Stiamoci con la testa. Cagliari-Roma 1-0. Celtic.

Fin dal primo articolo ho ricordato come sia fondamentale mantenere la testa. E’ un discorso valido per la Roma che si è fatta trasportare in un clima da corrida dal Cagliari e dal Sant’Elia. E’ un discorso valido per l’Europa che ha visto moltiplicarsi i nemici esterni (come gli USA e la Russia) ed interni (come i vari partiti estremisti, amici della Russia e contro l’unione politica dell’Europa). Adesso la Roma andrà di nuovo a Glasgow (dopo aver sconfitto lì i Rangers 0-2) per affrontare la sponda cattolica di Glasgow: un club europeo nobile e prestigioso come il Celtic.

Quando parlo di estremismo contrario alla razionalità e all’Europa, mi riferisco in egual modo a destra e a sinistra. In Italia l’esempio sono i fascisti della Lega (a destra) e quei ciarlatani del M5s (a sinistra). Questi partiti contrari all’Europa (ci sono esempi simili in tutta Europa, non solo in Italia) sono sospetti di prendere i soldi dalla Russia per le loro posizioni intellettivamente irrazionali.

Forse l’unica soluzione è diluire la stupidità estremista con un po’ di razionalità moderata come è stato fatto in Italia col governo Lega-FdI-Forza Italia e come potrebbe fare ad esempio la Germania unendo i nazisti di AfD con i cristiano-democratici della CDU o come potrebbe fare ad esempio la Francia con l’alleanza tra i nipotini dei fascisti edulcorati con Jordan Bardella insieme ai gaullisti (che poi in Francia nella seconda guerra mondiale i fascisti erano visti come i traditori, conniventi con i nazisti tedeschi. Lo spirito antifascista è molto forte, quindi non escludo che alle Presidenziali anche l’educato Jordan Bardella possa prendere una batosta al secondo turno).

Ed è proprio così. Ripeto che andare come Italia a trattare con gli USA non dà la stessa forza contrattuale dell’Europa e questo è giusto anche per paesi europei più popolosi (come la Francia) e anche più forti economicamente (come la Germania). E’ normale quindi per le potenze di grandezza continentale (come USA e Russia) preferire (a una lettura superficiale) la disgregazione dell’Europa.

Qualcosa che quindi non dovrebbe piacere agli europei se usassero la testa e che non piace alla Cina che invece ha ragionato sul fatto che l’Europa politica è un più credibile partner commerciale e politico di tanti piccoli stati.

Quando gli altri la buttano sulla rissa, magari anche razionalmente perché sanno di avere meno qualità tecnica, bisogna essere capaci di rimanere concentrati sulla partita. E’ quello che è mancato a Cagliari Il Cagliari ha giocato con molta grinta. Sembrava che per loro fosse la finale dei Mondiali.

Noi male fin dall’inizio. Sul lato destro Soulé era continuamente raddoppiato. Lì deve passare per l’inserimento di Celik. Non ci siamo riusciti. Baldanzi ha cercato all’inizio di essere pericoloso, ma ha troppa voglia di essere l’eroe della nazione, quando a volte deve appoggiare per gli altri attaccanti o proprio lasciarla.

14a Giornata Serie APrimo TempoSecondo TempoRisultato FinaleMarcatori
0
1
1
82’Gaetano
0
0
0

Sul lato sinistro Tsimikas nel primo tempo è stato insufficiente. Pellegrini, adattato come ala sinistra, era troppo solo. I cambi non sono andati meglio. Ferguson inefficiente nel far alzare la squadra. Dybala senza sbocchi. Ripeto: il risultato è giusto. Noi troppo nervosi. Se mantenevamo la concentrazione, anche 10 contro 11, potevamo creare di più.

In generale, il Cagliari ha meritato. Bravo Folorunsho, a inizio secondo tempo, a creare le condizioni per il rosso per Celik. Decisione giusta. E’ arrivato il gol di Gaetano sugli sviluppi su corner. Poi l’hanno buttata sulla corrida e noi ci siamo cascati come polli. Complimenti al Cagliari. Sommessamente ricordo che non hanno vinto lo scudetto e rischiano di andare in Serie B.

Siamo stabilmente in zona Champions e possiamo salire in classifica in Europa. Un punto della situazione è doveroso, ma non saltiamo a conclusioni avventurose, avventate e prima del previsto marzo/aprile. In quel periodo potremo vedere realisticamente per cosa possiamo combattere. Non era giusto prenotare il Circo Massimo due settimane fa, non facciamo tragedie adesso.

Affrontare il Celtic a Glasgow significa giocare una partita di grande fascino per lo stadio e l’avversario, ma è importante non restare affascinati dalla magia del clima e azzannare la partita: partiremo favoriti.

Il Celtic ha iniziato male la stagione. E’ stato eliminato dai preliminari di Champions dal Kairat Almaty (anche se solo ai rigori) e ha dovuto lasciare il predominio in Scozia all’Hearts of Midlothian (club bianco-bordeaux dei protestanti di Edimburgo), che li ha battuti domenica nello scontro diretto (1-2).

Adesso ha cambiato allenatore, trovando una buona guida nel francese Wilfried Nancy. E’ in zona playoffs in UEL dove ha appena brutalizzato il Feyenoord a Rotterdam 1-3.

Squadra storicamente dominante in Scozia e con una filosofia di gioco più latina rispetto ai Rangers: principalmente gioco palla a terra (rispecchiando la mentalità politico-religiosa cattolica). Il playmaker è McGregor. La mezzala di maggiore qualità è Engels. Ci sono due/tre asiatici molto validi: Hatate (giapponese) come mezzala, Yang (sudcoreano) come ala sinistra e Maeda (giapponese) come centravanti. McCowan è un centrocampista adattato come ala destra. E’ mancino quindi portato a ritornare e anche a accentrarsi sul piede preferito, in particolare per il cross alto. Mentre Yang, l’ala sinistra, è principalmente destro ma bravo anche col sinistro.

A Cagliari abbiamo giocato male. Il Cagliari ha meritato. Alla fine ci siamo fatti trasportare nel clima da rissa dallo stadio e dagli avversari, mentre era vitale rimanere concentrati. Anche i nostri concittadini europei dovranno usare la testa al voto e votare per i partiti europeisti perché solo una forte Europa ha la forza contrattuale per andare a trattare da pari a pari con USA e Cina. Adesso andremo ad affrontare il Celtic a Glasgow in uno stadio e contro un avversario pieni di fascino, ma noi dovremo stare concentrati sulla partita: partiamo favoriti.

Daje Roma!

Giordano Sepi

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