L’avversario di giovedì: l’Ajax.

Il simbolo di Amsterdam raffigura un palo nero che rappresenta il fiume Amstel su campo rosso, poi su questo palo nero ci sono 3 croci di Sant’Andrea che probabilmente è il simbolo di Jan Persijn, che fu signore della città dal 1280 al 1282. Il motto è HeldhaftigVastberadenBarmhartig, ovvero valorosadecisamisericordiosa.

I lancieri hanno sempre promosso i giovani olandesi. Come ha sottolineato Van Der Sar, che fa parte del management dell’Ajax, in un’intervista a SKY, la scelta dei giovani è necessaria per il basso fatturato del club e del calcio olandese. L’Ajax è comunque un club nobile dell’Europa con 3 Coppe Campioni e 1 Champions League in bacheca. Anche nel 2018-19, gli olandesi biancorossi hanno raggiunto le semifinali di Champions, eliminando un’altra grande nobile squadra italiana come la Juve. Il problema del fatturato del calcio olandese potrebbe essere risolto dall’unione con il campionato belga (nel 25-26), che alzerà il valore del nuovo torneo e porterà introiti significativi alle squadre belga-olandesi.

La filosofia tattica dell’Ajax è il dominio dell’avversario, specialmente in questa specifica partita in cui devono segnare per forza almeno 2 gol. Noi quindi non dobbiamo chiuderci troppo in difesa, ma comunque l’atteggiamento migliore è fare difesa e contropiede, che loro soffrono molto. Sarà fondamentale segnare per primi, meglio se ci portiamo sul 2-0. Principalmente dobbiamo andare a cercare il nostro uomo sulla linea del fuorigioco. In ogni caso, non ci passi per la testa che i lancieri si potrebbero scoraggiare. Loro giocheranno al meglio con qualsiasi risultato: questa è la cultura sportiva olandese (e in generale del Nord Europa) che ha molto da insegnare a noi latini.

Perché l’Ajax fa migliori risultati fuori-casa che in casa? Perché il ragionamento della squadra di casa è “Qui comando io”, quindi gli olandesi trovano squadre più aperte e hanno più spazio per il gioco offensivo. Per questo con difesa e contropiede e soprattutto col nostro contropiede che è micidiale, possiamo batterli anche nel ritorno.

C’erano alcune imperfezioni ma il prepartita dell’andata è abbastanza buono per prepararci anche per il ritorno. Un’imperfezione è stato schierare Alvarez come difensore centrale, mentre poi giovedì ha giocato come mediano. C’è da dire che il grande dubbio di Ten Hag nel prepartita è il terzino destro, visto che Mazraoui è ancora in dubbio (anche se alcuni media lo danno titolare), Rensch è squalificato, quindi potrebbe schierare Klaiber. In ogni caso, sono soluzioni forzate e noi dovremo spingere soprattutto sulla nostra sinistra, loro destra, dove il dialogo tra Calafiori e Mkhitaryan può essere decisivo.

Un altro aspetto da sottolineare è che non dobbiamo escludere a priori che possano giocare con una vera punta come Brobbey, mettendo Neres attaccante destro e Tadic attaccante sinistro. Questo darebbe maggiore qualità sulle ali all’avversario, ma le accortezze sono le stesse di Neres attaccante sinistro e Antony attaccante destro. Ricordiamoci che sono tutti piedi sinistri, quindi l’attaccante destro cercherà di accentrarsi per tirare con il sinistro, mentre l’attaccante sinistro cercherà l’assist.

Aspettiamoci dall’avversario qualità tecnica, dominio del campo e atteggiamento combattivo. Noi dovremo stare concentrati e grintosi. Il traguardo è non soffrire o almeno soffrire senza capitolare e segnare almeno due gol. Porteremo a casa la qualificazione nella nostra casa: l’Olimpico. Daje Roma!

Giordano Sepi

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