Roma – Chapecoense 4-1
In una partita che aveva importanti motivi extra-sportivi, è interessante notare le risposte della squadre alle domande tattiche più frequenti. La Roma finalmente ha giocato sulle mezze posizioni o, se preferite quest’altra definizione, sui doppi ruoli. Ha messo in campo un 4-3-3, che si può leggere anche come 3-4-3, 3-3-1-3, 4-2-3-1. Una tattica simile ci rende più imprevedibili per l’avversario. Fondamentale sia per questa tattica dinamica, sia per l’imprevedibilità, è stata la posizione di Florenzi ( Bentornato!), il quale partendo da terzino destro, ha fatto tutta la fascia come un vero e proprio esterno destro. Può essere una soluzione importante come terzino/esterno destro (forse l’unica) per Genova. Bene Gerson e Perotti. Il brasiliano è stato spostato più in avanti, con maggiore libertà di inventare, anche perchè gli avversari erano propensi a lasciargli questa libertà. L’argentino è spesso la nostra fonte primaria di gioco. Bravo nel dribbling, nell’assist e nel gol. Di Francesco è sembrato più gestore e interprete (cercando di mettere i giocatori nei ruoli più affini alle loro caratteristiche), che maestro di calcio e del 4-3-3 alla Zeman. Questa, a mio avviso, è una scelta importante e giusta. Per lunghi tratti della partita, la Roma ha schierato una difesa a 3, che favorisce Fazio (che con l’albiceleste (Uruguay-Argentina 0-0) ha mostrato ancora i recenti problemi in impostazione). Bene la costruzione di gioco, con Gonalons molto bravo, però ricordo sempre la grande libertà che gli avversari lasciavano, secondo la mentalità brasiliana di giocare e lasciare giocare, uno dei motivi della crisi (forse finita?) del calcio brasiliano. Bene Ciavattini, Castan, Antonucci (autore di 2 gol). Anche Strootman ha giocato in nazionale (Francia-Olanda 4-0), rimediando un espulsione sull’1-0 da Rocchi. Deve stare più calmo quando si confronta con gli arbitri. Hanno pesato le ruggini passate e un atteggiamento focoso del giocatore, molto agonistico. Con gli arbitri, a mio avviso, deve moderarsi. Tutti dobbiamo agire al meglio per ribaltare i pronostici dei giornali nordisti, filo-nordisti e meridionali ascari dei nordisti. C’è un mos maiorum che vede Inter, Milan, Juve e Napoli favoriti e noi diversi gradini indietro. Un movimento che è iniziato da quest’estate, che comprende media, ma anche componenti sportive (basta ricordare la pantomima di Irrati per non concedere il rigore su Perotti e le dichiarazioni di Tavecchio, che ho già riportato, sulle milanesi). Un movimento potente che non dobbiamo sottovalutare. La forza per rispondere la dobbiamo trovare dentro di noi e la dobbiamo far vedere con i doriani e con gli altri avversari che ci aspettano. L’obiettivo è lavorare per cercare di migliorare il record dell’anno scorso (87 punti), che con un campionato più combattuto può significare scudetto. A dispetto di chi ci pronostica quinti o sesti. Ad maiora. Daje Roma!
In a game that had important extra-sports motives, it is interesting to note the team’s responses to the most frequent tactical questions. Roma has finally played on half positions or, if you prefer this other definition, on double roles. We played with a 4-3-3, which can also be read as 3-4-3, 3-3-1-3, 4-2-3-1. Such a tactic makes us more unpredictable for the opponent. Fundamental to both this dynamic tactic and the unpredictability, it was the position of Florenzi (Welcome bacj!) Who, starting from the right back, made the whole band as a real right wing. It can be an important solution as a right back / right wing(maybe the only one) for Genoa. Well Gerson and Perotti. The Brazilian was moved forward, with greater freedom to invent, also because opponents were inclined to leave this freedom. Argentine is often our primary source of play. Bravo in dribbling, assist and goal. Francesco seemed more manager and interpreter (trying to put players in the roles more closely related to their characteristics), which master of football and 4-3-3 like Zeman. This, in my opinion, is an important and just choice. For long stretches of the match, Roma has deployed 3 defenses, which favors Fazio (who with the albiceleste (Uruguay-Argentina 0-0) has still shown the recent problems in building game). Well the game construction, with Gonalons very good, however, you have to repeat the great freedom the opponents left, according to the Brazilian mindset to play and let play, one of the reasons for the crisis (perhaps ended?) of Brazilian football. Well Ciavattini, Castan, Antonucci (author of 2 goals). Strootman also played with national team (France-Holland 4-0), replacing at 1-0 red card from Rocchi. He has to be quieter when confronted with the referees. Past rusts weighed and a fierce attitude of the player, very agonistic. With the referees, in my opinion, must moderate. We all have to do the best to reverse the forecasts of the nordic, filo-nordic, and southern slaves newspapers of nordics. There is a mos maiorum that sees Inter, Milan, Juve and Napoli favorites and we have several steps back. A movement that began this summer, which includes the media, but also sports components (just remember Irrati’s pantomime not to give us the penalty for the fault to Perotti and Tavecchio’s statements, which I have already reported on Inter and Milan). A powerful movement that we must not underestimate. The strength to respond to it needs to be found inside us and we have to show it to the doriani and other opponents who are waiting for us. The goal is to work to try to improve last year’s record (87 points), which with a more fought championship can mean scudetto. In spite of who we bet fifth or sixth. Ad Maiora. Daje Roma!
Giordano Sepi