Roma-Trab 3-0 e Salernitana.

La Roma si qualifica per i gironi di Conference League, vincendo con fiducia e sicurezza sul Trab anche in casa. I gol sono stati: di Bryan Cristante, con una sciabolata velenosa da fuori area, di Zaniolo, un bellissimo e commovente gol sapendo la sua Odissea, e di El Sha un giocatore di grande qualità che merita più minuti in campo. Ottima prestazione anche per Pellegrini, Ibanez, Karsdorp, Veretout e Vina. La nota negativa è il cartellino giallo nei minuti di recupero per Mancini.

Mou non fa lo stesso possesso di Fonseca. Lascia spesso il possesso all’avversario. Andiamo sempre verticali. Andiamo sempre a cercare l’uomo sulla linea del fuorigioco. La ciliegina sulla torta è stato il gol di Zaniolo. Un gol che significa molto per i romanisti che l’hanno accompagnato in questo periodo e per gli italiani, coscienti di poter contare per la Nazionale in un talento puro: un fuoriclasse che può diventare campione e può farci campioni, come romanisti e come italiani.

Nel sud della Campania, al confine con la Basilicata, c’è Salerno. Salerno e la costa cilentana rappresentano il rinascimento campano, spesso in contrasto con quella terribile vergogna per la Campania che è la camorra. Il personaggio simbolo di questo rinascimento è Angelo Vassallo, il sindaco pescatore (come da titolo di una miniserie del 2016 con Sergio Castellitto sulla sua storia). Vassallo era un semplice pescatore, capace di essere sindaco di Pollica come rappresentante del PD per circa 15 anni . Fu un grande ambientalista. Per primo, comprò un depuratore e ripulì le acque della costa cilentana, ora una delle coste più pulite e dall’acqua più limpida. Il suo ambientalismo andò a scontrarsi contro gli interessi sul porto della camorra, dove avvenivano i movimenti della droga, e venne ucciso nel ’10. Tuttora è un simbolo di una Campania diversa, progressista e in grado di costruire il proprio futuro al di fuori dell’ombra della camorra, attraverso l’amore e la conservazione ambientale del luogo di origine.

Angelo Vassallo

La proprietà della Salernitana è molto meno limpida delle acque della costa cilentana. Nell’anno scorso, il proprietario era Claudio Lotito, attuale proprietario anche della Lazio. Con la promozione dei cavallucci marini amaranto si configurava un conflitto d’interessi per Lotito, risolto (almeno formalmente) con un trust (un’amministrazione fiduciaria) ora a capo della Salernitana che gestisce 35 mln precedentemente “donati” da Lotito. E quando si affronteranno Salernitana e Lazio, chi ci dà garanzie che non ci saranno situazioni strane? Per fortuna la partita tra le due “sorelle” nel girone di ritorno arriverà alla terza giornata, quindi almeno parzialmente viene evitata la combine, perché a metà stagione entrambe le squadre non possono fare calcoli (speriamo). Sempre se ci arriverà perché se a dicembre l’attuale trust non avrà trovato un nuovo compratore, la Salernitana sarà retrocessa d’ufficio in Serie B. Ipotesi molto probabile. La conseguenza sarà un campionato irregolare, non tanto per i punti, perché a quel punto la Salernitana perderebbe anche le partite vinte o pareggiate per 3-0, quanto per la fatica mentale, fisica spesa e gli infortuni che le squadre che l’hanno battuta, si troverebbero a dover affrontare. Ma allora non si capisce perché il Cittadella o il Benevento non abbiano fatto ricorso, pensando alla sostanziosa torta dei diritti tv della Serie A. La ricompensa valeva la sfida, ma forse il potere di Lotito, talmente potente, sincero e impunito da ricordare che Dal Pino (attuale presidente della Lega) è una scelta sua, li ha sconsigliati.

In ogni caso, noi dobbiamo pensare a vincere perché questo ci impone la nostra cultura sportiva.

Castori mette in campo il 532, facendo spesso fase difensiva. Fanno principalmente difesa e contropiede. Infatti i cavallucci amaranto come un gatto ti lasciano credere nel tuo dominio, ma poi quando meno te l’aspetti, tentano di darti la zampata.

In costruzione cercano il cambio di lato, specialmente con Bonazzoli(sinistro) che torna indietro. Djuric è più alto ed è la prima punta tipo pivot, mentre Bonazzoli è più veloce, fa la seconda punta, aspetta la spizzata di Djuric e cerca spesso il tiro. Djuric potrebbe essere sostituito da Simy, bravo nella spizzata, con più fiuto del gol e forte nella soluzione acrobatica.

Capezzi e Mamadou Coulibaly vanno in pressing sui terzini. Il pressing è comunque blando. Cercano soprattutto difesa e contropiede.

Nella costruzione offensiva, Mamadou Coulibaly si sovrappone a Kechrida, ma il lato dove sono più forti è il loro sinistro con Capezzi che favorisce la corsa di Ruggeri(sinistro), che fa cross eccellenti.

Kechrida batte i corner da destra crossando benissimo verso il centro dell’area. Hanno diversi giocatori molto alti che possono segnare in questa occasione come Djuric e Mamadou Coulibaly .

Attenzione a Mamadou Coulibaly (centrocampista mio pupillo, che suggerii l’anno scorso a @rio_vela per il suo fantacalcio) quando si inserisce in area sui cross. E’ possente, molto forte di testa, è destro, ma può tirare anche di sinistro. C’è anche un altro Coulibaly che si chiama Lassana e fa principalmente costruzione e fase difensiva.

Marcano a uomo sui calci d’angolo.

Loro faranno soprattutto fase difensiva, cercando principalmente il pareggio. A livello offensivo, sono insidiosi con i cross di Ruggeri per Djuric o Simy o con Bonazzoli quando cerca il tiro, specialmente quando va da destra verso il centro per tirare di sinistro. Sarà importante mettere in chiaro con il punteggio le cose il prima possibile. Partita da vincere. Punto. Daje Roma!

Giordano Sepi

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

it_ITItalian