Juve. Per la vetta devi toccare il fondo. Roma-Como 1-0.

A novembre dell’anno scorso non riuscivamo a trovare la strada per riprenderci in classifica con prospettive di Serie B. Poi Ranieri ha messo a posto tutto. Ci ha fatto diventare forti e vincenti. Gasp ha continuato sulla stessa strada, portandoci al vertice. Allo stesso modo anche i vari paesi occidentali devono toccare il fondo per capire quale è la strada giusta.

I sondaggi danno Trump in difficoltà. E’ quanto abbiamo già vissuto in Italia con l’alleanza gialloverde. Viene da domandarsi come possa il popolo affidarsi a questi incompetenti. Un errore che poi il popolo capisce e quindi questi incompetenti vengono rimandati al mittente.

E’ una situazione che in alcuni paesi è stata già vissuta (in Italia), è presente adesso (in USA con l’idiota politica dei dazi) e che vedremo in futuro in grandi paesi europei come Francia (con la crescita dei nipotini fascisti educati di Jordan Bardella) e come la Germania (con i nostalgici del nazismo dell’AfD). Bisogna toccare il fondo per ritornare alla vetta.

La scelta di questi partiti di estrema destra può essere di rispettare le promesse con risultati pessimi o adeguarsi alla nuova responsabilità, alleandosi con partiti più moderati e razionali (in Germania l’AfD potrebbe allearsi con la CDU e in Gran Bretagna Farage potrebbe allearsi con i conservatori) o trasformandosi in partiti moderati come sta provando a fare Jordan Bardella, però perdendo il consenso di coloro che li hanno creduti.

La strada maestra per i partiti di sinistra è fare politiche razionali. Anche perché il popolo ti indica una strada, che può essere sbagliata, se poi la segui, ti rimprovera dell’errore (come sta succedendo a Trump su dazi e quindi con l’inflazione fuori controllo).

Ad esempio sul tema anche dell’immigrazione i paesi europei che hanno politiche di chiusura (anche per non rimanere scoperti da quel lato davanti all’estrema destra) hanno una crescita minima rispetto alla Spagna che ha una politica di apertura sull’immigrazione.

L’insegnamento che ne ricaviamo sulla Roma è che bisogna fare sempre scelte razionali che significa in attacco mettere come ala destra un mancino, come Dybala o Soulé, e come ala sinistra un attaccante con piede principale destro, come Pellegrini o El Shaarawi.

Anche la Roma l’anno scorso ha toccato il fondo, rischiando di finire in zona retrocessione. Poi è arrivato Ranieri che, come il dittatore previsto dalla Repubblica Romana in periodi di emergenza, ci ha fatto diventare forti e vincenti. Su quella strada già battuta è arrivato Gasp che ci ha portato anche a provare l’ebbrezza del primo posto in classifica per qualche settimana, ma questo è un anno di transizione: l’obiettivo è la zona Champions.

Arriviamo alla partita contro la Juve con un quarto posto ben consolidato e con la possibilità di arrivare tra le prime 8 in UEL. Le prospettive sono buone. La ricetta è sempre realismo e ambizione: non siamo la squadra più forte della Serie A, ma anche sul difficile campo di Torino, abbiamo buone carte da giocarci.

Spalletti ha dato la sua mentalità alla Juve di Tudor nel corso delle ultime partite. Gioco meno verticale, ma possesso consistente e ragionato, spesso con passaggi orizzontali molto brevi e lenti, su cui, se siamo bravi, potremo costruire contropiedi, in particolare con Koné. Con il Bologna ha giocato con il 343 con Yldiz a sinistra, Francisco Conceicao a destra e Johnathan David centravanti.

L’attaccante più pericoloso è l’ala sinistra, il turco Yildiz che ha come soluzione preferita andare verso il centro per tirare con il destro a giro come Del Piero: il suo idolo e grande campione che spera di imitare come giocatore più importante di una nuova Juve vincente. Su di lui deve giocare una buona partita il nostro turco Celik. Anche raddoppiando con Wesley.

Allo stesso modo, anche l’ala destra, Francisco Conceicao, figlio del grande Flavio Conceicao, ha l’attitudine di andare verso il centro per tirare con il sinistro. è tutto mancino, bravo dribblomane. Dovrà stare attento su di lui il nostro Hermoso. Anche raddoppiando con Rensch.

Difendono a zona sui corner.

Molto bassi sulle punizioni che favorisce il passaggio corto fuori dall’area.

Il playmaker è Locatelli che è anche il loro migliore punto di riferimento in fase offensiva, che dovrà essere pressato da Koné. Anche i braccetti difensivi possono costruire, su cui devono stare attenti Soulè e Pellegrini (o El Sha).

Prevedo che Spalletti rischierà Bremer come difensore centrale in modo da spostare Cabal come ala sinistra che gli consentirebbe il gioco Cabal-Yildiz. Non escludo che come attaccante destro possa giocare Zhegrova, anche lui mancino e portato ad andare verso il centro per tirare e crossare.

Arriviamo bene alla classica sfida contro la Juventus dopo una bella vittoria nel nostro Olimpico contro il Como.

Abbiamo giocato meglio nel primo tempo rispetto al secondo. La chiave della partita è stato il gol di Wesley da assist di Soulé. Abbiamo avuto diverse occasioni anche prima. Il Como è una buona squadra. Dopo il gol, ha tenuto continuamente il possesso nella nostra metà campo. Bravi noi in fase difensiva a non subire troppo.

15a Giornata Serie APrimo TempoSecondo TempoRisultato FinaleMarcatori
0
1
1
’60 Wesley
0
0
0

Se nel novembre del 24 mi avessero detto “Il prossimo anno sarai nei primi posti”, avrei mandato a quel paese l’interlocutore, invece è la realtà di quest’anno con la zona Champions consolidata e prospettive che possono essere anche migliori. Merito di Ranieri, Gasp e dei giocatori. Arriviamo allo Juventus Stadium con buone sensazioni e buone carte anche in virtù della vittoria contro l’ottimo Como. Allo stesso modo anche i vari popoli occidentali hanno bisogno di affidarsi a ciarlatani incompetenti, spesso di estrema destra, per capire quale è la strada giusta.

Daje Roma!

Giordano Sepi

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