Il Raya Casablanca. L’Islam. La nostra squadra. La Conf. League.
Il Maghreb e l’Islam. Affrontare una squadra marocchina ci dà modo di parlare del Maghreb e dell’Islam. L’Islam è la religione di un miliardo e mezzo di persone, con una fruizione della religione molto diversificata di zona in zona. Ad esempio nel Maghreb (la regione di Marocco, Algeria e Tunisia), l’Islam è molto più libertario (se mi passate il termine occidentale) di quello del Medio Oriente e asiatico. Ad esempio, in Marocco è facile vedere donne senza l’hijab, il velo, ed è legge di Stato che si può cambiare religione nel cristianesimo. Quindi quando un pakistano uccide una persona, non è giusto chiamare in causa l’Islam in toto, magari arrabbiandosi con un marocchino. E’ come se incolpassi un italiano di una strage di un americano. Vi rendete conto che c’è tanta differenza culturale tra USA e Italia e allo stesso modo tra Pakistan e Marocco, nonostante siano meno famose. Anche gli atti terroristici e lo stesso sedicente Stato Islamico era un microbo rispetto al mondo islamico ed è ingiusto condannare l’Islam o il singolo cittadino innocente islamico per poche migliaia di persone con cui non ha avuto nulla a che fare. Anche per questo, va combattuto il razzismo e il sentimento antislamico di quei partiti che fanno del razzismo una bandiera (in Italia, la Lega e Fratelli d’Italia), influenzando tanto persone e soprattutto le menti più deboli che poi trasformano in azione le loro parole. Vanno condannate in modo esemplare le persone come Massimo Adriatici che uccidono in modo premeditato solo per razzismo e sentimento antislamico, ma soprattutto i mandanti culturali come Matteo Salvini e Giorgia Meloni (rispettivamente i leader di Lega e Fratelli d’Italia).
Parlando dell’Islam, permettetemi un appello ai talebani, una comunità guerriera afgana molto influenzata dall’Islam, spero che abbiano un atteggiamento illuminato e accettino il dialogo con il governo afgano, magari con la mediazione degli USA e del Pakistan. Gli afgani sono ferventi islamici, ma dopo vent’anni di guerra, hanno soprattutto bisogno di pace.
E’ giusto che finalmente l’Italia promulghi una legge sullo ius soli per tutti quei giovani che sono nati in Italia, parlano solo italiano, fanno le scuole in Italia e si trovano ad essere stranieri (o perfino apolidi) nel loro paese. E’ giusto altrettanto che l’Italia rimanga un paese laico, come da Costituzione, senza interferenze religiose, anche se, a dire il vero, nel caso dell’Italia, il problema è l’interferenza più della religione cattolica che di quella islamica.
Casablanca è una città di 4 milioni di abitanti. La più grande città del Maghreb e una delle più grandi dell’Africa. Da sempre porto commerciale importantissimo per il Marocco e in generale per l’Africa, è geneticamente aperta a tutte le culture. Certamente ci sono moschee bellissime come quella di Hassan II con un minareto di 210 m. di altezza, ma anche chiese come La Notre Dame di Lourdes e sinagoghe. L’apertura mentale del Maghreb, di cui abbiamo parlato, è ben rappresentato da questa metropoli multiculturale, intelligente e bella.
Il Raya Casablanca è un club che ha vinto numerosi titoli nazionali e africani. Il suo apice lo ha avuto nel 2013 quando disputò la finale dei Mondiali per Club. Il suo colore principale è il verde. Gioca col 4231. Il giocatore di maggiore talento (e pagato di più) è Soufiane Rahimi, ala sinistra, principalmente destro, può essere pericoloso quando va verso il centro per tirare di destro.
In questi giorni abbiamo venduto Dzeko e siamo in procinto di vendere Florenzi che, per noi, ha uno stipendio troppo alto e lui non è contento di stare a Roma (tanti saluti e arrivederci). Sinceramente non penso che il problema è la punta centrale, visto che nel 4231 abbiamo già due punte centrali forti come Borja e Eldor. Se poi l’idea è di provare un 442 o un 4312, l’acquisto di un’altra punta è necessaria. Il 4312 ripropone un problema di cui ho già parlato. La Roma ha tremendamente bisogno di un mediano, visto che l’unico, che non è un rookie (come lo sono Darboe e Bove) e che è un mediano naturale (visto che Villar, Veretout e Cristante sono principalmente dei trequartisti), è Diawara. Forse potrebbe essere usato Mancini come mediano, ma andresti a perdere nel ruolo di difensore centrale un grande costruttore di gioco, molto utile anche in fase difensiva. Per il resto, nell’immagine sotto ho provato a dare dei suggerimenti. Zaniolo può essere devastante come trequartista. Ibanez può giocare anche come terzino sinistro. Il rookie Tripi sembra pronto anche lui per quel ruolo.
L’avversario della Roma ai playoff di Conf. League sarà il Trabzonspor. E’ una squadra dalla grande qualità tecnica, grande velocità, ma un po’ confusionaria come ci ricordavamo Gervy (loro migliore attaccante). Sono pericolosi soprattutto con i calci d’angolo da destra di Bakasetas (sinistro) che fa una sorta di tiro-cross molto pericoloso (3/4 gol con il Molde sono arrivati da questa situazione).
Il Raya Athletic Club è importante per prepararsi al meglio alla trasferta sul Mar Nero. Non dobbiamo sottovalutare i turchi, ma siamo più forti e possiamo vincere anche facilmente. Tra un paio di giorni ne parleremo più accuratamente. Ora pensiamo a questa amichevole. Pensiamo a vincere. Daje Roma!
Giordano Sepi