AZ-Roma 1-0. Udinese. Il mondo dovrebbe imparare dall’amicizia tra Udinesi e Romanisti.

Il Romanista deve supportare il club perché la Roma è il nostro unico grande amore, ma deve anche essere esigente perché cara Roma, grande hai da restà. E’ per questo che non posso essere contento dalla sconfitta a Alkmaar.

La Roma adesso andrà dagli amici udinesi. Amicizia da cui il mondo dovrebbe imparare perché, come Romanisti e Udinesi sono fratelli, tutto il mondo deve essere fratello. L’ultima vittoria in trasferta della Roma fu proprio l’anno scorso a Udine in una partita giocata in due settimane diverse per lo svenimento di Ndicka.

Ma se la base è la partita a casa dell’AZ, dove cazzo pensiamo di andare? Le avversarie che stanno passando sono tutte più o meno alla portata per il nostro nome, la storia del nostro club e le capacità attuali. Ma giovedì a Alkmaar abbiamo tirato pochissimo. Non siamo stati mai pericolosi. Mai impegnato Owusu-Oduru. Con questi presupposti anche il Poggibonsi a Poggibonsi sarebbe un avversario proibitivo.

Dobbiamo migliorare in fretta perché tra meno di una settimana è imperativo battere il fortissimo Eintracht all’Olimpico.

E bisogna avere fretta anche sul mercato almeno con un altro centravanti, dato che ci siamo trovati nella situazione con Dovbyk ammonito e Shomurodov già venduto al Venezia di far giocare Soulé prima punta. Altro grave errore di Ghisolfi e dei Friedkin che l’hanno scelto.

7a Giornata UELPrimo TempoSecondo TempoRisultato Finale
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Bisogna quindi iniziare a vincere in trasferta in occasione della nostra partita a casa degli amici udinesi.

La formazione iniziale dell’Udinese di Runjaic è il 3142 (con Karlstrom centrocampista più arretrato degli altri centrocampisti) con buon attacco e ottima difesa.

Qui con il completo giallo a Como. Qui il gioco si sviluppa con il lancio lungo per Alexis Sanchez, che può essere molto pericoloso in contropiede per la sua velocità.

In alternativa a Alexis Sanchez, può giocare Lucca, che è più alto, più forte nel gioco al volo, ma meno veloce e meno bravo nel dribbling.

In fase difensiva si mettono col 532 Qui con Thauvin momentaneamente sul centrosinistra, ma è più bravo sul centrodestra.
Difendono a zona sui corner.
Qui si vede meglio la zona.

Costruiscono con Karlstrom e Bijol, ma se poi sono marcati, vanno su Kristensen e Solet, che già ho notato come buon prospetto un paio di anni fa nel Salisburgo. Contro di noi, Solet sarà squalificato.

Propongono gioco principalmente sulla loro destra con Ehizibue e Thauvin, che è mancino ed è più forte sul centrodestra, dove può andare verso il centro per tirare col sinistro.

Alternano fasi di pressing tiepido con solo gli attaccanti a pressare…

… A fasi di pressing alto. Di solito sul loro lato destro Ehizibue va sull’esterno e Lovric va sul centrocampista, ma possono anche fare il contrario.

In questa foto contro l’Atalanta Lovric va addirittura in pressing sul difensore con Thauvin che va a uomo sul playmaker.

L’amicizia con gli udinesi, come ho scritto, deve essere di insegnamento per il mondo. Ultimamente escono fuori concetti ottocenteschi. Come Metternich, diplomatico austriaco, durante il Congresso di Vienna del 1821, teatro del concetto di Restaurazione, diceva che l’Italia era solo un’espressione geografica, allo stesso modo si è espresso Putin sull’Ucraina.

Il mondo quindi si configura sulla legge del più forte e Trump spregiudicatamente vuole annettere la Groenlandia e il Canale di Panama. In realtà, il novecento e specialmente il duemila ha dimostrato che le potenze mondiali hanno strumenti più efficaci e sofisticati delle armi e le morti come l’influenza politica.

Non è più rimandabile la sovranità europea in grado di parlare da pari a pari con le grandi potenze come USA e Cina: fare il buon vassallo in attesa del biscottino non può gratificare allo stesso modo.

Anche per la Roma l’obiettivo è l’Europa per quest’anno e il prossimo. Ci consola che da adesso in poi in Europa giocheremo almeno una partita anche in casa in cui potremo salvare la situazione. Parleremo più avanti dell’Eintracht, un avversario forte, ma che all’Olimpico dovremo battere, ma adesso è necessario tornare al successo in trasferta nella Dacia Arena dell’amico friulano. Daje Roma!

Giordano Sepi

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