Roma-Verona 2-0. Lilla. La forza della ragione.

La guerra di secessione americana (1860-1864) fu una tragedia enorme per gli USA e ne hanno segnato la storia. Quando i confederati (a favore della schiavitù) misero in difficoltà i nordisti, l’allora presidente degli USA fece un discorso storico che si può riassumere con “Gli eserciti in campo si equivalgono ma noi abbiamo dalla nostra parte la forza della ragione”.

Ed è la forza della ragione fondamentale per sconfiggere le potenze autoritarie nel mondo. Perché tutti devono avere il diritto alla libertà d’opinione Perché il diritto internazionale deve prevalere sulla legge del più forte. E’ un discorso valido per l’Ucraina, e quindi per l’Europa, e per Gaza. Il diritto internazionale che deriva dal diritto romano.

Per quanto riguarda Gaza, la missione della Global Sumud Flottilla è molto lodevole e molto pericolosa. Sarebbe un azzardo molto rischioso per Israele se uccidesse qualcuno della flottiglia che isolerebbe ancora di più il piccolo paese del Medio Oriente, ma già più volte Israele ha fatto errori madornali, approfittando dell’impotenza dei governanti, che devono ad ogni modo tener conto del volere del popolo mondiale: dalla parte della Palestina. Insomma è una situazione complessa. Sicuramente non me la sento di chiedere ai coraggiosi della flottiglia globale, che hanno già mostrato coraggio, di mettere in pericolo la propria vita.

Anche lo studio dell’avversario significa far valere la forza della ragione. Io mi aspettavo tanta fase difensiva dal Verona ma gli scaligeri sono venuti a Roma per dominare.

Il Verona si è presentato spavaldo all’Olimpico ed è andato vicino più volte al gol. Bene Dovbyk che ha messo subito un fermino su ottimo cross di Celik. E’ importante che l’ucraino si sia sbloccato. E’ stato bravo anche sulle sponde. La connessione Artem-Lorenzo Pellegrini è da sfruttare.

5a Giornata Serie APrimo TempoSecondo TempoRisultato Finale
1
1
2
0
0
0
7′ Dovbyk, 79′ Soulé

Nel secondo tempo, l’Hellas ha preso ancora di più il dominio del campo, ma noi abbiamo avuto le migliori occasioni in contropiede. E’ arrivato finalmente il gol di Matias Soulè in casa. Aspetteremo ora il gol sotto la Sud, che è in protesta per i tifosi arrestati a Nizza. Da parte mia, massima solidarietà per i tifosi fermati. Ci rituffiamo quindi in Europa League. Ospiteremo il Lilla che ha iniziato bene ed è nelle prime posizione nella Ligue-1.

Genesio mette in campo il Lilla con il 4231 non di facile lettura perché difendono uomo su uomo a tutto campo in particolare perché praticano spesso il pressing alto. Il centro della W è Bentaleb e la scelta di solito è la verticalità non solo col passaggio corto, ma anche con lancio lungo.

Bentaleb dovrà essere pressato da Pellegrini

In fase offensiva attaccano anche con i terzini e infatti lo fanno specialmente dalle fasce, In assenza di Perraud (sostituito da Verdonk), il vero motore d’attacco è il terzino destro, Tiago Santos. Dovranno prenderlo Pellegrini e Angelino o Tsimikas. Poi vedremo le decisioni di Gasp che ha l’ultima parola.

Nelle ultime partite hanno difeso sia a uomo che a zona sui corner.

Sono molto pericolosi anche col lancio lungo del portiere (Ozar) per Giroud (tutto mancino) che poi fa la sponda per le due ali o per il trequartista (il validissimo islandese Haraldsson), creando situazioni di contropiede. Olivier è bravissimo nel gioco al volo. Il nostro Gianluca Mancini dovrà fare una grande partita.

Un altro giocatore pericoloso è l’ala spagnola, Fernandez-Pardo. Può giocare su entrambi i lati, specialmente sul loro lato sinistro è bravo con l’assiste e anche col tiro a giro di destro. E’ importante l’esperienza di Celik.

L’Europa che vogliamo conquistare in senso calcistico, deve essere la priorità dei nostri politici. Anche di estrema destra. D’altronde fomentare l’odio tra le varie nazioni europee è anacronistico in tempi in cui solo politiche europee, anche per l’estrema destra, sono necessari dato il nuovo quadro di potenze continentali che comandano. Per dialogare da pari a pari con USA e Cina ed essere pronti ad eventuali follie della Russia, dobbiamo parlare come Europa con un’unica voce.

Il nazionalismo è un valore anche per partiti di destra antifascisti ma questo non significa fomentare l’odio verso lo straniero, compresi gli altri paesi europei. Anche i partiti di estrema destra devono avere una politica univoca europea, razionale, anti-autoritaria (e quindi sentirsi antifascisti) e per l’indipendenza dell’Europa da paesi autoritari come la Russia e che potrebbero diventarlo come gli USA.

E’ la forza della ragione di cui parlava Abramo Lincoln. La stessa forza della ragione che la Roma ha usato col Verona e dovrà usare contro il valido Lilla.

Daje Roma!

Giordano Sepi

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.