3 cose sull’ultima partita. 3 things on the last match.

Siamo tutti sul banco degli imputati di questa crisi, ma principalmente ci sono quei professionisti che ci lavorano da cui noi tifosi pretendiamo passione e amore per la maglia, i colori e il simbolo. La passione deve essere accompagnata dalla logica e dall’esperienza di queste persone a cui come tifoso darò sempre il mio sostegno e il mio supporto.

  1. Prima di tutto vi vorrei far ragionare su Pallotta. Ultimamente ho letto molte critiche. Pallotta è un giocatore di poker al banco della borsa e dell’economia in generale. Attualmente gestisce un hedge fund, denominato Raptor, del valore di 10 miliardi. Quindi i soldi ce li ha. Non può spenderli perchè la Roma è sotto l’occhio del ciclone del fair play finanziario della FIFA: puoi spendere quanto guadagni. Ad esempio il Suning dell’Inter, per portata economica, potrebbe comprare 11 Cristiano Ronaldo, ma non può nemmeno comprare Pastore perchè il bilancio della compagine meneghina piange e piange parecchio. Pallotta non si intende di calcio, ma è un grande intenditore e osservatore di persone. Quando scelse Monchi, la maggior parte dei romanisti erano contenti. Purtroppo il dirigente andaluso ha ancora problemi a comprendere l’Italia e in particolare l’ambiente mediatico romano (problema facilmente risolvibile grazie a Francesco Totti ). In ogni caso la conferenza stampa prima di Samp-Roma è stata surreale (e l’abbiamo già detto), quando Monchi ha detto che la Roma avrebbe valutato le offerte per Dzeko e Di Francesco ha sostenuto (e ha avuto ragione) che lui l’avrebbe schierato. Questa sera finirà il mercato e come tutti sappiamo Dzeko resterà alla Roma, non per la prestazione di Roma-Samp insufficiente non secondo il Chelsea, ma secondo noi, ma perchè vuole restare alla Roma (ha un figlio piccolo, Roma con tutti i suoi problemi è una bella città, con noi può giocare la Champions e da rumors la moglie sarebbe contraria  ad un trasferimento a Londra). Alla luce di tutto ciò, soprattutto la prestazione davvero deludente dell’ultima partita, le voci di mercato e il comportamento di Monchi hanno nociuto alla Roma, con il giocatore nervoso in Samp-Roma e apatico in Roma-Samp. Noi tifosi non chiediamo che il club e Monchi dicano sempre tutta la verità, soprattutto sul mercato in uscita e soprattutto nel periodo di mercato di gennaio (che è una stronzata). Noi tifosi chiediamo che i giocatori siano sempre messi nelle condizioni di dare il loro contributo in temini di concentrazione e tigna per vincere. Monchi poteva benissimo dire nella famosa conferenza che Dzeko non era in vendita, se poi l’avessimo venduto, nessuno l’avrebbe rimproverato, perchè è questa la prassi consolidata per non rovinare i movimenti in uscita e per non influenzare negativamente la partita del giocatore in questione.
  2. Ma le colpe non sono solo di Monchi. Di Francesco nel momento in cui la Roma stava attaccando e attaccando bene, ha cambiato Under (che stava giocando benissimo) e Pellegrini (in ottima forma) per mettere Perotti e Defrel. Negli ultimi 15 minuti, abbiamo giocato con 4 giocatori in linea con la difesa blucerchiata, che non avevano spazio per inserirsi verticalmente sulla linea del fuorigioco, principalmente facevano movimenti orizzontali facilmente marcabili. Non è detto che sei più offensivo se giochi con 5 punte o 5 giocatori con propensione più offensiva, levando un centrocampista come Pellegrini, che partendo da più dietro può inserirsi verticalmente e che è uno dei pochi in splendida forma. E’ più difficile da marcare un ala in un 442 che un attaccante di fascia nel 424, che essendo fermo o muovendosi solo in orizzontale sulla linea di difesa è difficile che riesca a smarcarsi. 
  3. Ma il problema non è solo la disposizione tattica della Roma negli ultimi minuti di Roma-Samp. Sullo 0-0, nel nostro momento migliore, abbiamo tirato in porta molte volte, ma Viviano le ha parate tutte. Viviano è un ottimo portiere, ma non è Cristo in terra. Se para una palla di testa come successo sul tiro di Cengiz, significa che il turco ha tirato troppo centrale. Viviano non è Higuita (grande portiere della Colombia e del Nacional Medellin negli anni ’90), se para di testa non l’ha fatto volutamente ma gli hai tirato addosso. E’ vero che bisogna cercare la porta e prenderla, ma non in modo troppo centrale. In secondo luogo siamo stati troppo poco concentrati nell’occasione del loro gol, permettendo  un gol troppo facile nell’esecuzione. Come ho detto nel prepartita, quando ci attaccano (e di solito sono poche volte, sia per la nostra disposizione tattica, sia perchè non siamo così male) bisogna stare più concentrati!

Come ripartire.

In ogni caso io non farò mai mancare il mio supporto e sostegno al club. Ci aspetta il Verona, che viene da una bella vittoria a Firenze (1-4). Sarà una partita difficile, anche perchè siamo in piena crisi, ma la Roma ha tutte le possibilità di portare a casa i 3 punti. Mi ripeto, ma non esiste altra strada per ricominciare a vincere: serve lavoro, umiltà, ambizione e coraggio. Daje Roma!

We are all in the dock of this crisis, but mainly there are those professionals who work there that we supporters demand passion and love for the shirt, the colors and the symbol. The passion must be accompanied by the logic and experience of these people to whom as a fan I will always give my support.

  1. Let’s start from the management. First of all I would like you to think about Pallotta. Lately I’ve read a lot of criticism. Pallotta is a poker player at the bank of the stock market and the economy in general. He currently manages a hedge fund, called Raptor, worth 10 billion. So He has the money. He can’t spend because Roma is under the eye of the cyclone of FIFA’s financial fair play: you can spend as much you earn. For example, the Suning of Inter, by economic scope, could buy 11 Cristiano Ronaldo, but can’t even buy Pastore because the budget of the team cries and cries a lot. Pallotta hasn’t a great knowledge of football, but is a great connoisseur and observer of people. When he chose Monchi, most of the Romanists were happy. Unfortunately the Andalusian manager still has problems understanding Italy and in particular the Roman media environment (problem easily solved thanks to Francesco Totti). In any way, the press conference before Samp-Roma was surreal (and we have already said), when Monchi said that Rome would evaluate the offers for Dzeko and Di Francesco claimed (and he was right) that he he would have deployed. Tonight will end the market and as we all know Dzeko will remain in Rome, not for the performance of Roma-Samp insufficient not according to Chelsea, but according to us, but because he wants to stay in Rome (he has a small son, Rome with all his problems it is a beautiful city, with us he can play the Champions and from rumors the wife would be against a transfer to London). In light of all this, especially the really disappointing performance of the last game, the rumors of the market and the behavior of Monchi have damaged Rome, with the nervous player in Samp-Roma and apathetic in Roma-Samp. We supporters do not ask that the club and Monchi always tell the whole truth, especially on the outgoing market and especially in the January market period (which is bullshit). We supporters ask that the players are always put in a position to give their contribution in terms of concentration and tigna (grin) to win. Monchi could well say in the famous conference that Dzeko was not for sale, if we sold it, no one would have scolded it, because this is the established practice not to ruin the transfer market and not to negatively affect the player’s game in question.
  2. But the guilty are not just Monchi. Di Francesco at the time when Roma was attacking and attacking well, he substitued Under (who was playing very well) and Pellegrini (in good shape) to put Perotti and Defrel. In the last 15 minutes, we played with 4 players in line with the blucerchiata defense, who had no space to fit vertically on the offside line, mainly making horizontal movements easily marked. It is said that you are more offensive if you play with 5 forwards or 5 players with more offensive propensity, raising a midfielder like Pellegrini, who starting from behind more can fit vertically and that is one of the few in great shape. It is more difficult to mark a wing in a 442 than a forward in 424, which being stuck or moving only horizontally on the line of defense is difficult to manage to unmark.
  3. But the problem is not just the tactical arrangement of Rome in the last minutes of Roma-Samp. On the 0-0, in our best moment, we shoted on goal many times, but Viviano has blocked all. Viviano is a great goalkeeper, but he is not Christ on earth. If he saves with the head on Cengiz’s shot, it means that the Turk has shooted too central. Viviano is not Higuita (great goalkeeper of Colombia and Nacional Medellin in the ’90s), if he does not intentionally do it, but you shooted on him. It is true that you have to look for the goal and take it, but not too centrally. Secondly we were too little focused on the occasion of their goal, allowing a too easy goal in the execution. As I said in the prematch, when they attack us (and usually they are few times, both because of our tactical disposition and because we are not so bad) we need to be more focused!

How to restart.

In anyway, I will never miss my support to the club. Verona awaits us, coming from a beautiful victory in Florence (1-4). It will be a difficult game, also because we are in full crisis, but Rome has every chance to bring home the 3 points. I repeat, but there is no other way to start winning again: we need work. humilty, ambition and courage. Daje Roma!

Giordano Sepi

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