Sampdoria – Roma 3-2
La Roma perde al Marassi con la Sampdoria in una partita per certi motivi sfortunata, per altri in cui si è vista una buona Roma, per altri ancora caratterizzata da un atteggiamento complessivamente sbagliato. Innanzitutto partiamo dall’analisi del prepartita: condito da varie voci sul mercato, tra cui la più fantasiosa era quella di Paredes, che doveva andare da subito alla Juve per una fantomatica offerta di 25 milioni. Ma io non mi sorprendo della stampa che chiede a Spalletti “Paredes ha manifestato una certa volontà?”. Spalletti risponde in modo articolato, che qualche volta risulta anche confusionario (il che a me sta anche bene, perchè a mettere tutti i puntini sulle i con la stampa romana, come faceva Garcia, ci si rompe le corna) dicendo, tra gli altri concetti, che lo schiererà ancora (come è effettivamente accaduto ieri). Il messaggio però che recepisce l’amico mio tifoso medio romanista è che “Paredes ha manifestato una certa volontà: l’ha detto anche Spalletti”. Non mi sorprendo che la mattina della partita un sito vicino a Marione dà l’affare per fatto. Non mi sorprendo nemmeno che un’altra famosa radio romana pubblica il sondaggio se la Roma è diventata una società satellite della Juve o no. In pratica nell’ambiente romano senza che ci fosse nulla di ufficiale, a poche ore dall’inizio della partita, uno dei maggiori giovani talenti era stato dato per venduto alla nostra antagonista in campionato e già si commentava sul significato di tale avvenimento. Questo significa che o c’è una volontà precisa a indebolire la Roma che parte proprio da quei media che devono sostenerla, o la maggior parte, se non tutti, dei media romani sono pieni di persone che hanno problemi psicologici o mentali, per cui o non capiscono da quale parte è meglio remare (se a favore della Roma o contro), o sono presi dal prurito e dalla frenesia dello scoop e non si fanno scrupoli a danneggiare, A DANNEGGIARE la Roma. Probabilmente i media romani hanno tutte queste caratteristiche e non una sola. Marione da quando non lo fanno entrare più a Trigoria, anche se a volte (A VOLTE) è stato obiettivamente anche a favore, rema contro. La Ferrazza ha già dimostrato che gli interessa più lo scoop quando ha fatto l’intervista famosa a Ilary. Ieri Totti ha giocato. Tra lui e Spalletti c’è un bel rapporto e probabilmente con il Cesena giocherà, ma noi romanisti bonaccioni quell’intervista brutta, vigliacca, simbolo di un cattivo giornalismo, l’abbiamo passata nel dimenticatoio. Noi romanisti dobbiamo sopportare Melli, Focolari e Orsi parlare della Roma, nonostante siano di giurata fede laziale e quindi portati a nuocerci. Noi romanisti dobbiamo sopportare Ferrazza e Marione, che dicono di essere romanisti e poi una vuole fare lo scoop e un altro s’è legato al dito la poca disponibilità della società. Non mi sorprendono questi comportamenti, questi opinionisti. Mi sorprende il tifoso romanista che nonostante le molte volte che queste persone si siano dimostrate contrarie alla causa romanista, gli crediamo ancora. Sono 4 giorni che il Fatto Quotidiano ha pubblicato la notizia dell’indagine FIGC, conseguente all’indagine della Procura torinese, sui rapporti tra Juve e ‘Ndrangheta. Avete sentito questa notizia su Sky? Io no ma nemmeno Di Marzio (massimo esperto per il mercato di Sky) dava per sicura la cessione di Paredes. I media romani davano Paredes sicuramente alla Juve. Bisogna utilizzare il giusto metro di giudizio con queste fonti: SONO CAZZARI COME IMOLA OGGI, LA LORO PAROLA VALE ZERO. Poi Paredes può anche partire a gennaio (cosa di cui dubito), ma sarà sostituito a dovere e sicuramente non andrà alla Juve. Queste notizie pazze hanno danneggiato l’ambiente. Quindi nell’analisi della partita va messo anche questo fattore perchè non eravamo compatti nel sostenere la Roma, eravamo disuniti e sicuramente anche i giocatori hanno risentito di queste voci. Non deve essere un alibi: avevamo avuto un atteggiamento sbagliato anche col Cagliari e forse una sconfitta ci è salutare per rimetterci in carreggiata, ripartire e vincere sempre fino a maggio. Da adesso in poi dobbiamo tenere la concentrazione in difesa fino al fischio finale, cosa che non è successa ieri. Molto spesso in difesa sembravamo molli e distratti. Come se in una partita di pallavolo invece di lanciarci sulla palla e dire “Mia”, stessimo a dire “Tua”, aspettando l’intervento del compagno (errore gravissimo nella pallavolo). Se eravamo troppo quieti nell’atteggiamento difensivo, eravamo troppo frenetici nell’uscita di gioco dalla difesa. In questi casi se proprio non riusciamo ad uscire col palleggio, si può sempre cercare la palla alta per Dzeko. La Sampdoria ci ha chiuso spesso nella nostra metà campo. Non siamo riusciti nel pressing: sporadico e non collettivo. L’uscita del gioco dalla difesa e il pressing alto devono essere un’armonia, in cui tutta l’orchestra lavora allo scopo: far arrivare la palla in attacco o recuperare la palla più alti possibile o comunque chiuderli all’angolo. Ci siamo seduti, i doriani attaccavano e hanno trovato la chiave tattica sulla nostra sinistra, il loro lato d’attacco destro. Altre volte anche con questi difetti abbiamo portato a casa i 3 punti e anche ieri siamo stati per due volte in vantaggio. Dopo i gol nostri invece ci siamo seduti, come se la vittoria fosse ormai già avvenuta. Per questo, il giusto atteggiamento nelle prossime partite è sentirsi costantemente sotto di 1-0 contro la Juventus. Il nostro avversario sono proprio loro che adesso possono contare su un vantaggio potenziale di 7 punti, attualmente di 4 punti con una giornata in meno per i bianconeri. Il campionato è tutto da giocare con 15 giornate da giocare, un capitale di 45 punti, tra cui molte partite difficile sia per noi (che dobbiamo essere capaci di vincere), sia per loro. Siamo una buona squadra. Sono diversi gli aspetti positivi che si sono evidenziati nella partita: la buona partita di Bruno Peres, autore del primo gol con la maglia giallorossa, le scorribande di Emerson Palmieri, l’ottima prova di Dzeko, che è arrivato a 15 gol in Campionato e 21 in tutte le competizioni. La prossima partita sarà di Coppa Italia contro il Cesena. E’ l’occasione per provare chi ha giocato meno, ma chi scende in campo non deve pensare di svolgere un allenamento. Per i romagnoli bianconeri sarà la partita della vita, sta a noi far valere la nostra maggiore classe attraverso il duro allenamento nel prepartita e il massimo impegno in campo. Daje Roma!
Giordano “loco” Sepi