Testa e cuore. Roma-Neom 2-2. Bologna.

Questo blog porta avanti due obiettivi ambiziosi e difficili come la pace mondiale e la vittoria della Roma. Questa mission è ordinata dalle emozioni che mi scatenano le immagini della guerra e le partite della Roma. E’ una questione di cuore. Poi per realizzare questo obiettivo serve lo studio, il ragionamento, il dettaglio, serve la testa.

Non bene per essere l’ultima amichevole prima dell’inizio del campionato. In particolare prendiamo due gol in contropiede troppo facilmente. Per il gioco di Gasp dobbiamo essere migliori nell’uno contro uno. E ad ogni modo se i difensori centrali salgono, i centrocampisti centrali devono stare dietro.

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I gol sono stati di Cristante e in particolare bello quello di Soulé su ottimo assist di Rensch. Soulè però, a mio avviso, non può dare il meglio come ala sinistra. Dovremo vedere se arriverà Jadon Sancho che è un attaccante sinistro o se dovremo pensare di giocare col 352, rinforzando il centrocampo, dati i problemi difensivi contro l’Aston Villa e il Neom.

In ogni caso, anche il centravanti è un problema: sabato sono stati insufficienti Ferguson e Dovbyk. Dovbyk è stato migliore nella sponda, ma è mancino come Dybala e Soulè. Considerando l’evoluzione difensiva di El Sha, che può fare anche l’esterno sinistro, dando riposo a Angelino, dobbiamo cercare una punta, meglio se seconda punta, di piede destro, perché al momento l’unico è Ferguson. In questo senso Jadon Sancho è ottimo. Per Dybala e Soulè dobbiamo pensare a una staffetta. Forse contro il Bologna iniziando con Matias visto che sta a palla de foco. Vediamo poi che decide Gasp.

Bene Baldanzi (anche lui come ala destra mancina) nei primi 15 minuti del secondo tempo, poi è un po’ sparito. Potrebbe essere una buona arma nell’ultima mezzora, anche come mezzala. come lo utilizzava DDR. Bene anche Hermoso che è quello entrato meglio nei meccanismi di Gasperini, forse memore degli insegnamenti de Il Cholo Simeone all’Atletico Madrid.

Il primo avversario del campionato e della stagione è il Bologna di Italiano. E’ un’ottima squadra. Una delle migliori in Serie A e in Europa League. Non ci vedo così favoriti. Sarà difficile portare a casa la vittoria, ma se ce la faremo, inizieremo a indirizzare la stagione nella direzione giusta. Testa e cuore.

Italiano schiera il 4231 in fase offensiva con Odgaard dietro Immobile che poi in fase difensiva e di pressing diventa la mia tattica preferita nel calcio: il 442 con Odgaard all’altezza di Immobile e le ali a piede invertito. Orsolini, l’ala destra, è tutto mancino e di solito va verso il centro per tirare col suo sinistro killer a giro. Allo stesso modo Dominguez sull’ala sinistra con il destro (anche se spesso nascendo come seconda punta, si inserisce centralmente nella linea difensiva per suggerire il filtrante centrale). Al suo posto potrebbe giocare Cambiaghi molto bravo nel dribbling e assist.I terzini salgono tanto, sbilanciando la squadra e lasciando i due difensori centrali spesso uno contro uno contro gli attaccanti, ma hanno Lucumi che è uno dei 3 migliori difensori in Italia, ma avrà davanti o Soulè o Dybala. Daje Matias! Daje Paulo!

Sono 2 le mie osservazioni superficiali sul Bologna che io elenco in ordine di importanza.

  1. Attenzione ai contropiedi in particolare di Immobile, Orsolini e Dominguez. Immobile sarà per sempre una bandiera della Lazio, sentirà molto la partita ed è un animale d’area, bravo anche con la testa sui cross dalle fasce. Mancini dovrà fare un’ottima partita su di lui. Daje Gianluca!
  2. Il playmaker genuino è Orsolini. Freuler, che superficialmente si può identificare come il primo costruttore, è una trappola. Non è la prima scelta in costruzione (ad ogni modo bisogna andare a uomo anche su di lui). La scelta spesso è il lato destro ossia Orsolini che si abbassa con il terzino destro (Holm o De Silvestri) che va in attacco. Sarà importante sul nostro lato sinistro la partita di Angelino e Ndicka (o Hermoso)
Per riassumere questo concetto, come si vede dall’immagine, Vitik passa a Orsolini (1) che è tornato indietro, che poi decide se fare la sponda per il playmaker (2a) (qui Freuler, ma potrebbe essere anche Fabbian), o passare sul suo lato per il terzino destro (2b), o lanciare lungo direttamente su Immobile che è velocissimo a infilarsi sulla linea del fuorigioco (2c).

Pressano con Odgaard e Immobile sui difensori centrali e sui mediani coi loro mediani.

Difendono a uomo sui corner. Qui in casa dello Stoccarda. Partita vinta dal Bologna 0-1 ( Vitik)
Qui in maglia bianca in casa contro l’Ofi Creta. Partita vinta dai cretesi 2-4.

Nei corner in attacco il più forte dei rossoblu di Balanzone è Vitik.

A sinistra vediamo i russi all’incontro in Alaska: Ushakov, esperto degli USA per la Russia, Lavrov, ministro degli Esteri, l’importantissimo interprete, fondamentale per non creare equivoci, e Putin, presidente della Russia. A destra ci sono i rappresentanti americani. Dall’estrema destra con WItkoff, negoziatore, Rubio. segretario di stato, l’altro importantissimo interprete, e Trump, presidente degli USA.

La pace mondiale mi sta a cuore come la Roma. Il dominio dell’Impero Romano significò pace per tanti popoli. E’ molto onorevole l’opera di Donald Trump per la pace ma quello che voleva la Russia per finire la guerra già lo sapevamo, non è ancora chiaro quello che vuole concedere e questo era necessario uscisse fuori dal vertice.

E’ molto meglio se il conflitto in Ucraina si chiuderà con un trattato di pace e non con le posizioni congelate tipo Corea come prospettava l’Europa. L’Ucraina può accettare lo scambio di territorio se vede rientrare le intere provincie di Kherson e di Zaporizhia in Ucraina, anche con la importante centrale nucleare.

E’ molto importante se la Russia abbia accettato che in Ucraina ci siano truppe europee, probabilmente quelle dei volenterosi, Gran Bretagna e Francia, e che accetti che l’Ucraina entri nella NATO: una garanzia per il futuro. Nei prossimi giorni vedremo se questa buona volontà della Russia non è solo a parole ma anche nei fatti. Intanto è normale che Zelensky non possa dire di sì alle richieste della Russia senza che la Russia conceda qualcosa.

Abbiamo analizzato freddamente l’avversario della Roma e il dialogo per la pace in Ucraina, ma insieme alla testa c’è sempre bisogno del cuore. La Roma e la pace sono due passioni che toccano i buoni sentimenti, il cuore. Le immagini di Gaza o dell’Ucraina toccano il cuore. E’ umano quindi che una persona voglia la pace, la pace mondiale. Anche la Roma è uno stravolgimento di sentimenti. I Romanisti che andranno allo stadio dovranno metterci il cuore, quelli in campo la testa.

Daje Roma!

Giordano Sepi

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