Ammettere l’errore.
La capacità di chiedere scusa, di chiedere perdono, di ammettere l’errore è importante in ogni campo. E’ importante anche in casi estremi come l’omicidio o la strage: in primo luogo perchè anche in questi casi, nonostante la condanna unanime, alcuni responsabili di tali fatti non chiedono nemmeno perdono, in secondo luogo, anche se non possono essere perdonati dai parenti delle vittime (qualche persona molto elevata riesce in questa operazione molto difficile), uno può sempre sperare nel perdono di Dio, ma anche su questo ho dei dubbi. Invece le persone che ammettono l’errore sono molto rare in ogni campo, dal lavoro alla politica, allo sport. Me ne sono accorto giocando insieme ad altri amici a FIFA sulla ps4. E’ quasi impossibile che qualcuno dica “Errore mio”, “Ho sbagliato io”. La maggior parte delle volte si trovano giustificazioni esterne “Te la stavo passando”, “La volevo passare a lui”, “E’ un errore del gioco”, “E’ un errore del joypad… etc. etc. Probabilmente questo atavico errore sull’errore è dovuto a antiche abitudini, ossia la ricerca e la condanna del capro espiatorio e la conseguente gogna. In pratica se uno dice “Non sono capace a tirare al volo. Ho sbagliato io”, la reazione normale è “E’ tutta colpa tua. Hai rovinato la partita. Hai condannato l’umanità all’eterna dannazione!”. Invece la reazione deve essere di comprensione ed educativa del tipo “A parte che fai un lavoro in difesa che ci tiene in piedi la squadra, la prossima volta tira a incrociare”. Questo è l’atteggiamento giusto in ogni campo, invece siamo portati a difendere la nostra causa persa contro ogni logica. “Questa stringa è sbagliata. Chi l’ha messa?” “Ah, non me ne ero accorto, ma credo l’abbia fatto Caio” “No, sei stato tu Tizio” “No è colpa di Sempronio!”. Insomma nel team perdiamo tanto tempo nella ricerca del colpevole singolo, quando la maggior parte delle volte l’errore è di squadra e questa azione comporta fatiche inutili che dovremmo convogliare nel riparare l’errore e continuare nel lavoro. Ossia l’ammissione dell’errore deve essere accompagnata dall’atteggiamento positivo al fine dell’evoluzione della squadra. Il calcio è uno sport popolare e, essendo popolare, raccoglie un sacco di persone poco disposte a ammettere l’errore. Nell’ambiente Roma non ho sentito nessuno dire “Su Dzeko mi sbagliavo, è un giocatore fortissimo”, però nel periodo in cui evidentemente giocava male molti romanisti lo prendevano in giro. Che fine hanno fatto? Sono scomparsi dalla terra come il pappagallo blu? Dovremmo tutti imparare dalla pallavolo, dal basket e dal rugby, dove il giocatore ammette l’errore, alza la mano per segnalare il fallo, ascolta l’arbitro con pazienza e accetta serenamente la sua decisione. In un agone competitivo come è il calcio, un salto di qualità del genere a lungo termine ti fa stare davanti agli avversari.
The ability to apologize, to ask for forgiveness, to admit the error is important in every field. It is also important in extreme cases such as murder or massacre: firstly because even in these cases, despite the unanimous condemnation, some people responsible for these facts do not even ask for forgiveness, secondly, even if they can not be forgiven by relatives of the victims (some very high person succeeds in this very difficult operation), one can always hope for the forgiveness of God, but also on this I have doubts. Instead, people who admit the error are very rare in every field, from work to politics to sports. I realized this by playing with other friends at FIFA on ps4. It is almost impossible for someone to say “My mistake”, “I was wrong”. Most of the time there are external justifications “I was passing to you”, “I wanted to pass it on to him”, “It’s a mistake of the game”, “It’s a joypad error … etc. etc. Probably this atavistic error on the error is due to ancient habits, that is the search and condemnation of the scapegoat and the consequent pillory.In practice if one says “I am not able in flying shot. I’m wrong”, the normal reaction is” It’s all your fault. You ruined the game. You have condemned mankind to eternal damnation! “Instead, the reaction must be understanding and educational like” Aside from doing a defense job that keeps the team on its feet, the next time tries to find the goal. ” the right attitude in every field, but we are led to defend our lost cause against all logic. “This string is wrong. Who put it? “” Ah, I did not realize it, but I think it was Caio “” No, it was you Tizio “” No fault of Sempronio! “In short, in the team we spend a lot of time looking for the guilty single, when most of the time the mistake is of the team and this action involves unnecessary fatigue that we should channel in repairing the error and continue working. That the admission of the error must be accompanied by the positive attitude to the end the evolution of the team. Football is a popular sport and, being popular, it collects a lot of people unwilling to admit the mistake In the Roma social and media world I have not heard anyone say “On Dzeko I was wrong, he is a very strong player” But during the period when he was obviously playing badly, many Romanisti kidding him, and what happened to them, did they disappear from the earth like the blue parrot? We should all learn from volleyball, basketball and rugby, where the player admits the mistake, raise your hand for admit the fault, listen to the referee patiently and accept his decision serenely. In a competitive arena like football, a leap in quality like that in the long run makes you stand first than your opponents.
Giordano Sepi