Fratellanza. Roma-Midtjylland 2-1. Napoli.
Lo spirito di gruppo, la fratellanza sono la base per costruire un grande club come una grande azienda come un mondo di pace. La squadra e il mondo devono imparare dai nostri tifosi che hanno espresso gratitudine per la solidarietà dei nostri fratelli del Panathinaikos e dell’Atletico Madrid per l’arresto dei nostri romanisti a Nizza.

Sono tempi duri per i fratelli romanisti. Sono tempi duri per il mondo con guerre e anche quando si fa la pace formalmente come in Palestina, la pace veramente non c’è. I tifosi Romanisti ci insegnano la fratellanza. La fratellanza che deve avere il mondo.
E’ bello che il Presidente degli USA, Donald Trump, abbia preso come mission quello della pace mondiale. Donald Trump si deve rendere conto che non rappresenta più solo se stesso, ma milioni di occidentali. E’ per questo che anche i russi lo coccolano per avere favori. Witkoff, il suo mediatore con i russi, ha suggerito proprio questo ai russi: Fategli un po’ di complimenti e lui farà quello che volete. Ma lui deve difendere i diritti dell’Ucraina e dell’Europa proprio perché su di lui fa affidamento l’Occidente.
Anche l’Europa deve saper giocare le sue carte in questa partita e, a proposito di partite europee parliamo della partita di giovedì.
La Roma è passata subito in vantaggio dopo 6′ minuti in cui ha tenuto quasi continuamente il possesso del pallone e del territorio. Arriva così il gol di El Aynaoui. Ma il Midt (fino a giovedì imbattuta nel torneo di UEL) è una squadra forte ed è andata vicina al gol diverse volte. Bravi noi anche a soffrire in qualche periodo di gioco. Poi è arrivato il gol di ElSha dopo galoppata e assist di Bailey. Entrambi bene. Arriva poi il gol di Paulinho perché noi ci rilassiamo troppo.
| 5a Giornata UEL | Primo Tempo | Secondo Tempo | Risultato Finale | Marcatori |
![]() | 7’El Aynaoui, 83’ElSHa | |||
![]() | 86’Paulinho |
E’ un problema ormai ricorrente il rilassamento quando pensiamo erroneamente che la partita è finita. E’ capitato anche a Cremona. Ma allenare la concentrazione per portare a casa la rete inviolata aiuta nella crescita della squadra. La difesa è il nostro punto di forza e infatti il migliore in campo, per me, è stato Ndicka che ha dovuto tenere a bada il forte Franculino.
E’ importante aiutarci nella fase difensiva e avere fiducia nel compagno, passandogli il pallone, nella fase offensiva nel segno di quella fratellanza che hanno dimostrato i tifosi e che dovrebbe avere il mondo. Questo è il tema dello scontro contro il Napoli.

Domenica con noi primi e il Napoli secondo in classifica si può definire giornalisticamente scontro scudetto. Come ho sempre scritto, il nostro obiettivo in Serie A è l’Europa, ma questa partita ci può dire molto sul nostro valore. Se ce la possiamo giocare contro le grandi, dato che per ora abbiamo perso già con Inter e Milan. Chi siamo? Ce lo dirà il campo.
Se non posso ancora realizzare il mio sogno di un nuovo gemellaggio tra romanisti e napoletani (un desiderio di tanti tifosi ma non dei gruppi organizzati), voglio ad ogni modo chiedere di evitare la violenza prima di tutto agli ultrà romanisti e poi anche agli ultrà napoletani.

Sotto l’aspetto tattico, il primo e più importante consiglio è di evitare i contropiedi. Specialmente quando attaccano dalla loro destra con Di Lorenzo e David Neres (principalmente mancino), dove producono più gioco e sono più pericolosi. Sul nostro lato sinistro, Pellegrini deve andare a raddoppiare insieme e Wesley e Hermoso. Attenzione anche a Lang su cui dovrà fare un gran lavoro Mancini.
Il Napoli ha una cattiveria nel prendersi il risultato che è distintivo del suo allenatore, il grande Antonio Conte.


Lobotka è il centro della W in fase di prima costruzione, con Beukema vertice di destra e Gutierrez vertice di sinistra. Gioca spesso preciso di prima, quindi è molto difficile rubargli palla ed è anche bravo in fase difensiva. Può essere schierato su di lui Konè(o El Aynaoui) con il consiglio di andare sull’anticipo. In fase di pressing può essere il centrocampista più avanzato.
McTominay è bravo nel recupero palla ma, soprattutto, a riempire l’area sui cross dei terzini. Dovrà fare l’uno contro uno Cristante.
Sarebbe bello tornare alla fratellanza fra romanisti e napoletani in vista della battaglie con le strisciate come i romanisti hanno dimostrato gratitudine ai tifosi di Atletico Madrid e Panathinaikos. Anche il mondo avrebbe bisogno di più fiducia e fratellanza per costruire la pace mondiale. E anche i nostri beniamini in campo devono sentirsi fratelli che poi si traduce con spirito di gruppo quando il tema è la squadra di calcio o un’azienda. La sfida contro il Napoli si configura come una vera partita scudetto e riguarda soprattutto noi, chi siamo, quali ambizioni possiamo alimentare: il campo ce lo dirà.
Daje Roma!
Giordano Sepi


