Costanzo-Spalletti: l’ambiente gossipparo. Il mercato e una stagione ancora tutta da giocare. Il processo Alto Piemonte.
La polemica Costanzo-Spalletti e un discorso più generale sui media romani
Ci sono diverse polemiche interne alla Roma e anche nella Juventus. Cercheremo di dare una lettura il massimo obiettiva delle due situazioni. Intanto diciamolo chiaro: la polemica degli ultimi giorni sul poco utilizzo di Totti, non è tra Totti e Spalletti, ma è tra Costanzo e Spalletti. In questa particolare polemica, caratteristica di molte delle polemiche romaniste, non basate sulla tattica, ma sul gossip, mi sento di stare dalla parte dell’allenatore. Se Totti è utilizzato poco è per due motivi principalmente:
- La grande stagione dell’attacco della Roma, in cui Dzeko ha segnato 31 gol stagionali (21 solo nella Serie A) e in cui anche gli altri non hanno sfigurato. Con questa forte concorrenza, è normale che Totti si accomodi in panchina, anche in virtù dei circa 40/41 anni;
- Proprio perchè ha 40/41 anni va usato col contagocce. In un gruppo di facebook ricordavo come fosse ingiusto per Totti chiedere 90 minuti di impegno sul campo. E’ sempre illuminante e geniale nei suoi assist, ma non ha il passo per fare pressing e per farsi trovare libero oltre i difensori. Insomma l’utilizzo che se ne fa è frutto di ragionamento e non di antipatie personali.
D’altronde lo stesso Capitano ha voluto affermare che spera che Spalletti rimanga alla Roma il più lungo possibile. Poi voglio aprire una incisa sull’aspetto del gossip: ma se negli anni ’80 scriveva sulla Roma Carmelo Bene e adesso Ferrazza e Zucchelli vi rendete conto che qualche problema di cultura sportiva la Roma ce l’ha? Dovremo iniziare a non sentire le radio, non comprare i giornali, o al limite ascoltare e leggere queste fonti, sapendo che non hanno l’obiettivo (come noi) della vittoria della Roma, o al limite dando il beneficio del dubbio alla maggior parte delle cazzate che dicono (come per esempio quando a gennaio dicevano che Paredes sarebbe andato sicuramente alla Juve).
Il mercato prossimo venturo e ancora tanti obiettivi in questa stagione
Ci avviamo al finale di stagione e già le voci sul mercato sono molte: Strootman e Manolas all’Inter, Ninja al Chelsea e chi più ne ha, ne metta. In realtà probabilmente di questi, forse ( e sottolineo forse) se ne andrà solo Kostant (spero non all’Inter, che significherebbe rafforzare un avversario per il prossimo anno). Dico forse perchè di certo al momento non c’è niente e saranno tutti discorsi che andranno fatti a giugno. Se Kostant se ne andrà, mi dispiacerà (mi ero affezionato al giocatore). Sotto l’aspetto della fase difensiva è un ottimo giocatore. Dovrebbe migliorare nella costruzione del gioco, ma Capello mi direbbe (come dice per Hart ” Per un portiere è importante parare e non saper giocare con i piedi”, motivo per cui Guardiola e il City l’hanno venduto al Torino), per un difensore è importante soprattutto difendere. Non c’è niente di sicuro e questa convinzione cresce con le parole del procuratore del greco che ha ricordato che se la Roma vende Manolas, è una decisione del club. Nonostante le voci di mercato sono tante, c’è da giocare una stagione nel migliore dei modi, andando a sfruttare le occasioni che possono capitare (sia in Serie A che in Coppa Italia) e in definitiva cercando di vincere finchè l’obiettivo non è acquisito. Realisticamente ci possiamo porre come obiettivo il secondo posto in Serie A. In semifinale di Coppa Italia possiamo ancora ribaltare il risultato. L’obiettivo massimo è arrivare allo scontro diretto con la Juventus sotto di -2. E’ difficile e non spetta solo a noi, ma la compagine bianconera ha diverse partite toste da giocare.
Il processo Alto Piemonte e cosa ne penso
Intanto c’è il processo Alto Piemonte che sfiora i bianconeri. Sapete che quando posso, attacco la Juve e che molte volte le decisioni arbitrali con i gianduia bianconeri sono discutibili. Dalle intercettazioni però si evince che, al momento (poi nel processo si vedrà), i dirigenti della Juventus erano intimoriti da questi personaggi in odor di ‘Ndrangheta. Mi pare chiaro che questi dirigenti sapessero con chi andavano a trattare ma il dire “Questo è uno che ha ucciso gente” dà l’idea chiara di una situazione di paura di Andrea Agnelli per il personaggio della ‘Ndrangheta (tale Dominello). Sto cercando di dare un’opinione obiettiva in una situazione di per sé scabrosa. Mi sembra strano che la ‘Ndrangheta si interessi solo ai biglietti e non a influenzare i risultati delle partite, che significano milioni al botteghino, ma questa è solo una mia ipotesi fondata sul nulla. In realtà ciò che le indagini, le intercettazioni e le testimonianze stanno definendo è una situazione di ricatto per i dirigenti della Juventus: per quanto riguarda l’aspetto sportivo non c’è prova di illecito. Sicuramente con l’indagine della Commissione Antimafia (interessata a studiare anche simili situazioni in altri club) e il processo si farà luce su tutta questa situazione.
Adesso uniamoci tutti nel tifare Roma.
Spalletti ha abbracciato Pallotta nell’ultimo incontro. Le barriere nella prossima partita non ci saranno. Affronteremo 5 partite in Serie A tutte di gran lunga alla nostra portata (per stare nella posizione migliore nella volata finale come ha detto Lucianone), le affronteremo con la spinta della Curva Sud. L’obiettivo è vincere. Sempre. Daje Roma!
Giordano Sepi