Grampus-Roma 0-0 e Yokohama Marinos. Imparare dal Giappone.
Con una formazione piena di tanti giovani (validi, ma inesperti), con ancora il jet lag addosso, contro un avversario motivato e dalla buona qualità tecnica, la Roma ha colto il pareggio per 0-0. La Roma poteva fare di più, ma queste giustificazioni sono giuste. Sono quindi rimandate le valutazioni tecniche e le osservazioni sulla costruzione, visto che mancavano Cristante e Pellegrini. Il migliore dei nostri è stato Smalling che ha provato anche a prendere l’iniziativa come playmaker (fondamentale). Bene la buona volontà di ElSha, Eldor e Abraham, Bene il giovane Tahirovic. Noi abbiamo avuto diverse occasioni tra cui una traversa. Ora vedremo con lo Yokohama Marinos.
Dopo la partita lasceremo il Giappone. E’ un paese che ci può insegnare tanto. Ha una grande cultura millenaria. Hanno un’educazione e una civiltà anacronistica in questi tempi maleducati. Si sono impegnati nel clima con l’incontro di Kyoto di qualche anno fa. Hanno fatto sbagli. Tanti. Ma li hanno pagati pesantemente con due bombe atomiche e a Hiroshima nell’anniversario di quell’evento una campana suona i battiti del dolore per tanti morti e del cuore del Giappone che batte ancora orgoglioso, testardo e con più equilibrio.
Sempre sulla costa est del Giappone, Yokohama guarda il Pacifico con sguardo interessato per il commercio e orgoglioso di tanta storia. E’ la seconda città più grande del Giappone dopo Tokyo. Lo Yokohama Marinos è la più forte squadra del Giappone e ha vinto la J-League. Ha diversi giocatori brasiliani in attacco. Tutti molto tecnici. E’ un avversario più difficile del Grampus.
Daje Roma!
Giordano Sepi