Toro-Roma 1-1. Genoa.
Il Toro ci lascia l’amaro in bocca, ma era un campo difficile e non possiamo stare tanto fermi sull’autocritica, ma bisogna caricarci per il Genoa.
InnanziTotti facciamo i complimenti al Toro che ha giocato veramente bene, in particolare Buongiorno (difensore di livello internazionale) su Lukaku. Poi il belga di origine congolese ha fatto un gran gol con assist di Dybala suggerito da Kristensen. La partita fino a quel momento era stata combattuta con occasioni per entrambe le parti. Noi avevamo problemi specialmente contro il pressing. Costruzione troppo lenta e poco movimento dei centrocampisti. Bene sulle seconde palle e le palle mezze e mezze. Meglio la Roma nel secondo tempo fino al gol di Romelu. Dopo ci sediamo troppo. Il Toro mostra vera grinta. Arriva così il gol di Zapata del finale 1-1. Noi un po’ polli a prendere il gol a 5 minuti dal novantesimo.
Iniziano a pesare le assenze. Solo due cambi dei cinque disponibili per la Roma. Dopo il gol di Big-Rom, la Roma doveva assestarsi sul 352 dopo aver giocato tutta la partita col 343. Mi pareva fondamentale far entrare Bove per dare fiato al centrocampo.
Però questa mia richiesta di far entrare di più Bove inizia a essere stucchevole come la mia richiesta alla FED e alla BCE di non alzare ulteriormente i tassi, perché non si tratta di un’inflazione da domanda. In entrambi i casi, molti studiosi, che capiscono più di me, mi danno ragione. Tranne i responsabili della situazione.
Poi io ho enorme fiducia in Jerome Powell (FED) e Christine Lagarde (BCE), figuriamoci in Mourinho che è uno dei migliori allenatori del mondo e quindi mi rimetto alle Loro decisioni. Poi nessuno ci può garantire, nemmeno io, che con Bove non avremmo subito il gol del pareggio.
Ma adesso voltiamo pagina e vediamo la tattica del Genoa.
Gilardino mette in campo il 442 con pressing e spesso gioco sulle fasce. I costruttori di gioco sono Bani e Badelj, mentre Dragusin è più bravo uomo su uomo.
Se non riescono a costruire al centro, vanno sui lati, sfruttando l’intesa terzino-ala con Sabelli/Malinovskyi sulla destra e con Vasquez/Fendrup/Gudmundsson sulla sinistra. Nella foto Vasquez passa a Gudmundsson e si candida per un triangolo (il Genoa è in bianco).
Attaccano principalmente sulla loro sinistra, nostra destra, con Vasquez che attacca e Frendrup che fa la sponda. In generale, sfruttano la buona intesa tra Vasquez. Frendrup e Gudmundsson.
La loro tattica principale sono i cross con Retegui sul secondo palo. Possono crossare anche dalla loro destra con Sabelli che crossa teso e forte come se tirasse.
col 4321, nel pressing, i trequartisti hanno il doppio ruolo di difendere sui braccetti e sugli esterni (qui vediamo Malinovskyi su Vojvoda).
Se sui braccetti vanno i trequartisti, sugli esterni vanno i terzini.
In fase difensiva si mettono col 451. (Qui il Genoa è in giallo contro il Napoli in bianco).
Hanno diversi schemi sui corner offensivi. Crossano di solito a uscire. Possono cercare o il primo palo per la sponda di De Winter o possono passare corto. Sui corner in difesa, con la Lazio hanno marcato principalmente a zona, Con il Toro c’era un uomo a uomo sul primo palo.
Sui corner in difesa difendono principalmente a zona.
C’è rammarico per come è finita a Torino. Poi però considerando la forza dell’avversario, sei cosciente di aver portato a casa un buon punto. Adesso però bisogna di nuovo suonare la carica per il Genoa. Daje Roma!
Giordano Sepi