L’avversario di domenica: il Milan.

Il primo concetto che dobbiamo tenere conto che alle 17.15 a Milano faranno 33 gradi. Questo significa che il pressing alto è suggerito solo per i primi venti minuti. Loro vanno in difficoltà col pressing e , per noi, potrebbe essere l’occasione per passare in vantaggio. In generale, sia noi che loro soffriremo il caldo, quindi i ritmi saranno bassi e chi avrà maggiore qualità tecnica porterà a casa la partita (per me, siamo noi).

Sarà strano giocare al centro di quell’enorme, bellissima astronave spaziale che è San Siro completamente vuota. Dovremo dimostrare personalità. Dovremo dimostrare più personalità del Milan.

Sarà fondamentale la partita dei nostri centrocampisti offensivi (Perez, Pellegrini e Mkhi che mi sembrano più in forma, ma anche Under, Pastore e Kluivert) dietro a Dzeko. Dovremo essere più costanti nella partita, cercare l’uno contro uno, vincere i duelli e fare bene gli assist. Puntiamo soprattutto Kjaer (a volte troppo oxfordiano) o Gabbia (molto falloso).

Il Milan gioca con un 4411 che poi in fase offensiva e di pressing diventa 4141. Fanno bene il pressing con Calhanoglu (di solito) in marcatura sul playmaker. Noi possiamo sia giocare palla al piede, che è rischioso, ma dà più possibilità di creare occasioni in attacco, sia lanciare lungo su Dzeko (scelta che mi sento di consigliare). Poi cerchiamo di capire bene la situazione ogni volta e di prendere la scelta giusta.

Sviluppano il gioco soprattutto sulle fasce. Sulla fascia destra, attaccano principalmente con Castillejo che , essendo sinistro, è portato ad accentrarsi. Sulla stessa fascia è molto pericoloso con il cross Calhanoglu (destro, ma è bravo con entrambe i piedi). Sulla fascia sinistra, Bonaventura si inserisce spesso al centro, attaccando senza palla sul primo palo, con Theo Hernandez che fa tutta la fascia ed è poi pericoloso sia con il cross che con il tiro. Sia nelle fasi di possesso, sia nelle fasi di pressing, sono molto avanzati con 5 (considerando anche Bennacer), 6 giocatori (considerando anche Theo Hernandez), in questo caso possiamo pensare di scavalcarli. In fase di costruzione si affidano spesso a Kessie, che è il playmaker e dobbiamo marcarlo. Possiamo rubare palla specialmente all’ivoriano, invece Bennacer, che ha una migliore qualità tecnica, ha problemi in fase difensiva. In alternativa costruiscono con i terzini. Spesso contro il pressing si affidano al lancio lungo dove dobbiamo stare concentrati con i difensori sia nel recupero palla, sia nel non fare fallo sulla punta.

In attacco, possono giocare con Rebic o Leao. Entrambi sono punte molto tecniche e con il fiuto del gol. Sono destri, ma bravi anche col sinistro. Forse Rebic è più forte. Stiamo attenti su di lui o su Leao!

Il caldo sarà un fattore. Loro hanno tanta qualità tecnica, ma per me ne abbiamo di più noi. Mettiamo in campo la massima concentrazione, il massimo sforzo. E’ una partita difficile, ma possiamo vincere. Dobbiamo vincere. Daje Roma!

Giordano Sepi

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