Il fascismo di alcuni laziali e di alcuni romanisti. La deriva dell’estrema destra. Roma-Toro 0-1.

Etichettare lo straniero come nemico, incitare alla xenofobia è diventata una pratica politica accettabile e anche consigliabile per ottenere consenso. Non viene più considerato un comportamento da rimproverare e nella nicchia di partitini troppo estremisti. Ma è diventato oggetto di propaganda governativa in Italia e negli USA. In Germania, Gran Bretagna e Francia stanno crescendo partiti apertamente xenofobi e razzisti. Un quadro simile al novecento prima della seconda guerra mondiale.

Controlli in stazione: Polizia arresta due cittadini stranieri. Comunicazione propagandistica, apertamente xenofoba, del Ministero dell’Interno italiano.

Tutto questo caos già c’era, ma sembra che l’omicidio di Charles Kirk sia stato un turning point (un punto di svolta come si chiama la sua associazione politica) per l’estrema destra per indicare la sinistra come portatori di odio. Per usare il termine antifascista (qualcosa con cui chi ha giurato sulla Costituzione deve identificarsi) come un insulto. Come se essere antifascisti significhi essere terroristi.

E’ giusto intanto condannare l’omicidio di Charles Kirk. Ma vi prego, studiate cosa sono stati fascismo e nazismo per l’Italia e la Germania. Noi stiamo correndo verso questo precipizio. Non abbiate paura di promuovere l’antifascismo (SEMPRE IN MODO NON-VIOLENTO) perché l’antifascismo è il lato giusto della storia e la Storia ce ne renderà merito.

Mentre l’estrema destra cresce, la sinistra si finge morta. La sinistra invece deve dire le cose come stanno. Deve dire che una quota di immigrati è indispensabile per gli stati europei data la demografia in calo e l’invecchiamento della popolazione. Questi fenomeni (l’immigrazione e l’invecchiamento del popolo europeo) non li risolvi con la polizia e facendo campagne demografiche. Sono fenomeni storici che hanno radici profonde e che sono destinati a prolungarsi nel tempo.

E’ giusto e voglio anch’io abbassare i toni (la mia analisi è dura ma lucida e calma) ma è giusto anche chiedere ai nostri governanti di riconoscersi nell’antifascismo senza possibili fraintendimenti.

Come la sinistra in Europa si finge morta il problema maggiore per la Roma è il ruolo dell’ala sinistra. In tutto il mercato non abbiamo trovato un’ala sinistra. Ci troviamo con due attaccanti destri fortissimi come Soulé e Dybala e solo ElSha come ala sinistra.

Per far giocare entrambi gli argentini, Gasp si è inventato una formazione bizzarra con Dybala attaccante sinistro. Il risultato è stato pessimo. Abbiamo subito una sconfitta che, se giocavamo con la stessa formazione delle scorse settimane (con davanti Soulé-Ferguson-El Sha), avremmo vinto.

Il Toro ha segnato un bel gol con Simeone ed è andato vicino al raddoppio in un paio occasioni. La vittoria è meritata. Il Toro ha giocato bene. Noi non ci siamo espressi nel modo migliore.

3a Giornata Serie APrimo TempoSecondo TempoRisultato Finale
0
0
0
0
1
1
59′ SImeone

Il problema è quindi l’ala sinistra. E’ importante che El Sha ci garantisca prestazioni migliori. Stephan ce le può dare. Dobbiamo anche pensare a soluzioni alternative. Come Pellegrini in un 352 in cui è sul centrosinistra ed è la mezzala più spostata in avanti. Come schierare Rensch ala sinistra come faceva Spalletti proprio alla Roma con Tonetto.

E così va di moda il fascismo e tanti pseudo-romanisti e pseudo-laziali, che usano la passione dei veri tifosi per motivi politici, inneggiano al fascismo, alla xenofobia e al razzismo. Si lasciano andare a inni fascisti e alla violenza. E’ importante che invece questo sia un derby nel segno della pace. Poi chi tiferà più forte, chi meriterà di più e (soprattutto) chi farà meno errori, porterà a casa l’intera posta.

Per concludere i suggerimenti più importanti e generali. Per vincere il derby o per almeno non perderlo, è necessario non permettere contropiedi.

Sarri mette in campo la Lazio con il 433 che può diventare 4123 data l’attitudine offensiva di Dele Bashiru e di Guendouzi che devono essere il pane di Bryan e Manu.

In fase difensiva diventa 4141 con le ali all’altezza di Guendouzi e Dele Bashiru.

In costruzione, se Cataldi (o Rovella) è pressato, vanno su Guendouzi, se è marcato anche lui, vanno ai lati (in particolare sulla loro destra con Lazzari, o Marusic, per Cancellieri o Isaksen).

Sui corner difendono a zona.
Qui sempre a zona a Reggio Emilia contro il Sassuolo.

Il playmaker offensivo principale è il centravanti, Castellanos, malgrado non sia altissimo fa il lavoro del pivot anni ‘70 alla Sabonis o alla Jokic per restare ai tempi nostri, può girarsi e tirare, ma può anche servire le ali, in particolare Zaccagni, o le mezzale, Dele Bashiru o Guendouzi. Su di lui deve lavorare bene Mancini.

Attaccano principalmente sulla loro destra col triangolo Marusic(Lazzari)-Guendouzi-Isaksen(Cancellieri). Dovremo stare attenti con i nostri Angelino e Ndicka. Ndicka sarà chiamato ad un super-lavoro perchè probabilmente nell’ultima mezzora entrerà quel gran campione di Pedro.

Possono attaccare anche sulla sinistra con Nuno Tavares che quando si spinge avanti deve essere preso dal nostro Wesley o Celik. Quando è costretto alla fase difensiva, Soulè può avere la meglio su di lui. Daje Matias! Sulla stessa fascia dovremo stare attenti a Zaccagni. Sarà importante che Hermoso faccia una partita concentrata. Daje Hermoso!

Daje Roma!

Giordano Sepi

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