L’avversario di sabato: la Juve.

Nel 1997-98, i CUCS si presentarono a Torino con uno striscione con scritto “All’attacco”. Noi abbiamo sempre odiato la Juve dagli anni ’80 e avevamo in panchina un terribile accusatore alla Juve come Zeman (nonostante lo zio, Cestmir Vycpalek,lo portò in Italia in qualità di allenatore della Juve con cui vinse due scudetti consecutivi nel 71-72 e nel 72-73). Il boemo denunciava gli abusi dei farmaci degli juventini [per cui la WADA (l’agenzia internazionale per il doping nello sport) aveva trovato prove incontrovertibili, ma poi il processo in Italia finì a tarallucci e vino]. Inoltre l’atteggiamento di quella Roma era prettamente d’attacco come voleva il suo allenatore. Quella partita non finì bene per la Roma (3-1 Juve), ma sul 2-1 per loro ci fu un chiaro fallo in area su Gautieri, ma l’arbitro non concesse il rigore.

Daje Roma!

La Juve ha sempre usufruito di strani errori arbitrali principalmente perché è l’immagine sportiva dell’azienda più potente per tanti anni a livello economico, politico e lavorativo in Italia, anche se ultimamente non è così. Questi INGIUSTI PRIVILEGI non sono mai piaciuti a noi romanisti e ci siamo sempre sentiti ingiustamente defraudati di risultati che sul campo avevamo ampiamente meritato.

Partono col 442 che poi diventa 3142 in fase offensiva (ma anche 3124). Fanno gioco d’attacco e pressing. Quando pressano, spesso la linea difensiva di Bonucci e Chiellini (per me la migliore coppia di centrali al mondo, ottima in fase difensiva e buona in costruzione) rimane un po’ indietro. In questo modo possiamo costruire e iniziare le azioni d’attacco, appoggiandoci sui nostri trequartisti. Fanno pressing soprattutto da un lato, quindi i cambi di lato possono essere molto utili. Attenzione a Chiellini (il miglior giocatore al mondo nella fase difensiva): capace di fare fallo, ma farlo sembrare fallo subito.

Quello striscione “All’attacco” deve essere il nostro orizzonte della partita. Siamo incapaci di difendere il risultato. Incapaci di giocare difesa e contropiede. Siamo “geneticamente” d’attacco. Dobbiamo essere d’attacco anche a Torino. O almeno dobbiamo affrontare la sfida senza paura. Poi se al 70esimo/75esimo, il risultato ci soddisferà potremo anche mettere Cristante al posto di El Shaarawi o Dzeko (uno dei due a comporre il terzetto con Borja e Mkhi, sempre che Pedro è infortunato), facendolo giocare da trequartista, per dare respiro alla manovra, per aiutare nella fase difensiva e continuare nel pressing. Loro continueranno a pressare fino alla fine. Ci sarà da soffrire, ma possiamo portare a casa il risultato. Questi sono consigli su cui Fonseca ha comunque l’ultima parola.

Sono molto bravi con il cross dell’ala (o dell’attaccante) soprattutto dal vertice alto di lato dell’area sul secondo palo, dove Morata e Ronaldo sono molto forti, specialmente di testa. Giocano praticamente senza punta centrale quando non gioca Morata e nemmeno Morata è una vera punta centrale. Ronaldo parte da sinistra per andare verso il centro per tirare di destro. Ma attenzione: non corre parallelo alla porta, ma sempre verso la porta. Se dovesse giocare, anche Kulusevski mette paura quando va da destra verso il centro, lui in modo più orizzontale.

Se facciamo bene il pressing, possiamo rubare palla in zona offensiva. Possiamo anche lasciar libero Szczesny di impostare. Il polacco non è bravo in questa fase, ma è bravissimo come portiere: cerchiamo anche il passaggio a porta vuota, come ha fatto la Juventus con la Sampdoria con il gol di Ramsey.

Sarà necessario lottare sui rimpalli e le palle vaganti. Più vinceremo questo tipo di duelli, più avremo possibilità di vincere.

Juventus Italian midfielder Federico Chiesa controls the ball during the Italian Serie A football match Crotone vs Juventus at the Ezio Scida Stadium in Crotone on October 17, 2020 . (Photo by Giovanni ISOLINO / AFP) (Photo by GIOVANNI ISOLINO/AFP via Getty Images)

L’uomo che gli crea più gioco in fase offensiva è Cuadrado: veloce, bravo col dribbling e capace simulatore. Altro giocatore decisivo è Chiesa, bravo come ala destra, come ala sinistra e con entrambi i piedi. Molto forte negli inserimenti senza palla (ricordiamoci di marcarlo in questo caso) e quando porta palla dal lato verso il centro per cercare il tiro, principalmente col tiro a giro sul secondo palo, in particolare è pericoloso quando parte da sinistra e tira con il destro.

Forza Roma sempre!

Siamo all’esame di maturità. Siamo una grande squadra? Dimostriamolo. Daje Roma!

Giordano Sepi

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