Roma-Athletic Bilbao 1-1. Venezia. La compattezza: fonte di forza.

Quando prendi un gol al novantesimo o quando sembra che i potenti siano fuori di testa, ti viene voglia di mollare. Ma è proprio in quel momento che bisogna compattarsi, provare a giocare meglio e fare un fronte antifascista e europeista secondo quei valori che ci ha insegnato l’Impero Romano come la libertà, la pace e la solidarietà

Affrontavamo una squadra forte del campionato spagnolo. Quinta e Copa del Rey nel 23/24. Terza attualmente con 3 vittorie consecutive Con diverse forti individualità. Un ottimo allenatore come Valverde. Poi noi siamo stati un po’ polli a farci pareggiare al 90esimo.

Ci siamo abbassati troppo nel secondo tempo. Non riuscivamo a fare il possesso basso e quando lanciavamo, Dovbyk o le ali non riuscivano a tenere palla. Peccato per l’occasione mancata da Matias ma ha le qualità per riprendersi. Abbiamo giocato un brutto secondo tempo.

C’è stata la solita mancanza di concentrazione negli ultimi minuti, ma per come si era messa la partita, era giusto continuare a fare possesso nella loro metà campo. Probabilmente siamo arrivati un po’ stanchi alla fine e i cambi non hanno funzionato. Sarebbe stato utile uno come Bove, ad esempio, negli ultimi minuti. Peccato mortale venderlo.

1a Giornata UELPrimo TempoSecondo TempoRisultato Finale
101
011

Nulla è pregiudicato. Per arrivare nelle prime 8 non era necessario vincere ieri sera, ma adesso è fondamentale vincere le prossime 2 contro Elfsborg in Svezia e Dinamo Kiyv all’Olimpico. Bene Dovbyk. 3 gol nelle ultime 3 partite. Bene Koné. Forse un po’ stanco nel secondo tempo. Bello il cross di Angelino. Siamo una buona squadra con qualche picco di qualità

I tifosi avversari, anche quelli che odiano la Roma, non possono non considerare la Roma come un club dalla grande tradizione europea, almeno ultimamente. Con 4 semifinali negli ultimi 4 anni, 2 finali e una Conference vinta (basta vedere quanto è difficile per la Fiorentina bissare il successo della Roma). Poi però il tifo romanista, in particolare social, è sempre stato diviso, spesso in contestazione a volte anche in modi ignoranti, volgari e violenti, come con le minacce verso la ex-CEO della Roma, Lina Soloukou.

Queste persone poi esprimono anche in politica la loro volgarità e rozzezza con posizioni estremiste. Con l’estrema sinistra che spesso si confonde con l’estrema destra. In Ucraina, dalla parte della Russia, hanno combattuto italiani sia di estrema destra che di estrema sinistra. E’ la cosiddetta ideologia rossobruna, un colore che richiama lo stalinismo come il nazionalsocialismo di Hitler. Fortemente anti-europeisti e anti-NATO.

In Italia l’idea dell’Europa politica pare abbastanza consolidata, con Fratelli d’Italia, il principale partito di governo, che è diventato un partito di destra moderato e europeista. Allo stesso modo, in Francia anche Jordan Bardella di Riassemblement National vuole dare un vestito europeista e più moderato al partito di estrema destra, come dimostra il suo no a Vannacci come vice-presidente dei Patrioti Europei.

Invece in Germania, l’Europa è ancora abbastanza contrastata. Alternative fur Deutschland non è maggioranza ma sta diventando molto forte. Potrebbero trovare una sponda proprio dall’estrema sinistra che ha le stesse idee Pro-Russia, Anti-NATO e anti-europeiste, come è successo in Italia con l’alleanza fra Lega e M5S, il cosiddetto governo gialloverde. Sarebbe una vera disgrazia per la Germania e per l’Europa.

Prendono posizione contro Israele più per andare contro gli USA, che per veri motivi umanitari, per giustificare la posizione pro-Russia in Ucraina e spesso sfociano nell’antisemitismo, riprendendo pregiudizi sbagliati sugli ebrei. In questo modo invalidano la battaglia di chi prova veramente a proporre la pace per il Medioriente.

E’ vero che Netanyahu è completamente impazzito e usa le stragi a Gaza e adesso anche nel Libano per sopravvivere politicamente. Se la finisse di fare guerre principalmente per il bene del popolo israeliano, cadrebbe il suo governo e probabilmente verrebbe processato per corruzione, come già è successo. E’ per questo che come cittadino italiano e quindi europeo chiedo all’Europa di non vendere più armi a Israele, e spero che lo stesso facciano i cittadini americani con il governo USA.

La domanda è se, come giusto, si considera l’invasione della Russia in Ucraina come una rottura del diritto internazionale, perché il comportamento di Israele non solo viene tollerato, ma viene supportato, quando poi questo significa decine di migliaia di morti civili, tra cui donne e bambini?

Questa ipocrisia, se la denuncio io che supporto l’Occidente, significa che è un problema vero che potrebbe indebolire elettoralmente Harris in USA (tanti giovani americani sono dalla parte dei palestinesi) e i partiti europei filoamericani. Le elezioni spesso non significa convincere qualcuno a cambiare idea, ma portare qualcuno che già sta dalla tua parte a fare il passo decisivo di votarti. Poi certo Trump sarebbe molto peggio su Israele e complessivamente per i vari teatri di guerra nel mondo.

Se non si agisce dall’esterno anche nei confronti del governo di estrema destra israeliano, continuerà questo circolo vizioso e tragico in cui i fondamentalisti islamici ed estremisti di destra israeliani fanno finta di essere opposti, ma in realtà combattono entrambi la stessa battaglia politica per perpetrare guerra e morte, alimentando odio futuro che porterà altre tragedie.

Se uccidi un civile, porterai il figlio/a, anche se è un palestinese che non è d’accordo con Hamas e Hezbollah o anche se è un israeliano che non condivide la politica dell’estrema destra, a diventare un terrorista. E’ sbagliato, ma è così.

Quando si costringerà Netanyahu ad accettare la pace e quindi ci saranno nuove elezioni, l’unica strada in questa situazione di crisi umanitaria nel Medioriente e di crisi psicologica in Europa è che chi ce sta ancora co’ la testa compatti il voto su chi può vincere come è successo in Brandeburgo dove il SPD ha superato per la prima volta il 30% per combattere contro l’estrema destra e altrettanto in Israele votare per il partito pacifista più forte.

Allo stesso modo è il momento che i tifosi romanisti si compattino dietro la guida di Ivan Juric. Se il cambio di DDR è sembrato prematuro, ci ha dato la possibilità di giocare meglio le nostre carte con un allenatore con più panchine almeno in Serie A. Compattiamoci e andiamo a combattere, a partire dalla prossima partita all’Olimpico contro il Venezia.

Di Francesco sta dimostrando più attenzione alla fase difensiva con il 3421 che diventa 541 quando difendono con Busio e Oristanio che diventano gli esterni di centrocampo. Qui il Venezia a Milano con la seconda maglia bianca.

Può anche schierare Busio come mezzala che dà una mano a Kofod Andersen o Nicolussi Caviglia in costruzione con Ellertsson trequartista destro, qui addirittura centravanti. Qui il Venezia con la classica maglia nera.

Sviluppano gioco principalmente sulla loro destra con Zampano ed Ellertsson, che è tutto mancino.
Di solito costruiscono col 312 con Kofod Andersen o Nicolussi Caviglia al centro. Ellertsson qui fa la mezzala.

Pressano forte con i 3 davanti. Ellertsson qui fa il centravanti.

Attenzione a Pohjanpalo che è un attaccante molto pericoloso. In fase offensiva, possono anche attaccare dal loro centrosinistra con quello che suggerisce filtanti con più fantasia, che è l’americano Busio.
Difendono ibridi (con qualche uomo a uomo e qualche a zona) sui corner.

In fase difensiva, il difensore centrale Svoboda va in marcatura della nostra punta centrale.

Un gol al novantesimo come l’insistenza nella guerra di Netanyahu possono portare frustrazione, ma è proprio in quel momento che bisogna rialzarsi e combattere secondo le idee in cui crediamo come libertà e pace e secondo le idee tattiche, secondo me vincenti, di Ivan Juric. Daje Roma!

Giordano Sepi

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