Roma-Atalanta 1-0 e Vitesse.
La Roma vince con il minimo scarto con tigna testaccina, tanta difesa e sofferenza e un Olimpico che ha cantato fino a non avere più voce. Una vittoria molto romanista. L’Atalanta pressava molto alto, teneva palla (61% di possesso-palla) e ha dominato la partita, ma non sempre avere la percentuale maggiore di possesso significa vincere. La Roma superando il pressing con i lanci lunghi sulla nostra destra per Zaniolo (bravissimo Rick Karsdorp in questa occasione), ha sfondato la linea bergamasca e ha dato l’opportunità a Tammy Abraham di essere il match-winner della partita. Nel complesso, La Roma ha avuto grande carattere aiutata dall’Olimpico: fattore decisivo. C’ero anch’io.
Siamo al momento quinti a pari merito con l’Atalanta (considerando che l’Atalanta ha una partita in meno). Il nostro obiettivo deve essere l’Europa anche quella di lusso della Champions con -6 rispetto alla Juve e -10 rispetto al Napoli. Per questo target, è necessario il contributo del popolo romanista.
Il fattore dell’Olimpico dimostra che anche il più giovane tifoso con il suo contributo può aiutare a vincere partite molto difficili come era quella contro l’Atalanta. Ognuno di noi oggi è chiamato ad una mission. Portare la pace all’Ucraina. Gli ucraini hanno assaggiato la democrazia e la libertà e vogliono difendere questi valori (alla base dell’europeismo) a costo di perdere la vita. Questo è molto onorevole. Se però la Russia chiedesse solo la Crimea e il Donbass, i negoziatori ucraini dovrebbero capire che è giusto. Spero che tutti, compresi gli ucraini capiscano che bisogna arrivare alla pace attraverso il negoziato. Si potrebbe decidere per il voto nel Donbass e nella Crimea con osservatori internazionali. L’autodeterminazione dei popoli deve essere la stella polare della nuova umanità. Anche l’Europa deve essere attiva nel dialogo, facendo capire a russi e ad ucraini che devono essere ragionevoli. Spero nel cessate il fuoco il più presto possibile.
L’Aquila bicipite è il simbolo dei Romanov e quindi della Russia attuale che si richiama più al zarismo che al periodo sovietico come vuole Putin e come da tendenza storica dopo la fine dell’URSS. L’origine del simbolo è da far risalire a Costantino I che lo usò come simbolo per l’Impero Romano d’Oriente. Le due teste dell’aquila sono il simbolo dell’Europa e dell’Asia (guardano una a ovest e una a est). Il simbolo fu usato anche dagli Asburgo. La grande diffusione araldica di questo simbolo ha portato molte squadre ad avere l’aquila bicipite come simbolo come l’AEK Atene e come il Vitesse. Ad Arnhem, il ruolo dei nostri tifosi è fondamentale.
Thomas Letsch mette in campo il 3142, in particolare in fase di costruzione. Cercano di costruire da dietro con l’uscita lavolpiana. Infatti, Bazoer non è un vero difensore, ma è più un mediano. Sono bravi in contropiede con il lancio lungo di Bazoer per la testa di Frederiksen Baden che innesca la velocità di Openda.
Hanno un atteggiamento molto offensivo. Possono trovarsi anche in fase di costruzione con il 3142. In questo caso, se riusciamo a rubare palla al mediano Tronstad, possiamo trovarli in inferiorità numerica.
Openda è una seconda punta che gli piace giocare sul lato sinistro (si può dire che è un’ala sinistra adattata a seconda punta). Proprio dal loro lato sinistro, nostro destro, con il tedesco Wittek (sinistro) e Openda sono più propositivi. Wittek è molto bravo con il cross per Frederiksen Baden.
Dalla loro sinistra, nostra destra, battono i calci d’angolo verso il primo palo. In questo caso, Oroz è molto pericoloso.
Difendono a zona sui calci d’angolo.
Con l’Atalanta, il popolo giallorosso è stato importante per la vittoria. Anche col Vitesse, il tifoso romanista deve farsi sentire. L’avversario gioca offensivo e troveremo uno stadio ostile, ma il popolo romanista vincerà e il popolo ucraino avrà la pace. I nostri condottieri ci devono portare alla vittoria come i negoziatori ucraini e russi devono essere abbastanza razionali per la pace. Noi dobbiamo vincere. Daje Roma!
Giordano Sepi