Roma-Cremonese 1-0 e Juve.

Non è stata una partita facile. Abbiamo comandato la partita per lunghi tratti, ma la palla non voleva entrare. Tante le occasioni. Bravissimo Radu. Ottimo portiere a dispetto di critici anche di cattivo gusto, che hanno tirato in mezzo la morte della sorella quando lui era adolescente. La Roma poi la sblocca grazie a un bel corner di Pelle che scende proprio sul secondo palo dove i dreads di Smalling spingono il pallone sul palo lontano. 1-0. Roma ha vinto. In questo sta il merito di Mourinho che ha trasformato la Roma, squadra capace di battere il Barcellona e di perdere con la SPAL, in una squadra in grado di rispettare i pronostici. Di seguire la normalità.

Smalling è pronto ad incornare e battere Radu.

Confermo la mia opinione positiva su Alvini. Sotto l’aspetto tattico, è un gran ragionatore, forse troppo chiacchierone e rischia di mandare in confusione i suoi. Sotto l’aspetto umano, una persona bellissima. Positiva. Sempre educata. Parla con rispetto ed educazione degli avversari. Gli auguro il meglio come allenatore e probabilmente se lo prenderà, perché le persone così positive sono destinate al successo. Se così non fosse, lo vedrei volentieri nei talk-show calcistici, pieni di persone volgari, ignoranti e dalle discutibili simpatie politiche.

La Curva Sud e tutto l’Olimpico sono stati, come al solito, fantastici.

L’Olimpico ha guidato la Roma alla vittoria. Uno dei bersagli preferiti dell’Olimpico era spesso Gianni Agnelli, avversario sportivo e di alta dialettica di Dino Viola. Non tutti sanno che negli anni ’80, anni difficili per la Fiat, ma anche gloriosi, il suo più grande consigliere era Cesare Romiti, che era romanista. Sono due personaggi su cui non è facile dare un giudizio con la categoria del bene e del male. Gianni Agnelli era una persona che sapeva far funzionare la FIAT e la Juve. Imparagonabile ai suoi successori. Ma spesso la decisione forte era suggerita da Cesare Romiti. Anni dopo il suo impegno in FIAT, Cesare Romiti si è occupata dei rapporti tra Italia e Cina con una Fondazione.

La Cina è fondamentale nel quadro politico mondiale ed economico ed è altrettanto fondamentale che USA e Cina capiscano che entrambe sono necessarie l’una all’altra. E’ importante che l’Europa faccia da collante. Europa troppo spesso bloccata da un solo voto contrario perché richiede sempre l’unanimità. L’Europa è un gigante che dorme (come diceva Friedkin della Roma) e bisogna svegliarlo.

Una maggioranza semplice nelle decisioni dell’Europa sarebbe un fatto normale e invece sempre più spesso ci troviamo davanti situazioni straordinarie, o addirittura da libro di fantascienza. Ci vuole più normalità. Questo concetto sarà importante anche per la Roma nella partita di sabato a casa della Juve. E’ una partita che vale 3 punti come tutte le altre, a maggior ragione che il calendario la propone a inizio stagione.

Una normalità che la Roma non ha mai avuto ed ha sempre cercato (anche per l’estremo bipolarismo dei suoi tifosi). Spesso Totti iniziava le risposte alle interviste con “E’ normale che…” a sottolineare che la Roma è un fatto straordinario per quello che rappresenta, per i suoi tifosi fantastici (e bipolari), ma poi è un club come gli altri. Anche D’Alema, grande romanista, sognava “un paese normale”. Per questo anche Juve-Roma, se la affronteremo come una partita normale, sono straconvinto che ci potremo togliere grandi soddisfazioni.

Allegri propone il 433 con pressing sporadico, tanta fase difensiva e contropiede micidiale. Non hanno un vero playmaker (Zakaria e Locatelli sono entrambi specializzati nel recupero palla). Bonucci ha perso l’abilità in fase di costruzione e non è il punto di forza di Bremer. Sono comunque bravissimi in fase difensiva (in particolare Bremer) per poi far partire in velocità Di Maria, Vlahovic, Cuadrado e Kostic, spesso con lanci lunghi da parte di Bonucci o, se non dovesse giocare il viterbese, Rugani.

Fanno pressing sporadico. In questa situazione si mettono col 4231 con McKennie a pressare sul mediano. Possono provare anche a dominare in alcune situazioni. In questi casi, attaccano principalmente sulla loro fascia sinistra, nostra fascia destra con Alex Sandro e Kostic. Entrambi mancini come Vlahovic. Sono bravissimi con il cross alto.

Un discorso a parte merita Di Maria. La stella della Juve. Dribblomane. Bravo col destro e col sinistro. Fuoriclasse al livello dei più grandi della storia, sempre troppo sottovalutato. Pericolosissimo principalmente come ala destra.

Difendono a zona sui calci d’angolo.

Giochiamo tranquilli. Normalità. Daje Roma!

Giordano Sepi

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