Milan-Roma 1-1. Lazio. Punto di svolta.
Nel mezzo del cammin di campionato e del nostro rinnovato percorso di crescita, torniamo a casa contenti dopo il pareggio di San Siro e ospitiamo i cugini (di campagna) all’Olimpico. Il derby è sempre stato un punto di svolta per noi e per loro ed è ancora più importante per la nostra precaria posizione in classifica. Anche per i laziali che godono più per la sconfitta della Roma che per la vittoria loro. E’ un punto di svolta anche per il mondo con il 2025 che inizia con l’insediamento il 20 gennaio di Donald Trump, rinnovato Presidente USA e di nuovo uomo più potente del mondo.
Continuiamo il percorso di crescita, ottenendo un punto a Milano. Forse, altre volte, mi sarei rammaricato per le tante occasioni sprecate. Ma dobbiamo essere realisti: la nostra precaria situazione in classifica in Serie A dovuta a tante partite della Roma mediocri, la conseguente strategia sportiva che ci impone di trovare l’Europa tramite il successo in UEL o in Coppa Italia e mantenere la categoria in Serie A, la sconfitta di Cagliari, Venezia e Monza, ci porta a essere soddisfatti del risultato.
D’altronde partita dopo partita si vedono progressi tattici. Giochiamo meglio in fase offensiva, in fase difensiva, ma specialmente in costruzione, dove finalmente vedo il movimento senza palla dei centrocampisti.
Ci sono ancora dei problemi da risolvere. In particolare siamo troppo vulnerabili ai contropiedi e questo è un aspetto da curare subito perché la Lazio sui contropiedi è fortissima. In questi casi, in primo luogo dobbiamo avere nel posizionamento in fase offensiva una coerenza anche col capovolgimento di fronte. Non dobbiamo spingerci troppo avanti.
In secondo luogo, quando poi vediamo che loro stanno creando la superiorità numerica offensiva, tipica dei contropiedi, dobbiamo correre indietro velocemente. Tutti.
Dobbiamo curare meglio la fase difensiva: è più semplice non subire un gol che segnarlo e in questo modo è più facile vincere.
18a Giornata Serie A | Primo Tempo | Secondo Tempo | Risultato Finale |
1 | 0 | 1 | |
1 | 0 | 1 |
Samo ad un punto di svolta anche per quanto riguarda il mondo con il nuovo Presidente degli USA, Donaldo Trump. Ci sono molti pregiudizi sulla sua presidenza. Alcuni molto motivati. Per me, Donaldo è essenzialmente un uomo buono. Anche il suo impegno per la pace in Ucraina e in generale nel mondo, uno dei punti che gli ha permesso di vincere le elezioni, è una prova della sua intima bontà.
Poi anche Donaldo ha dei punti su cui non transige. E’ lampante la situazione di Cecilia Sala, detenuta dall’Iran che vorrebbe uno scambio di prigionieri per liberarla. Non credo che gli USA accetteranno, poi non mettiamo limiti alla Provvidenza. In realtà vorrei far ragionare su Cecilia le autorità iraniane.
Ho sentito alcuni suoi reportage e mi sembra tutto tranne che una nemica del regime iraniano. Non era parziale nè dalla parte del Regime, né dalla parte dell’opposizione. Faceva informazione oggettiva. Infatti, nell’ultimo suo intervento, sono tanti gli aspetti positivi che lei sottolinea dei cambiamenti del Regime grazie soprattutto al nuovo Premier Pezeshkian.
Per l’Iran, l’informazione obiettiva di Cecilia rispetto a qualche altro giornalista che, propagandando troppo il Regime, non è credibile agli occhi dell’Occidente, è un importante strumento per evitare influenze esterne, stabilizzare il potere e a lungo termine pacificare il Medio Oriente e l’Islam, anche per quanto riguarda il vecchio e antiquato conflitto sciiti-sunniti.
E’ una situazione delicata e difficile come per la Roma un derby in questo momento che significa affrontare una squadra molto forte, più in forma della Roma, con una classifica migliore di molto e che non vede l’ora di abbeverarsi del nostro sangue, ma è vero anche che per questi motivi che ho detto per la Roma possono essere i 90 minuti + recupero che riscattano l’inizio di stagione così deludente.
Barone schiera la Lazio con il 4231 che diventa spesso 442 con Pedro che fa la punta accanto a Noslin.
Pedro sta arrapato. Pericoloso in particolare con il tiro. Un po’ meno con l’assist.
In alternativa possono giocare con Dia o Dele Bashiru, entrambi molto veloci e intelligenti nell’inserimento in fase offensiva, dietro a Castellanos.
Gioco offensivo. Micidiali in contropiede. Sono forti specialmente sulla loro sinistra con Varela Tavares e Zaccagni.
Attenzione anche a Isaksen che da destra va di solito verso il centro per tirare col mancino.
Gli altri mancini sono Romagnoli (centrale difensivo sinistro) e Varela Tavares (il terzino sinistro, fortissimo in fase offensiva, in particolare per il cross),
Può essere una buona idea sacrificare un giocatore nella marcatura assidua di Rovella, come lo può essere creargli una rete con diversi giocatori, ma questo non deve significare abbandonare completamente Guendouzi che, nonostante la somiglianza con discutibili rockstar italiani degli anni 70, è un forte centrocampista. L’uomo più pericoloso potrebbe essere Dele Bashir.
Affrontiamo quindi con rinnovato entusiasmo tempi difficili per il mondo e un rivale storico, più in forma di noi e che vuole il nostro sangue, ma questa deve essere la nostra forza per capovolgere i pronostici. Daje Roma!
Giordano Sepi