Parma-Roma 0-1. Porto. L’intelligenza produce semplicità.

Dopo un inizio in cui i parmigiani hanno giocato meglio, la Roma ha sfruttato un episodio positivo per passare in vantaggio. In realtà non è stato un evento puramente fortuito. Claudio Ranieri aveva nel piano di gioco il miss-match tra Soulé e Valeri, difensore centrale parmigiano, appena 18enne.

Bene Eldor con l’altruismo e l’astuzia nel mettere Matias davanti al portiere. Valeri interviene su Matias lanciato a rete. Prima Chiffi decide per il rigore. Poi, richiamato dal VAR, decide il cartellino rosso per Valeri e la punizione dal limite che Soulé trasforma in gol con un mancino magico che ricorda il nostro e il suo mito Maradona.

Soulè, per me, è il migliore in campo, ma la giocata decisiva è di Shomurodov. Il gioco della Roma è più pungente se i centravanti fanno gli assist. Spesso non serve la mossa fantasmagorica, ma la giocata semplice, che è spesso anche intelligente, risolve le situazioni e le partite.

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La caratteristica genuina con cui la Roma ha poi gestito il vantaggio e la superiorità numerica è stata l’intelligenza che produce semplicità. Poi ci sono anche i difetti.

La Roma poteva segnare altri gol per rendere il fine partita più tranquillo.

E’ importante avere una posizione coerente con la proiezione offensiva, ma anche con la copertura difensiva, perché troppo spesso prendiamo contropiedi, in particolare sui nostri corner, e contro il Porto è forse questo il tema tattico più importante (evitare i contropiedi).

Anzi sarebbe prodromo a una vittoria fare gol da corner. cosa in cui eravamo fortissimi con Mourinho e manca da troppo tempo.

San Francesco, patrono d’Italia, aveva ben in mente la grandezza delle cose semplici, come insegna anche la canzone del film di Zeffirelli. Circa mille anni fa, San Francesco predicava concetti che sono rivoluzionari anche oggi, seguendo nel modo migliore l’insegnamento di Gesù Cristo.

Forse il suo atto politico-religioso più importante fu l’incontro col califfo Malik Al Kamil durante la V Crociata. Il califfo era una persona intelligente e aperta alle altre idee e culture. San Francesco non nascose di essere cristiano. Non si è mai saputo di cosa discussero. Si sa che San Francesco tornò incolume da questo incontro: probabilmente uno dei primi atti cristiani per la pace e precursore del dialogo tra le religioni.

Papa Francesco ha preso il nome dal poverello d’Assisi. Si è sempre consumato per la pace e il dialogo tra le varie religioni. Adesso non sta bene e voglio far presente la mia preghiera per la sua salute e perché permanga la sua essenziale presenza nella scena mondiale.

Abbiamo detto quindi che l’intelligenza produce la semplicità e l’intelligenza, in quanto concentrazione, deve essere la nostra caratteristica dominante contro i Dragoni biancoblu portoghesi. Poi servirà, come al solito, anche tanta dose di cuore. Forse per qualche bambino sarà la prima partita all’Olimpico. Un ricordo indelebile. Un’emozione fortissima.

Ad ogni modo, non voglio ricattare moralmente i giocatori, mettendo davanti i piccoli romanisti. I giocatori devono essere tranquilli. A differenza delle 3 doppie sfide precedenti, quando i dragoni ci hanno sempre eliminati, se giocheremo come abbiamo fatto negli ultimi mesi, per la prima volta la Roma eliminerà il Porto e porteremo a casa gli ottavi. Daje Roma!

Giordano Sepi

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