Fiorentina-Roma 2-2. Brighton. La personalità di riflettere sugli errori.

Finora sempre perfetto, Daniele ha sbagliato la formazione iniziale. A dirlo è stato direttamente lui “I giocatori rigettano il 352”. La Fiorentina domina nel primo tempo e passa in vantaggio con Ranieri su corner. 1-0.

Nel secondo tempo ci assestiamo sul 4231 con Hujsen adattato terzino destro. L’olandese gioca bene anche in questa posizione. In generale la Roma gioca meglio e trova il pareggio con Aouar. Sembra a quel punto che la Roma si sia apparecchiata la partita per vincerla. Ma arriva il gol di Mandragora, sempre sui sviluppi di un cross. 2-1. E poi il rigore dubbio su Belotti. Biraghi batte bene ma Svilar para. All’ultimo respiro su cross di Pellegrini (forse entrato troppo tardi), i difensori spostati all’attacco costruiscono il gol del pareggio: Ndicka fa la sponda per il destro di Llorente che leva la ragnatela dagli incroci. 2-2.

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Dobbiamo riflettere sugli errori di questa partita, lavorarci e risolverli. Prendiamo troppi gol da cross alti. Imperativo lavorarci. Ma la Roma ha dimostrato personalità. La personalità è un fattore necessario quando si lavora sugli errori. Anche nella vita, solo un carattere forte è in grado di riconoscere e lavorare sui suoi difetti. Questa personalità è un grande fattore e sarà importante anche in Inghilterra in casa dl Brighton.

Sbagliamo se pensiamo che la trasferta a Brighton sia una vacanza. Dovremo giocare bene. Come sappiamo. Fare bene la fase difensiva. Ma non fare esclusivamente quella. Io farei giocare Bove, che sta dimostrando in allenamento di essere un ottimo centrocampista, al posto di Cristante in modo da preservare il bergamasco in diffida per la possibile andata dei quarti.

La nostra mentalità deve essere che partiamo da 0-0 e che ci giochiamo in una partita secca la qualificazione. Chi ragiona solo al risparmio sbaglia. Nella vita e nel calcio. Anche se giocherà chi gioca meno, io penso che siano giocatori validi e che possono fare risultato. A loro sta dimostrarlo. Questa è la mentalità giusta per portare a casa la qualificazione. Fondamentale non ricadere negli stessi errori.

Quando preparo una sigaretta, alle volte, per errore, lascio un buco, quindi prendo un pezzetto di cartina e rattoppo. Viene un po’ una pecionata ma fumabile. La pecetta fa il suo lavoro. Anche il mondo così sgarrupato ha bisogno di pecette. Sulla crisi climatica e le varie guerre. Quest’anno l’inverno non c’è stato per niente e nel frattempo i governanti, in particolare Putin e Netanyahu, sono responsabili di tante morti, non solo straniere, ma anche del loro paese. Tutti dobbiamo mettere una pecetta sui nostri errori.

Riflettere sui propri errori è un esercizio fondamentale e spirituale per ogni individuo. Così per la Roma, i paesi invasori e gli inquinatori. E’ uno strano gioco del destino che ha voluto che la Quaresima cristiana corrispondesse al Ramadan musulmano (che saluto con rispetto), come se il calendario volesse chiedere riflessione al mondo in questo momento. Anche la Roma deve riflettere e risolvere i suoi problemi, in vista della trasferta in casa del Brighton. Daje Roma!

Giordano Sepi

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