in un paio di situazioni. Dzeko si mangia un gol in scivolata davanti alla porta e Sorrentino dice ancora una volta no, parando di istinto un sinistro di Schick.
Di Francesco le prova tutte inserendo anche Under e Perotti (tenuto a riposo precauzionale), ma lo 0-0 non si sblocca, la storia di una partita dominata dalla Roma per larghi tratti, che ha visto comunque un buon Chievo, equilibrato e ordinato agire di rimessa, impatta su un pari che ha il sapore dell’occasione persa visti i risultati delle altre in classifica.
La Roma non deve comunque rimproverarsi nulla, in un pomeriggio nel quale ha trovato di fronte un Sorrentino in condizione superlativa, che ha compiuto almeno 4 parate straordinarie. La Roma ha battuto 13 angoli a 1, messo in fuorigioco 12 volte gli avversari e avuto un possesso palla nettissimo con quasi il 70%.
Al momento l’unico problema serio, è il gol che manca.
E in effetti scorrendo la classifica, tra le prime che si stanno giocando lo scudetto, la Roma è la squadra di vertice che fa più fatica a trovare la via del gol. Urgono soluzioni.

Davide Ryosaku

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

it_ITItalian