Milan – Roma 3-3
Partiamo dalle note negative. Il Milan ha giocato meglio. E’ passato in vantaggio per 3 volte con doppietta di Ibra (uno su rigore) e un gol di Saelemaekers in mezzo. Probabilmente, se avesse giocato Donnarumma, avrebbero vinto la partita, visto che almeno sul primo gol nostro (di Dzeko) ci sono gravi responsabilità di Tatarusanu. Per una volta, siamo stati fortunati noi.
Dobbiamo ancora migliorare qualche meccanismo difensivo, specialmente sulla nostra destra. Ieri Mancini ha giocato male al centro della difesa, meglio se giochiamo con Ibanez o Smalling in quella posizione. In molte occasioni, Mirante è stato bravissimo.
In attacco, Spinazzola poteva premiare più spesso le sovrapposizioni di Mkhi, quando l’abbiamo fatto, è nata l’azione del rigore dubbio per la Roma (trasformato da Veretout), o almeno dubbio quanto il loro.
Se tatticamente possiamo migliorare, imparando i meccanismi tattici del nostro ottimo Paulo Fonseca, specialmente in difesa. Per personalità, non abbiamo niente da imparare. E se i problemi tattici si possono risolvere col tempo, la personalità non si allena: o ce l’hai, o non ce l’hai e noi ce l’abbiamo.
Questo è fondamentale. Tante volte ho invidiato la Juve per lo spirito con cui recuperava e vinceva partite impossibili. Ieri sera, questa sensazione me l’ha data la Roma. Siamo andati 3 volte in svantaggio. 3 maledette volte. E per 3 volte abbiamo stretto i denti e siamo tornati al pareggio.
La Roma non può pensare di dominare tutte le partite. Ci saranno anche partite dove dovremo saper fare difesa e contropiede. Dobbiamo saper migliorare dalla costruzione dal basso (l’idea di Pedro che torna a dare una mano è buona, ma questo lavoro lo sa fare meglio Mkhi). Non è vergogna, se in difficoltà, lanciare lungo su Dzeko (o Borja Majoral), anzi può diventare spesso la chiave per la vittoria.
Il giudizio sugli obiettivi stagionali della Roma è rimandato a dopo le prossime 4 partite (CSKA Sofia, Fiorentina, Cluj, Genoa). Per il momento, l’obiettivo dei 41 punti al giro di boa è un obiettivo importante e alla portata. Durante la pausa per le nazionali avremo le idee più chiare e potremo fare una riflessione più calma e razionale. L’aspetto tattico deve far suonare l’allarme, ma la personalità dimostrata a San Siro è un buon segnale. Daje Roma!
Giordano Sepi