Roma-Milan 1-1. Risultato giusto. Malgrado le assenze, consapevolezza di forza. Come la Lombardia. Come Ucraina e Sudan. Ora il Monza.
L’amarezza di un pareggio colto all’ultimo dal Milan è mitigata dalla consapevolezza di essere forti. Anche in difesa. Anche senza Smalling. Come è consapevole la Roma femminile campione d’Italia 2023. Una consapevolezza che appartiene a tutta la Lombardia. Anche al Monza. Che deve appartenere anche a Ucraina e Sudan.
E’ stata una partita in cui per la maggior parte del tempo le difese hanno sconfitto gli attacchi. Bene quindi la nostra difesa, anche quando Bove ha sostituito (l’ennesimo) infortunato Kumbulla con Cristante a fare il centrale dei centrali. Cristante permette una buona sicurezza in fase difensiva e soprattutto può iniziare la manovra offensiva da ultimo uomo.
La Roma ha giocato con la scritta SPQR (Senatus PopolusQue Romanus) per inadempimenti immotivati dello sponsor.
Molto bene Bove che ha recuperato molte palle a centrocampo e poi nell’innescare ElSha in contropiede. Molto bene Spina a cui è mancato solo l’assist decisivo. Molto bene Celik che ha tenuto a bada abbastanza bene Leao. Poi nei folli minuti di recupero, il turco in contropiede serve Abraham per il gol dell’1-0, ma è un’illusione. Su cross di Leao arriva il pareggio di Saelemaekers. 1-1. Il pareggio è giusto perché anche il Milan ha giocato molto bene e ci gratifica, considerando il grande valore dell’avversario (semifinalista in Champions) e i nostri tanti infortunati (Dybala, Kumbulla, Llorente, Smalling e Wijnaldum). Rimane un po’ di tristezza per com’è arrivato, quando già assaporavamo il successo. Sicuramente loro sono un’ottima squadra. Altrettanto sicuramente in quegli ultimi due minuti dovevamo stare più attenti. Ci sia di lezione.
Ci rincuora la bella notizia della Roma Femminile che, battendo la Fiorentina al Tre Fontane 2-1, porta a casa il primo scudetto della sua storia, dopo la Coppa Italia nel 21 e la Supercoppa Italiana quest’anno. Adesso dobbiamo concentrarci sulla compagine maschile che andrà a Monza.
Dopo aver perso con l’Atalanta e aver pareggiato con il Milan, ci aspettano altre due partite contro avversarie lombarde: una a Monza e poi con l’Inter all’Olimpico. Dobbiamo partire dalla consapevolezza di essere forti, malgrado le assenze e che siamo in grado di sconfiggere qualsiasi avversario.
La Lombardia è una regione laboriosa, coraggiosa e vitale. Il coraggio della Lombardia, la diffusione del vaccino ha portato la vittoria contro il COVID che qui ha colpito più che in altre parti perché si diffondeva con l’inquinamento (l’aria insalubre è un grande problema per la Lombardia).
Il Biscione era simbolo del Ducato dei Visconti durante Medio Evo e Rinascimento. Simbolo dell’Alfa Romeo, del mondo di Berlusconi (attuale presidente del Monza) e dell’Inter. Rappresenta ancora oggi i lombardi.
Sicuramente la Lombardia deve cercare di limitare l’anidride carbonica nell’aria, ma ricordiamoci sempre che stiamo parlando di una delle regioni più produttive e ricche del mondo. La Lombardia è laboriosa ma ha anche conservato lo spirito ribelle del Risorgimento e delle 5 giornate di Milano (1848). In prospettiva può essere un simbolo importante per ciò che può essere e sarà l’Ucraina, anche perché il paese con capitale Kiev ha tante risorse come materie prime e come industria. L’Ucraina deve avere la consapevolezza di essere una grande nazione, come è una grande regione la Lombardia.
La Lombardia e in particolare Milano non dovettero aspettare l’arrivo degli americani, ma i partigiani lombardi si liberarono da soli dal nazifascismo. Poi tutti. Anche se dall’idee politiche agli antipodi. Monarchici, liberali, socialisti, cattolici e comunisti consegnarono le armi e diedero un futuro di democrazia all’Italia che da allora conosce solo la pace.
Allo stesso modo prego al Burhan e Dagalo (i due generali che si combattono in Sudan) di cercare il dialogo, di trovare una soluzione politica che faccia felici entrambi e dare un futuro di pace al Sudan. E’ inutile fare le tregue se poi ci si accusa subito dopo di violarla. Spero che questi grandi generali abbiano l’intelligenza di fare un passo l’uno verso l’altro. Anche i generali meritano la pace. Il Sudan merita la pace.
Anche il Sudan è un paese ricco di materie prime e con la pace lo aspetta (e aggiungo gli spetta) un futuro di pace. Adesso il Sudan deve essere forte. Come la Resistenza ebbe un fondamentale supporto dagli Stati Uniti, allo stesso modo è importante il supporto statunitense all’Ucraina, ma voglio ringraziare anche la Cina per il grande sforzo che sta facendo per l’integrità territoriale dell’Ucraina e per la pace con la Russia.
Onorevole rappresentante della Lombardia e in particolare di quella regione così agiata che è la Brianza è il Monza, che ci ospiterà allo U-Power Stadium mercoledì.
Il Monza di Palladino gioca col 3421 senza paura di nessun avversario-
Fanno a volte tanta fase difensiva anche con la difesa a 5.
Qui il Monza si è messo con la difesa a 5.
Rovella e Pessina non sono dei veri playmaker, più adeguati alla fase offensiva e all’inserimento, quindi Sensi torna molte volte a centrocampo con Carlos Augusto che gli passa dietro la schiena.
Quando Caprari sostituisce Sensi, è un giocatore maggiormente offensivo, predilige specialmente la fascia sinistra per andare verso il centro e tirare di destro.
In fase di pressing, Colpani va sul centrale difensivo sinistro, Ibanez, e Sensi va a schermare i centrocampisti, con Mota Carvalho che va sul centrale difensivo destro, Mancini. Giochiamo attenti e in sicurezza.
Mota Carvalho è un centravanti di manovra che qualche volta ha la zampata giusta in attacco. Petagna è un pivot bravo nella sponda, spalle alla porta, e con le conclusioni di testa.
Difendono a uomo su calcio d’angolo.
Sui calci d’angolo a favore sono molto forti, in particolare con Caldirola.
Il confronto col Milan ha dimostrato che non dobbiamo avere paura di nessuno. Come la Roma Femminile. Come l’Ucraina e il Sudan che prima o poi dovranno affrontare un percorso di pace come fece la Lombardia e l’Italia dopo la Resistenza. Consapevoli della nostra forza anche con il Monza. Daje Roma!
Giordano Sepi