Roma-Inter 0-1. Viktoria Plzen. Adesso testa.

Adesso non è il momento di piangerci addosso o di cercare il capro espiatorio da crocifiggere. Adesso serve testa, concentrazione e razionalità. Abbiamo perso con l’Inter perché loro hanno sbagliato meno. Merito loro. Loro sono più abituati a queste partite che sembrano delle finali e nelle finali vince di solito chi sbaglia di meno. Complimenti. Ma noi abbiamo ancora ottime carte da giocare.

Adesso però l’Olimpico si trasformerà in campo europeo perché ospiteremo il Plzen in una partita in cui partiremo fortemente favoriti e abbiamo bisogno di vincere per riprendere a respirare in zona prime otto che sono qualificate di diritto agli ottavi.

Come la Roma deve usare la testa e quindi la razionalità, deve usarla anche l’Europa che sarà anche il prossimo campo su cui giocheremo. Se un drone russo o un aereo militare russo sconfina in Europa, non è imperativo abbatterlo. I nostri militari e i nostri piloti sanno benissimo come comportarsi in questa situazione e può essere risolto tutto senza azioni violente. Come d’altronde è stato già fatto da aerei italiani e come ha ribadito il bravo Segretario Generale della NATO, Mark Rutte.

E’ un segnale importante anche per il Cremlino: l’Europa non vuole l’escalation anzi, se è possibile, vorrebbe iniziare un dialogo costruttivo per la pace anche in Ucraina e, se il Cremlino è stanco del conflitto in Ucraina, deve parlare con gli USA di Trump. La pace si fa quando si parla con la controparte in guerra. Magari non per forza direttamente come è successo per il conflitto israelo-palestinese ma tramite mediatori, che potrebbero essere USA e Cina. Sicuramente l’Ucraina non può regalare terreno, ma si devono congelare le posizioni. Se fosse ceduta, ad esempio, il punto strategico di Kramatorsk, la Russia poi avrebbe via libera sul resto dell’Ucraina.

Il dialogo tra USA e Cina è essenziale per la pace mondiale, ma anche per attenuare la guerra commerciale. Trump ha annunciato il 100% dei dazi sui prodotti cinesi ma è il solito colpo di bazooka prima di sedersi al tavolo. Trump è poi molto ragionevole quando inizia la trattativa. Questo può portare ad una soluzione win-win nella guerra commerciale ed ad arrivare alla pace mondiale, in particolare per un accordo di pace in Ucraina.

Anche l’Italia deve usare razionalità nel suo sistema elettorale e quindi politico. Il maggioritario ha portato alla crescente radicalizzazione dello scontro. Alessandro De Angelis, giornalista de La Stampa su la7, ha constatato “Continuare a gasare le curve ha avuto come conseguenza che le tribune si sono svuotate”. L’astensionismo è aumentato notevolmente. Le forze più moderate e conseguentemente più razionali sono molto diminuite nel voto.

La realtà è che l’Italia, essendo un paese latino, ha una mentalità molto variegata. Con solo due scelte, molti non vanno a votare. E’ anche vero che ci ha guadagnato la stabilità ma il prezzo è stato fare la pizza con l’ananas: l’attuale maggioranza vede un partito fortemente europeista come Forza Italia, un partito allo stesso tempo nazionalista ed europeista, ma al di fuori della maggioranza nel parlamento UE come Fratelli d’Italia e un partito anti-europeista e vicino alla Russia come i fascisti della Lega. Il quadro non è tanto diverso all’opposizione. Se si vuole mantenere il sistema maggioritario, è imperativo che tutta la maggioranza al governo abbia una univoca politica estera.

Forse è sbagliato tornare al sistema partitico e abbandonare quello delle coalizioni perché così abbiamo raggiunto governi stabili, ma è legittimo chiedere che alla base della coalizione che poi forma il governo ci sia un indirizzo chiaro in politica interna e in politica internazionale.

La preoccupazione per l’imperialismo russo è sentita molto dai paesi europei dell’est e proprio una squadra dell’est e, specificatamente ceca, sarà il nostro prossimo avversario all’Olimpico: il Viktoria Plzen.

Plzen è il luogo di nascita moderno della birra, infatti Pilsener che letteralmente significa abitante di Plzen, in tedesco è un sinonimo di birra. Plzen è a pochi chilometri dal confine con la Germania e nello specifico con la Baviera.

Il Viktoria Plzen con l’allenatore Miroslav Koubek era, prima della sosta, sesto in classifica nel campionato ceco (la Chance Liga). Così è stato esonerato e promosso come primo allenatore il vice allenatore Marek Baros

Le squadre dell’Est in generale giocano spesso a uomo, quindi non è facile una lettura della formazione perché i giocatori cambiano posizione a seconda dell’uomo che marcano. Potrebbe essere visto come un 3412 …
… O 4231. Queste due diverse letture sono dovute alla predisposizione tattica degli esterni. Memic, il laterale destro, è molto offensivo, e infatti qui fa l’ala destra. Quindi Tsimikas o Rensch devono difendere bene ma anche attaccarlo. Souarè, il laterale sinistro, è principalmente difensivo, e infatti è schierato terzino sinistro, quindi è opportuno che Wesley faccia una grande partita per superarlo. Adu viene schierato ala sinistra perchè è il suo lato preferito per accentrarsi e tirare di destro, che andrà preso dal nostro centrale difensivo destro, che può essere Celik.

Hanno diversi attaccanti di talento. Ladra e Visnsky sono trequartisti molto tecnici. Anche l’attaccante Vydra, che è schierato anche come trequartista, non è male. Durosinmi è molto potente fisicamente ed è alto 1.90(su cui si può schierare anche Ndicka per dare una partita di riposo a Mancini). Adu è molto veloce.

E’ giusto per studiare come affrontare il Plzen concludere questo articolo con uno studio della sconfitta contro l’Inter. L’impressione è che l’Inter è arrivata meglio a questa partita. Aveva una migliore condizione fisica: arrivavano sempre primi sul pallone. Una migliore aggressività: sui contrasti vincevano sempre loro. Ed erano11 più furbi: spesso noi recuperavamo palla, ma Massa fischiava fallo.

7a Giornata Serie APrimo TempoSecondo TempoRisultato Finale
0
0
0
1
0
1
‘6 Bonny

Come nella maggior parte delle finali (e questa era una finale), la partita è stata vinta non da chi ha fatto qualcosa di strabiliante, ma da chi ha sbagliato meno. Alla fine si può spiegare la partita col gol decisivo di Bonny. Ndicka indeciso se seguirlo o metterlo in fuorigioco, Celik che sfortunatamente lo tiene in gioco e Bonny che batte Svilar sul primo palo in una situazione in cui l’attaccante ha più chances di vincere(l’uno contro uno col portiere), ma con il nostro portierone che si fa infilare sul primo palo.

Ci sono stati anche errori tattici. Gasp vuole schierare l’11 migliore e vorrebbe giocare nello stesso momento con Dybala e Soulé, ma questo non è tatticamente possibile. La carta di Dybala centravanti o, se preferite falso 9, non ha funzionato. Molto meglio Dovbyk anche se l’ucraino continua a sbagliare troppo in fase di finalizzazione. Si può fare una rotazione tra Dybala e Soulé come attaccante destro. Mi sembra che già avevamo affrontato questa tema.

In generale abbiamo giocato bene, costruendoci anche 2/3 occasioni per pareggiare. Non abbiamo tempo per piangerci addosso. Dobbiamo risollevare subito la testa. Il carattere, la personalità, la testa, concentrazione e la razionalità costruiranno la pace mondiale, un futuro governo italiano coerente anche in politica estera e ci daranno la forza per battere il Plzen grazie anche al supporto del magico Olimpico.

Daje Roma!

Giordano Sepi

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.