Roma-Napoli 0-1. Cagliari. Possiamo fare di più.
La Roma è a -1 dalla vetta. Perdere contro una grande squadra come il Napoli non è una tragedia. Siamo vicini al vertice, ma ancora non riusciamo a dare il massimo. Adesso sarà fondamentale vincere a Cagliari. Anche il mondo può fare di più per la pace mondiale, come chiede Leone XIV, e l’estensione dei diritti per i popoli che non li hanno, come chiedo io.
Le mie prime sensazioni sul match contro il Napoli è che affrontavi una squadra forte, in cui la partita si vinceva per millimetri, se poi l’arbitro Massa coadiuvato dal VAR Aureliano arbitrano così scientificamente a favore degli azzurri, c’è poco da analizzare tatticamente.
In effetti il gol decisivo della partita parte da un fallo evidente su Koné e non riconosciuto né dall’arbitro, né dal VAR, ma più che altro è stato spudorata la conduzione arbitrale quando nel secondo tempo la Roma si è buttata a capofitto in avanti con i napoletani che sistematicamente facevano fallo e Massa che scientificamente non ravvisava gli estremi. Un arbitraggio talmente vergognoso da far sembrare accettabili certe partite della Juve dei tempi d’oro.
Queste però sono solo mie, personali, primissime sensazioni. La lettura che ne hanno dato la stragrande maggioranza dei Romanisti è che l’arbitro è stato ininfluente, il Napoli si è dimostrato più forte e noi non abbiamo fatto abbastanza come ha detto anche Gasp.
| 13a Giornata Serie A | Primo Tempo | Secondo Tempo | Risultato Finale | Marcatori |
![]() | ||||
![]() | 36’Neres |
C’è anche da dire che nell’occasione del gol loro, il Napoli è partito dalla sua area e la Roma era troppo sbilanciata in avanti. Una situazione di contropiede su cui avevo messo in guardia nel prepartita. Forse si poteva dare una chance prima a ElSha che è un’ala sinistra naturale, piuttosto di riempire il campo di mancini. Dalle sconfitte come questo possiamo solo imparare. Possiamo fare di più.
Quindi dire “Non abbiamo fatto abbastanza” è l’analisi giusta. Anche perché parlare dell’arbitro significa trovare giustificazioni che non ci aiutano a migliorare. Ad ogni modo, adesso capitolo chiuso e testa al Sant’Elia dove affronteremo il camaleontico Cagliari.
Pisacane, l’allenatore del Cagliari, ha tattiche di difficile lettura perchè cambia spesso schema e interpreti e perché vanno spesso uomo contro uomo, specialmente con i 3 centrali difensivi. In fase offensiva, i pericoli vengono di solito dalle ali, in particolare Palestra, che fanno dalle triangolazioni e conseguente tiro o assist per i centravanti.




La mia opinione è che Pisacane non abbia ancora le idee chiare. Abbia pochi punti fermi (Zappa, Yerry Mina, Luperto, Folorunsho e i due centravanti) e ruota 20 giocatori, malgrado non abbiano bisogno di riposo visto che giocano una partita a settimana.
E’ preoccupante per il Cagliari che, come club che deve mantenere la categoria, dovrebbe avere 11/14 titolari stabili e una tattica con meccanismi coltivati per diverse giornate di seguito.

Come è giusto in questo momento dire che la Roma può fare di più. D’altronde sono tutti validi giocatori e lo hanno già dimostrato. Anche il mondo può fare di più per la pace mondiale e l’estensione dei diritti civili nel mondo. Sono a fianco di Papa Leone XIV in questa battaglia. E’ stato molto importante andare a visitare la Mosche Blu. Non è solo un segno di dialogo tra le religioni, ma va contro chi parla di scontro di civiltà ed è un atto che va a togliere le motivazioni al terrorismo. E’ un atto fortissimo contro il terrorismo.
Se a una prima lettura davo la responsabilità della sconfitta all’arbitro Massa poi, a mente fredda, ho pensato che potevamo dare di più e il Napoli ha meritato. Ci sia di lezione per la trasferta di Cagliari. Anche Leone XIV chiede uno sforzo maggiore per la pace mondiale e io, nel mio piccolo, per l’estensione dei diritti per tutti i popoli del mondo.
Daje Roma!
Giordano Sepi


