CSKA Sofia-Roma 2-3 e Spezia.

Alla faccia dei mainagioisti, di quelli che ce l’hanno con Gesù Cristo e i piagnoni di professione, la Roma ieri ha avuto anche molta fortuna. Ma non è stato uno scherzo. La partita con il CSKA Sofia sembrava andare tranquillamente in porto grazie alla doppietta di Abraham e il gol di Borja (grandissima prestazione di entrambi). E nel frattempo la sorpresa dello Zorya che grazie a Nazaryna stava battendo Il Glimt. Poi, brividi. Il CSKA segna due gol con Catakovic e Wildschut e il Glimt pareggia. Ma alla fine non ce la possiamo prendere con Gesù Cristo o piangerci addosso, la Roma vince, il Glimt pareggia e andiamo direttamente agli ottavi il 10 marzo. Voglio sottolineare anche la bellissima partita di Bove, giovanissimo romanista.

Grazie allo Zorya che ci ha permesso di andare direttamente agli ottavi e complimenti al Glimt che passa con merito ai playoffs e ha dimostrato di essere una grande squadra, non perdendo mai e vincendo sempre in casa con la ciliegina del 6-1 a noi. Noi seguiremo i playoffs, mangiando i pop-corn, e poi ci riconcentrermo sulla Conference con il sorteggio degli ottavi il 25 febbraio. Adesso pensiamo alla Serie A e allo Spezia.

Parlando di Spezia e di La Spezia è giusto citare Luca, il film di Disney Pixar di quest’anno sulla Liguria e Le 5 Terre. E’ un cartone animato molto bello che fa ridere e che fa piangere. E’ il secondo cartone animato di Disney ambientato in Italia dopo e Pinocchio (ambientato in Alto Adige perchè i disegnatori erano stati in vacanza in Italia solo lì, anche se Collodi era toscano, fiorentino e molto legato a Empoli, ma ne riparleremo). Il film parla di due giovani mostri marini che cercano di integrarsi tra gli umani con le naturali conflittualità create dai pregiudizi. C’è tanto made in Italy, con la Vespa, e made in Liguria, con le trenette al pesto e i caruggi, le viette strette tipiche delle città liguri.

La storia di fantasia affronta temi complessi e non del tutto risolti come la paura del diverso. In un certo senso affronta fenomeni attuali come l’immigrazione e il conseguente razzismo. Come l’immigrazione e l’incontro con il diverso è un fenomeno nuovo per noi italiani così lo è per la Bulgaria del CSKA Sofia (nostro ultimo avversario) e gli altri paesi dell’Est. E’ importante che il messaggio di Luca sia recepito anche dai paesi dell’Est, compresa la Polonia.

Dall’altra parte, l’Europa deve difendere fortemente i suoi principi fondanti come l’accoglienza e la solidarietà e dire chiaramente ai polacchi che se non accettano la sovranità europea, possono uscire dall’Europa e fare a meno dei fondi europei. La Polonia ha più bisogno dell’Europa di quanto l’Europa abbia bisogno della Polonia. E badate bene, questo concetto non vuole essere contro i polacchi che sono un popolo che stimo (citati anche dal nostro inno italiano), ma in difesa dei siriani e degli iracheni che stanno letteralmente morendo di freddo a quel confine. I polacchi sono il popolo che più hanno sofferto per il nazismo e l’Olocausto, ecco perché mi aspetto empatia per i rifugiati.

Passiamo ora al quadro tattico della prossima partita.

Motta schiera il 442, che può diventare anche 352, in particolare quando attaccano, con Reca ala sinistra a tutta fascia e allo stesso modo con Gyasi sulla destra. In questo caso però si trovano sul lato destro loro, nostro sinistro senza grande attitudine al lavoro difensivo.

Fanno un pressing timido e costruiscono con J.Sala (o Kovalenko col n.8 da mediano del rugby e bravissimo in fase difensiva) che è il playmaker. Se pressiamo in modo collettivo e ordinato, possiamo rubare palla alti, se passano, possono attaccare in contropiede con Nzola e Manaj. In contropiede, sono pericolosi anche col lancio lungo di Erlic per Manaj.

Nel secondo tempo, potrebbe entrare Verde, ex-Roma, che ha un mancino molto velenoso. Ricordiamoci anche che l’angolano Nzola, la prima punta, è mancino.

Attaccano soprattutto sulla loro sinistra, nostra destra, con Reca (sinistro, veloce e bravo nell’assist) e Maggiore.

Marcano a uomo sui calci d’angolo.

Torniamo da Sofia, incoraggiati dalla buona (non ottima) prestazione e motivati per affrontare lo Spezia: un avversario da non sottovalutare. Vincere è imperativo per la classifica e per le nostre ambizioni. Daje Roma!

Giordano Sepi

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