L’avversario di martedì: lo Spezia.

In questi giorni, ho rimuginato parecchio se scrivere questo articolo. Mi sono sentito tradito dall’atteggiamento di sufficienza nel derby, quando serviva ben altro atteggiamento. Ma io vedo la Roma come il mio amore, come il mio migliore amico, e come ero esaltato dalle vittorie, adesso non vi mollo che il momento è duro. Sono sicuro che siamo un’ottima squadra e possiamo vincere. Fatemi felice. Fateci felici.

Giocano in difesa, ma fanno anche pressing e sono molto bravi in questa fase. In costruzione contro il pressing cercano il contropiede in questo modo: lancio per Nzola (o Piccoli o Galabinov) che poi appoggia ad un intermedio che o tiene palla, o lancia lungo per l’ala.

Attenzione alla punta centrale, principalmente se è Galabinov (destro), molto forte e potente, forte di testa e con il tiro molto buono.

In alternativa possono cercare il lancio lungo direttamente sull’ala. Entrambe le ali, Verde (sinistro) e Gyasi (destro) sono a piede invertito, quindi portati ad andare verso il centro per tirare col piede preferito.

Il 433 del bravo allenatore Italiano

A centrocampo, il giocatore più pericoloso in fase offensiva è Pobega, sia col tiro da fuori, sia con l’inserimento, ogni tanto però fa errori pesanti.

La Coppa Italia e diversa dal Campionato: con la sconfitta non c’è domani. Per questo, è una partita da affrontare, mettendo il campo le nostre capacità al massimo livello. Lo Spezia è una buona squadra che sta ottenendo buoni risultati in Serie A, ma la vittoria è alla nostra portata. Daje Roma!

Giordano Sepi

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