Il punto sulla situazione. I propositi per il 2017.

La Roma ha concluso un 2016 senza trofei, ma condito da diversi successi parziali di buon livello. Abbiamo confermato la supremazia cittadina sia negli scontri diretti, sia nella classifica conclusa del 2015-16, sia in quella momentanea del 2016-17. Il cambio di allenatore ha giovato alla Roma, che nel girone di ritorno del 2015-16 ha superato Inter e Fiorentina, fino a impaurire il Napoli per la qualificazione diretta alla Champions’. Questo buon rendimento nel girone di ritorno fa sperare bene ed avere ambizioni alte. Luciano Spalletti sta dimostrando di essere un grande allenatore, per ora non sono arrivati trofei, anche se le possibilità ci sono. Non ci molli, Mister: insieme possiamo mettere nastri giallorossi a tanti trofei.

Il preliminare ci ha visto soccombere con il Porto:  una doppia sfida decisa da un nostro comportamento estremamente ingenuo e non da mancanze tecnico-tattiche. L’eliminazione non è stata poi così tragica: a livello economico visto il salvagente per le squadre eliminate nei preliminari; a livello sportivo visti i buoni risultati nel girone, dove grazie a 3 vittorie e 3 pareggi ci siamo qualificati per primi, seppur con un avversario difficile ai sedicesimi come il Villareal attualmente quarto in Spagna, con il quasi indifferente vantaggio del ritorno in casa. In Coppa Italia inizieremo la nostra avventura agli ottavi con la Sampdoria, il 19 gennaio, dopo aver affrontato per il campionato al Marassi il Genoa, in una doppia sfida contro le due squadre della città della Lanterna, entrambi ambiziose, entrambi difficili. Per questo bisogna subito mettere in atto il mercato per trovare il ricambio di Salah (impegnato in Coppa d’Africa) e farlo ambientare nel modo più veloce possibile, anche perchè sembra che Iturbe possa servire a fare cassa con il Torino.

Concludiamo il girone d’andata secondi dietro la Juventus, sotto di 4 con una partita in più ( La Juventus recupererà la giornata mancante l’8 febbraio a Crotone), dietro gli altri sgomitano per raggiungerci. Nel complesso abbiamo mantenuto un buon score offensivo ( 2° migliore attacco dietro al Napoli), ma abbiamo migliorato anche in difesa (2° migliore difesa dietro alla Juve). Siamo stati bravi lì davanti, ma anche dietro dove c’è stato oltre al buon rendimento confermato di Manolas e Ruediger, anche gli ottimi acquisti di Fazio e Vermaelen. La maggiore sicurezza in difesa ci fa attuare quel gioco offensivo che richiedo sempre, ossia pressing-recupero-possesso-tiro-pressing-recupero. Un atteggiamento che si può ripetere per gran parte delle partite. Poi ci sono alcune partite, come la prossima al Marassi, dove bisogna essere capaci di tenere senza cedere e di colpire quando si può, con la possibilità anche del contropiede.

Le premesse sono ottime. I propositi sono quelli di alzare almeno un trofeo, se non di più. E’ un obiettivo su cui non posso essere sicuro ( non ho la palla di vetro). Piuttosto so quali sono gli strumenti per poterli portare a casa, ossia il lavoro duro in allenamento e il massimo impegno in partita, anche quando siamo visti favoriti. Così si arriva al trofeo. E’ un percorso difficile, ma alla portata di una squadra che già nel 2016 ha dimostrato una crescita graduale, ma costante grazie ad un ottimo allenatore come Luciano Spalletti, che si avvale anche di un grande staff tecnico, grazie ad una squadra che era già forte e di un mercato che ha dato i giusti accorgimenti. La strada sarà sempre più ripida. Insieme ce la possiamo fare. Insieme ce la faremo. Daje Roma!

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