Lecce – Roma 0-1

La Roma ha meritato di vincere e meritava di vincere anche di più che solo 0-1 grazie ad un gol di Dzeko al 56esimo (sempre decisivo il centravanti bosniaco). Il risultato di misura è dovuto in parte alle scelte sbagliate vicino alla porta della Roma e in parte alla buona prestazione del Lecce (mi ha sorpreso soprattutto Gabriel, che ha parato anche il rigore di Kolarov). Abbiamo dominato per gran parte della partita. Quando abbiamo alzato ulteriormente i giri del motore a inizio secondo tempo, abbiamo segnato il gol-vittoria. Mkhitaryan è stato fondamentale nella costruzione di gioco e in fase offensiva. Sotto questo secondo aspetto, è stato decisivo anche Kluivert. Forse nel primo tempo cerchiamo troppo il passaggio, quando possiamo cercare il tiro. Ci mancano comunque un paio di rigori (un fallo di mano di un difensore leccese a inizio partita e una spinta a palla lontana che butta per terra Kluivert sempre sullo 0-0). Il club si deve far sentire, ma anche i calciatori nostri devono protestare, se la protesta è necessaria a farsi assegnare ciò che è giusto. E’ un ragionamento sbagliato perché a prescindere dalle proteste, l’arbitro deve decidere sempre la cosa giusta, ma fa parte della mentalità italiana. Il pianto (o il lamento o la protesta) spesso paga specialmente in Italia. E’ un modo di fare giusto? No, ma è l’unico modo per avere rispetto. Anche il commentatore davanti a decisioni sbagliate dell’arbitro, ha giustificato “La Roma non ha protestato”. Questo per farvi capire come funziona l’Italia. Sui social, ho letto che i commentatori inglesi ci prendevano in giro. Nel mondo, infatti, funziona che l’arbitro decide in modo giusto, a prescindere dalle proteste. Questo significa che le partite della Serie A trasmesse in tutto il mondo per questi errori così evidenti, ci fanno fare ricche figure di cioccolotai.

Per dare un giudizio su questa trance di 7 partite tra settembre e ottobre, sono decisive le ultime due gare col Wolfsberger e col Cagliari. Concentriamoci soprattutto sul Wolfsberger, che è un’ottima squadra, seconda nel campionato austriaco e che meritava di vincere anche contro il Tirol (2-2). E’ un avversario forte e dobbiamo affrontarlo col massimo della concentrazione e del coraggio. Andiamo a vincere! Daje Roma!

Roma deserved to win and deserved to win even more than just 0-1 thanks to Dzeko’s goal at 56th (the Bosnian striker still decisive). The point by point score is due in part to the wrong choices near the goal of Roma and partly to the good performance of Lecce (I was surprised especially by Gabriel, who also saved the penalty from Kolarov). We dominated most of the game. When we raised the engine further in the second half, we scored the winning goal. Mkhitaryan was fundamental in the construction of the game and in attack. Under this second aspect, Kluivert was also decisive. Perhaps in the first half we look too much for the passage, when we can look for the shot. We still lack a couple of penalties (a handball by a defender from Lecce at the beginning of the game and a push at a distant ball that throws Kluivert down on 0-0). The club must make itself heard, but even our players must protest, if the protest is necessary to be assigned what is right. It is a wrong reasoning because regardless of the protests, the referee must always decide the right thing, but it is part of the Italian mentality. Crying (or lament or protest) often pays especially in Italy. Is that a way of doing right? No, but it is only way to have respect. Even the commentator in front of the referee’s wrong decisions, justified “La Roma has not protested”. This is to make you understand how Italy works. On social media, I read that English commentators made fun of us. In fact, in the world it works that the referee decides in the right way, regardless of the protests. This means that the Serie A games broadcast all over the world for these obvious mistakes make us people that believes himself smart, but it is realy stupid.

To give an opinion on this trance of 7 games between September and October, the last two games with Wolfsberger and Cagliari are decisive. Let’s concentrate mainly on the Wolfsberger, which is an excellent team, second in the Austrian championship and who deserved to win also against Tirol (2-2). He is a strong opponent and we must face him with maximum concentration and courage. Let’s go win! Daje Roma!

Giordano Sepi

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