Roma-Ludogorets 3-1 e Lazio
Partiamo bene i primi quindici minuti, ma il Ludogorets poi si rivela quello che è: una buona squadra. Passano in vantaggio con un bel gol di Rick con la Roma che, giocando senza Cristante, ha un buco in mezzo al campo. 0-1. E’ anche vero che quello che recupera palla a centrocampo è sempre e solo Mady Camara. Forse troppo indisciplinato tatticamente, ma comunque mi lascia interdetto il suo cambio. Mourinho ha ragione come al solito. La Roma deve attaccare. L’Olimpico oggi splende. I cambi sono decisivi come ha sottolineato @ale_rasch. Dentro quindi Cristante in mediana, Volpato al posto di Karsdorp e Zaniolo al posto di Belotti. Ed è il ragazzo di Massa a cambiare la partita. Con 2 rigori su di lui. Trasformati dall’ottimo Pellegrini. 2-1. Poi il brivido del gol di Nonato, annullato per una potente manata ad Ibanez. Infine la ciliegina del gol di Zaniolo che chiude la notte. Una notte romanista. Ora il derby.
Quando si parla delle squadre della Capitale, non si può non parlare di Roma e, se si parla di Roma, si deve parlare del Papa. Il Papa andrà in Bahrein, invitato dal Consiglio degli elders. Gli elders che sono sono? Sono un gruppo di alti e saggi profili islamici che lavorano contro le guerre tra le religioni. Il dialogo inter-religioso è fondamentale per un futuro di pace e per lo sviluppo delle religioni anche nella modernità. Le religioni sono tante, ma Dio è unico per tutti e infatti le religioni hanno diversi punti in comune (ad esempio il Corano ha un capitolo sulla storia di Gesù chiamato Al Maryam, l’unico capitolo con un nome di donna).
Chi salva la vita di una persona salva l’umanità intera. Corano.
Dai tempi delle crociate, non è la religione il vero motivo della guerra, ma è una giustificazione formale che nascondevano le vere causa: potere e ricchezza, ovvero narcisismo e ingordigia.
Come ha sottolineato Amnesty International, spero che Papa Francesco chieda la liberazione dei tanti prigionieri di coscienza in Bahrein. Le guerre di religioni non sono solo fra cristiani e islamici, ma anche all’interno dell’Islam tra sciiti e sunniti ed è ora che anche all’interno dell’Islam ci sia pace.
Ma l’impegno del Papa per la pace non si vede solo nello specifico del dialogo religioso, ma anche nei suoi numerosi appelli per la pace in Ucraina. Noi, però a differenza del Papa, non abbiamo scrupoli. Dobbiamo evidenziare che questa guerra ha un principale responsabile (la Russia) ed è stato un errore politico e di strategia bellica. Infatti, niente negava all’Ucraina tra un paio d’anni di darsi democraticamente un governo filorusso, come Putin avrebbe voluto insediare con la forza con l’Operazione Speciale Militare. Adesso la Russia si è infilata in un vicolo cieco e, per uscirne, deve avviare un dialogo di pace. Quando si sbaglia, continuare nell’errore peggiora la situazione. La Russia deve cambiare strategia, non solo per motivi etici, ma proprio di sopravvivenza. La Russia deve chiedere la pace.
D’altronde, è una guerra confusa nelle dinamiche e nelle prerogative, in particolare della Russia. Come fa la Russia a chiedere che l’Ucraina garantisca la difesa della sua flotta nel Mar Nero, se poi con queste navi bombarda le città ucraine? L’Ucraina può anche fare a meno dell’export del grano visto che la aiuta gli USA e l’Europa, che potrebbe diventare in pochi anni la prima economia del mondo. Quindi mi pare chiaro che le contraddizioni di questa guerra russa siano arrivate al culmine e proprio la Russia dovrebbe porre fine a questa tragedia, ritirandosi dall’Ucraina. Come ho già scritto, quando si fa un errore, bisogna riconoscerlo e cambiare politica. Non c’è altra possibilità.
Riconoscere l’errore è la base per la convivenza e il benessere. Io non ho mai avuto rapporti con il famigerato e pezzo di merda Zigano, tifoso romanista che lanciò il razzo che uccise Vincenzo Paparelli. E solo per questo. Solo perché il derby è stato, e spesso è, una guerra, che tutti dovremmo fare un passo indietro, soprattutto noi romanisti. Io penso che se Vincenzo Paparelli, un padre di famiglia buono, un onesto lavoratore, avesse l’opportunità di parlarci, ci direbbe di vivere il derby come una festa, a prescindere dal risultato. Poi sicuramente lui dall’alto spingerà la Lazio e, da parte mia, tiferò la Roma.
La vita di Vincenzo Paparelli è stato un onore per la Lazio, molto meno onorevoli sono le proteste, i continui lamenti e pianti, prepartita, durante la partita e dopo.
5 osservazioni generali sul derby. 1) Dobbiamo sentirci underdog proprio come mentalità, al di là di quello che dicono gli esperti su chi è favorito. Dobbiamo guadagnarci la vittoria minuto dopo minuto. 2) Non concedere contropiedi. 3) Il falso 9, visto che dovrebbe giocare Felipe Anderson come attaccante centrale al posto di Immobile. soffre un atteggiamento difensivo dell’avversario. 4) Noi, la Roma, poi dobbiamo essere brava con la costruzione contro il pressing. 5) In avanti Abraham deve essere bravo nel lavoro di sponda. Loro soffrono una punta centrale pesante.
Sarri presenta il 433 con costruzione da dietro palla a terra per cercare di prendere in contropiede contro il pressing l’avversario con il triangolo e la ricerca del terzo uomo. Siccome partono spesso da destra, il terzo uomo è spesso servire sulla corsa Lazzari.
Fanno gioco offensivo in modo da far respirare la difesa che è una delle migliori della Serie A. Soffrono il pressing, ma appunto bisogna farlo con intelligenza perché possono poi sfruttare la superiorità in fase offensiva.
I terzini (Lazzari e Marusic) sono la scelta per superare il pressing. Lazzari spesso sfrutta la connection con il playmaker che è o Cataldi o Marcos Antonio. In alternativa costruiscono con Marusic. Sono pericolosi soprattutto sfruttando la velocità di Lazzari.
Hanno due mezzali fortissime. Luis Alberto è bravo con il tiro e con l’assist. Data l’assenza di Milinkovic Savic, può giocare Vecino che aiuta il mediano nel possesso, un po’ timido nel pressing, forte di testa anche sui corner.
Anche le due ali (Felipe Anderson e Zaccagni) sono molto forti. Felipe Anderson (l’attaccante destro) scende sulla fascia e cerca l’assist. Zaccagni va verso il centro e cerca il tiro o il triangolo.
Romagnoli è il centrale difensivo sinistro ed è mancino. Una caratteristica che dovrebbe essere un vantaggio per la sua posiizione.
Provedel non è un portiere che esce molto e ha qualche problema a giocare il pallone coi piedi, ma è bravissimo come capacità di portiere puro.
Luis Alberto batte i corner dalla loro sinistra a scendere sul secondo palo. In questa situazione deve essere bravo Rui Patricio nell’uscita. Anche Zaccagni può battere i corner, in particolare dalla loro sinistra, nostra destra, sul primo palo. Cataldi batte i corner dalla loro destra, nostra sinistra o a centro area o sul secondo palo. Sui corner nostri, difendono a zona con 6/7 uomini nell’area piccola del portiere.
Loro avranno molta rabbia agonistica, dovuta alla retrocessione in Conf. League. Quindi per prevalere dovremo affrontare il derby con concentrazione e spirito battagliero maggiore di loro. Daje Roma!
Giordano Sepi