Roma-Lazio 0-1 e Sassuolo.
Una brutta partita in cui nessuna delle due squadre è prevalsa nettamente sull’altra. E’ stata decisa dall’errore di Ibanez e conseguente gol di Felipe Anderson, ma io voglio stare vicino al brasiliano che ha fatto ottime prestazioni fino ad adesso ed è stato convocato in Nazionale. La Lazio poi si chiude dietro e la Roma domina possesso e territorio, ma senza mai essere pericolosa. Non ricordo un tiro nello specchio. L’aspetto peggiore è l’infortunio del nostro Capitano, che si portava avanti i dolori da parecchie partite.
Bellissima la coreografia del club e della Curva Sud.
Ibanez è sempre un ottimo giocatore e può ancora essere utile alla causa. Deleterio insultarlo oltremodo. Qui ripropongo il paragone col tiro di Di Bartolomei, in occasione del gol del brasiliano decisivo dei quarti nell’Europa League 20/21 contro l’Ajax.
Ai playoffs di Europa League 22/23 ci aspetta il Salisburgo. Buona squadra ma alla portata.
Germanofona come l’Austria e confinante con essa, c’è l’affascinante, austera, filosofa e dalla storia tormentata, Germania. Il cancelliere tedesco, Schulz, vuole sempre di più affermare una politica europea autonoma dagli USA e in questo quadro va vista la sua visita-lampo a Pechino. La Cina, in generale gioca una partita importante nel mondo e, nello specifico, è fondamentale per la guerra in Ucraina. Se la Cina vuole proteggere l’Europa, necessario partner nella politica e nell’economia, deve imporre la pace alla Russia con condizioni dignitose per tutti, compresa l’Ucraina e l’Europa. I politici cinesi hanno parlato più volte dell’inviolabilità dei confini. E’ ora che impongano la volontà della grande potenza cinese, un potere spesso saggio, alla Russia, un alleato sempre più scomodo. Se fosse così, dovrebbe tenerne conto anche gli USA e quindi armonizzare i rapporti col Dragone. Però ora in fretta dobbiamo concentrarci sul Sassuolo.
Dionisi schiera il 433 che diventa 4231 in fase offensiva e 4141 in fase difensiva. Ali a piede invertito. Almeno Laurientè, Traore (entrambi attaccanti sinistri e di piede destro) e Berardi (attualmente infortunato) o D’Andrea come attaccante destro, ma mancino. Le ali a piede invertito possono andare verso il centro per tirare a giro o indietro per crossare con il piede forte. In fase difensiva aiutano saltuariamente i terzini nel raddoppio.
Il pressing. Sulla rimessa dal fondo, I tre attaccanti vanno con forte pressing sui nostri difensori, con le mezzale che vanno a pressare i nostri esterni. Non possiamo escludere a priori il lancio lungo.
Le mezzale. Frattesi si inserisce senza palla, con il triangolo o come terzo uomo (di solito su palla rasoterra), anche sul cross alto dalla fascia. Thorsvedt si sposta molto sul lato sinistro per aiutare la costruzione contro il pressing, non escludo che in questo caso Rogerio possa passargli dietro le spalle per suggerire il passaggio e spingere da quel lato. Comunque i terzini rimangono molto bloccati in difesa.
La costruzione. Maxime Lopez è il playmaker. Costruiscono con Ferrari e Maxim Lopez, che si possono anche spostare molto sul lato sinistro per dare inizio all’azione d’attacco. In alternativa usano le catene laterali, indifferentemente sia destra che sinistra, vanno da Toljan a Frattesi a Laurienté (dato titolare dalla Gazzetta come attaccante destro), o da Rogerio, a Thorsvedt (con lo scandinavo che ha maggiore l’attitudine di cercare spazio, allargandosi più di Frattesi. E’ più ragionatore di centrocampo del romano) a Traore.
I corner. Difendono a zona sui calci d’angolo. Lauriente batte i calci d’angolo dalla loro destra, nostra sinistra, sul primo palo.
E’ vero. Ibanez ha sbagliato. Il suo errore è stato decisivo. Ma Mourinho sa che il ragazzo è valido. Fresco nazionale brasiliano. E se fossi in lui, sarebbe la prima maglia da titolare che darei contro il Sassuolo. Tutti dobbiamo rifarci. La partita di mercoledì ci mette alla prova. Daje Roma!
Giordano Sepi