Roma-Genoa 3-1. AZ. Gioire anche senza le fettuccine di Nonna.

Ultimamente il mio sentimento più ricorrente è la gioia. Gioia per la tregua in Palestina. Gioia per i recenti buoni risultati della Roma, compresa la vittoria all’Olimpico contro il Genoa. Gioia che bisogna trovare anche in Olanda. Senza le fettuccine di Nonna come diceva Mourinho. Per finire la regular season tra le prime otto e quindi evitare lo spareggio.

La più grande gioia è per la tregua in Palestina. Per quanto ci possa stare antipatico Donaldo, il merito è principalmente suo. Israele ha molti problemi ad accettare la pace perché l’estrema destra fa parte del governo. Se la pace diventerà un fatto assodato con la terza fase, Netanyahu dovrà trovare un’altra maggioranza, che è possibile perché l’opposizione si è già mostrata disponibile.

Perché Donaldo è stato decisivo? Perché, a differenza di Biden che a parole non era d’accordo con le stragi di Israele, ma poi continuava a dargli le armi (per le guerre di Israele, le armi degli USA sono necessarie), probabilmente Donaldo gliele avrebbe tolte.

A livello filosofico, è l’atavico problema delle forze più moderate: la mancanza di decisioni forti quando la situazione lo richiede. Un secolo fa, l’indecisione dei moderati ha portato l’instaurazione delle dittature nazifasciste in Europa.

La gioia per la tregua in Palestina non deve essere delusa. Non devono essere deluse le speranze dei palestinesi e degli israeliani per la pace e allo stesso tempo devono tornare a casa gli ostaggi israeliani. E’ tempo di ricostruire la fiducia tra israeliani e palestinesi. Di iniziare un processo di pace che poi coinvolga tutta la regione araba. Questi massacri devono finire. Non c’è altra strada che la pace.

Insieme a Donaldo, bisogna ringraziare Al Thani per il Qatar e Al Sisi per l’Egitto che hanno lavorato nella mediazione anche per la parte di Hamas. Hanno dimostrato fermezza e personalità.

Anche la Roma ha dimostrato personalità nella partita di venerdì.

Abbiamo iniziato dominando la partita fino a che è arrivato il gol di Dovbyk. Poi il Genoa ha pareggiato con Masini in una situazione in cui siamo stati poco attenti e questo poteva cambiare la storia della partita. Invece la Roma ha continuato a fare il suo gioco. Bene Dybala, Saelemaekers e Paredes. La difesa faceva gli anticipi con i tempi giusti.

21a Giornata Serie APrimo TempoSecondo TempoRisultato Finale
123
101

Sono arrivati quindi il gol di ElSha (molto meglio rispetto a Pellegrini) e l’autorete di Leali che Paulo meritava per una partita in cui non ha lesinato grande tecnica e grande classe. Bellissime i suoi cambi di lato.

Un aspetto su cui deve ragionare anche Pisilli, troppo insistente sul lato destro col passaggio a Celik e conseguente brutta palla per il nostro esterno turco. Ora andremo in casa dell’AZ Alkmaar. Senza le fettuccine di nonna.

Tanti italiani, tanti romani e quindi tanti romanisti ricordano come nell’infanzia qualcosa che caratterizzava la domenica era la pasta fatta dalla nonna. Io ho le fettuccine, ma c’è anche chi ricorda con amore le lasagne, gli gnocchi, etc. etc.

I nonni sono protagonisti non banali della nostra vita. Nessuno ti vuole bene come i nonni, ma sono i primi a lasciarci. Perdere il nonno significa spesso confrontarsi con la maturità. Il pensiero dei tuoi nonni come quello dei tuoi genitori ti accompagna tutta la vita. Poi, uno, nel corso della vita, trova modo di gioire di nuovo, come per la tregua in Palestina, anche senza le fettuccine di nonna.

E’ quello che ci rimproverava Mourinho. Che in trasferta forse ci manca “la torta di nonna”. Da tanto tempo abbiamo il problema trasferta. José ricordava di aver allenato squadre che godevano a giocare in trasferta (penso l’Inter del triplete). A giocare con il tifo avverso. E’ ora che questa cattiveria la troviamo anche noi. La qualità ce l’abbiamo.

L’AZ di Martens (qui con la maglia nera in casa del PSV) gioca con il 4231 con Mijnans (il trequartista centrale) che va in marcatura sul playmaker principale avversario. Qui è una fase difensiva con il 442 con anche Koopmeiners che va a prendersi un centrocampista del PSV.

Il costruttore principale di gioco è Clasie, mentre il fratello minore del giocatore della Juve (Koopmeiners) è più adibito al recupero palla.

Qui si sono schierati per provare a uscire dalla difesa palla al piede ma poi Owusu Oduru lancerà lungo per prendere in contropiede il pressing alto del PSV.

Sviluppano gioco principalmente sulla fascia sinistra con il terzino sinistro (Wolfe), che è mancino e Lahdo che ha un buon tiro con il destro.

Sul lato destro, Poku è molto veloce e di solito va a valanga in particolare nella zona centrale del campo.

Il giocatore con più talento è Mijnans, il trequartista centrale. Ricorda De Ketelaere. Molto alto. Tutto mancino. Bravo nel recupero palla. Delizioso sinistro. Buona tecnica.

Attenzione anche a Parrott. Centravanti irlandese. Non altissimo. Ma capace di 10 reti in Eredivisie.

Anche la sua riserva, Meerdink, è un valido attaccante. Bravo nel gioco al volo. Principalmente mancino.

E’ difficile trovare la stessa gioia delle fettuccine di Nonna. La pace dona gioia. Anche la Roma deve iniziare a vincere anche lontano dall’Olimpico e la gioia in casa dell’AZ è nelle nostre possibilità. Daje Roma!

Giordano Sepi

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