Nizza-Roma 1-2. L’integrazione degli africani del popolo veronese e in generale degli italiani: l’arma più potente contro il terrorismo.

Dopo aver sbancato l’Allianz Riviera, ci rituffiamo in campionato per ospitare il Verona dei giovani talenti. I veronesi votano a destra, ma poi nella pratica hanno integrato nel loro ottimo sistema lavorativo tanti immigrati: un atteggiamento molto diverso dai partiti che votano.

“L’abbiamo controllata bene” sono state le parole di Evan Ndicka, che ha sbloccato la partita. L’altro console della difesa, Gianluca Mancini, ha segnato il secondo gol. In effetti la Roma ha dominato. Bene Rensch, El Aynaoui, Tsimikas. L’eterno Pellegrini. Un po’ nervoso all’inizio Koné. Abbiamo meccanismi difensivi solidissimi. Facciamo bene possesso e costringiamo spesso gli avversari alla fase difensiva. Se proprio c’è un problema, è la fase offensiva. I centravanti non riescono a pungere.

Non mi sento di essere troppo duro con Niccolò Pisilli che ha fatto l’errore del fallo di rigore per ingenuità e generosità. Anche lui è un giocatore valido come dicevo di Pellegrini. Purtroppo certi palcoscenici come la Serie A e l’UEL non ti danno la possibilità di aspettare troppo. Deve assolutamente diventare più furbo in fretta.

1a Giornata UELPrimo TempoSecondo TempoRisultato Finale
0
1
1
0
2
2
52′ Ndicka (Roma), 55′ Mancini (Roma), 77′ Moffi (rig.) (Nizza)

Il 14 luglio del 2016 a Nizza, un franco-tunisino approfittò della festa nazionale francese per compiere una strage sul lungomare con un camion. Morirono 86 persone tra cui 15 minorenni e 6 italiani e ci furono 450 feriti. Una tragedia terribile. L’attentato venne rivendicato dal sedicente stato islamico. Un periodo che ci sembra tanto lontano. A me è subito sembrata la follia di uno squinternato pezzo di merda che non stava a posto col cervello. E’ quindi importante per il futuro capire quali sono gli strumenti veramente efficaci contro il terrorismo.

A Verona e in generale nel Veneto ci sono tanti immigrati. Ciò provoca un fenomeno bIzzarro. I veneti e nello specifico i veronesi sono da sempre conservatori, prima democristiani e poi del centrodestra. Quando sono cominciati a venire in Veneto grandi masse di africani, in parte ciò ha provocato razzismo anche violento come successo a Treviso. Sono, ad ogni modo, fenomeni molto isolati. La maggior parte del popolo veneto, malgrado il loro radicato conservatorismo, ha accolto e integrato a livello lavorativo gli immigrati.

E’ un fenomeno bizzarro ma che rispecchia il carattere del popolo italiano sempre disposto all’amicizia e al dialogo. Molto differente è l’atteggiamento del governo italiano di estrema destra che tende a criminalizzare gli stranieri, sottolineando la loro diversità per incitare all’odio.

La fiducia nel prossimo degli italiani è stata protagonista di un film capolavoro come “Italiani brava gente” del 1964 che parlava della guerra in Russia e di questa bella attitudine allo stesso modo con russi e tedeschi. Ma non solo. Credo fermamente che l’Italia non ha avuto attentati terroristici sicuramente per il lavoro di intelligence delle Forze dell’Ordine ma anche per il naturale atteggiamento positivo che ha il popolo italiano con gli immigrati.

Ed è per questo che adesso ci sono tanti italiani neri. Tra cui quelli che ci portano la gloria come la nazionale di pallavolo femminile, che ha vinto tutto negli ultimi anni, e Mattia Furlani, grande romanista, che ultimamente ha vinto il Mondiale di salto in lungo.

L’atteggiamento di chiusura di un popolo autoctono o addirittura la persecuzione come quella di Netanyahu con i palestinesi potrebbe portare al terrorismo. Sicuramente spero di sbagliarmi, ma la storia, specialmente della Terra Santa, insegna questo.

Andiamo quindi a ospitare il Verona in una buona situazione di classifica. Una situazione che potrebbe migliorare. Dall’altra parte il Verona forse ha trovato la propria fisionomia con il 532, puntando sul contropiede e i calci piazzati per vincere la partita.

Zanetti mette in campo il 352 che spesso diventa 532

In fase difensiva possono anche stare con 9 uomini di campo nella propria area) per poi cercare di partire in contropiede.

Qui sono in 7 dentro l’area.
Il playmaker principale è Bernede che imposta davanti ai 3 difensori centrali.

Quando si sviluppa la manovra, Bernede è il più pericoloso anche nell’ultimo passaggio.

Possono anche costruire palla a terra dal rinvio di Montipò che fa il furbo, finta di lanciare lungo, poi passa ad un difensore che si abbassa.
Difendono a zona sui corner. Qui in giallo a Udine.

Giovane è veloce e cerca di liberare il sinistro con cui tira benissimo (é solo mancino).

Sono pericolosissimi sui corner e i calci piazzati da cross.

La Roma ospita all’Olimpico il Verona, che viene da una città che ci insegna il multiculturalismo. La classifica è in via di miglioramento. Dovremo continuare su questa strada. Dovremo dare tutto. Anche i nostri fratelli romanisti allo stadio possono essere un fattore per noi.

Daje Roma!

Giordano Sepi

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