Cagliari – Roma 2-2
CAGLIARI-ROMA 2-2, il tabellino
Marcatori: 38′ Rog (C), 43′ Walukiewicz (C), 59′ Under (R), 61′ Mkhitaryan (R).
CAGLIARI (4-3-3): Cragno (72′ Vicario); Faragò (82′ Pinna), Walukiewicz (67′ Pisacane), Klavan (82′ Carboni), Lykogiannis (82′ Pajac); Caligara (63′ Ladinetti), Oliva (46′ Sottil), Rog (79′ Conti); Nandez (92′ Contini), Simeone (67′ Pavoletti), Joao Pedro (67′ Zappa).
A disposizione: Aresti.
All.: Eusebio Di Francesco.
ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Cristante (46′ Under), Ibanez (85′ Juan Jesus); Karsdorp (67′ Santon), Diawara, Veretout (92′ Seck), Spinazzola (67′ Calafiori); Pellegrini (67′ Villar), Mkhitaryan; Dzeko (67′ Perotti (80′ Antonucci)).
A disposizione: Berti, Mirante; Feratovic, Bouah.
All.: Paulo Fonseca.
Arbitro: Enrico Cappai di Cagliari.
Primo tempo. Partiamo con un 4312 non molto provato in precedenza. In generale dominiamo, ma tentiamo troppe volte il tiro da fuori area [impreciso o (spesso) mozzarelle]. Prendiamo gol prima da una sbagliata costruzione, quando sbagliamo anche sul cross lento di Joao Pedro e poi su corner con Ibanez e Cristante che non saltano e Pau Lopez che non esce. In generale, il portiere ha giocato bene (credo in te, Pau!) parando un tiro pericoloso di Simeone e salvando su un contropiede negli ultimi minuti del secondo tempo.
Secondo tempo. Molto meglio il pressing e il gioco offensivo col 4231. Benissimo Karsdorp e bene Santon come terzini destri. Il migliore in campo è Cengiz che da solo cambia la partita. Il turco segna il primo gol e collabora al secondo, con il dai e vai con Karsdorp che poi crossa. Tacco di Dzeko parato da Cragno e gol a porta vuota di Mkhi. Poi abbiamo continuato il dominio, andando vicini a vincere la partita. In questa fase siamo troppo fermi con gli attaccanti e i centrocampisti che non trovano sbocchi perché il Cagliari fa bene la fase difensiva. Forse serviva maggiore cattiveria per vincere, ma probabilmente eravamo stanchi e concediamo anche una grande occasioni ai sardi, come ho già scritto prima. L’opzione con Mkhi da falso 9 è da tenere in considerazione anche per il futuro. L’armeno fa più pressing di Dzeko, anche se il bosniaco è un ottimo punto di riferimento sia in costruzione che in fase d’attacco. Ricordiamo comunque che un centravanti vero è punto di riferimento (quindi un punto positivo) per l’attacco, ma anche per la difesa.
Ora testa all’Hellas Verona. Abbiamo tutte le carte in regola per vincere al Bentegodi. Sarà un test per migliorare la fase difensiva e la costruzione, ma è imperativo il risultato. Dobbiamo vincere! Daje Roma!
Giordano Sepi