Roma-Lecce 2-1 e Betis.

Sulla carta sembra una partita facile in casa con una delle ultime in classifica. Poi le cose si mettono bene: col gol di Smalling su splendido assist di Pelle (1-0) e con l’espulsione giusta di Hjulmand, entrato con i tacchetti sul ginocchio di Belotti. Invece, si è incredibilmente complicata.

La Roma mangia gol incredibili. Abbiamo un complesso della porta. Dobbiamo tirare convinti, per prendere la porta. Poi arriva la doccia fredda del pareggio di Stefrezza su un corner giocato palla a terra dal Lecce. 1-1.

Nel secondo tempo, la Roma trova subito il 2-1 con rigore (netto) su fallo di Abraham trasformato da Dybala. 2-1. Ma nell’esecuzione del rigore l’argentino, già distratto dal Mondiale, si fa male. La Roma continua ad attaccare. Ma non riusciamo a segnare. Bene Zalewski sulla destra e Spina sulla sinistra. Abbiamo un’alternativa con il gioco sulle fasce, oltre alle imbucate centrali. La partita finisce. E’ una vittoria amara con Dybala che probabilmente tornerà dopo la sosta mondiale.

Ma l’infortunio di Dybala non è del tutto un male per la Roma. Guardando il Mondiale femminile, ho notato che uno dei punti di forza dell’Italvolley è avere tante pallavoliste che possono fare punto. C’è Egonu. C’è Danesi. C’è Petrini. C’è Bosetti. C’è Sylla. C’è Cherichella. E anche Lubyan nell’ultima partita con la Cina (vinta 3-0 dall’Italia) ha fatto tanti punti. E qui deve essere la forza del club. Avere tanti giocatori che possono fare gol. Non avere più Dybala significa trovare altre strade. Significa responsabilizzare per il gol Abraham, Belotti, Pellegrini, Zalewski, Spina, Cristante, Shomu e ElSha (colgo l’occasione per dire che questi 2 devono avere più occasioni). Altro punto di forza è il gioco sulle fasce che è un’ottima alternativa all’imbucata centrale. Poi dobbiamo essere anche più altruisti davanti alla porta. Il fondamento alla base della vittoria è la squadra, lo spirito di gruppo. Questo è il punto fondamentale da cui ripartire.

Maggiore gioco di squadra ci vuole anche in Europa e nel mondo per arrivare alla pace in Ucraina. L’Italia, la Germania e la Francia devono accreditarsi come attendibili mediatore per questa guerra proponendo diverse soluzioni ad Ucraina e Russia. Il popolo ucraino è stanco di tante morti e distruzioni e ha bisogno di pace. Di questo devono essere consci anche Zelensky e il suo governo.

Se la lettura dell’avversario era giusta, il piano tattico dell’andata era sbagliato. Le caratteristiche degli avversari erano descritte abbastanza bene, sempre tenendo conto che la mia è una sintesi superficiale, poi quello che conta sono i match-analyst della Roma. Fare soprattutto la fase difensiva ci ha svilito e ha permesso al Betis di dominare. Il Betis è forte, ma in casa potevamo comandare di più la partita. Dopo l’andata, la mia impressione è che siamo superiori. C’è da dire anche che, se le squadre spagnole hanno dominato recentemente il mondo, è perché sanno come giocare anche contro il contropiede. Sta di fatto che stavolta la difesa e contropiede è la tattica giusta, non per forza in maniera continuativa. Poi in ogni caso la legge è il piano tattico di Mourinho, anche se questo forse non c’è motivo nemmeno di scriverlo. Possiamo anche vincere.

La partita a Siviglia è un bivio importante nella stagione. Il Betis è una buona squadra. Noi siamo senza Dybala. Sta a coloro che sono rimasti dimostrare il loro valore. Di essere all’altezza della sfida e portare anche Dybala ai turni successivi. Dovremo dimostrare che siamo forti accompagnati dal solito settore meraviglioso. Io ci credo. Daje Roma!

Giordano Sepi

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