L’avversario di giovedì: lo Shakhtar Donetsk.

Luis Castro schiera il 4141 che poi diventa 451 in fase difensiva. Sono molto forti con gli esterni d’attacco (Dodo, Ismaily e Taison), ma un po’ carenti in difesa. Pressano molto sporadicamente e fanno soprattutto difesa, contropiede e costruzione con conseguente gioco d’attacco.

Attaccano principalmente sulle fasce, in particolare sulla sinistra grazie al triangolo Ismaily (sinistro), Alan Patrick e Taison. L’azione poi si sviluppa con l’assist specialmente basso di sinistro. Taison è il loro miglior giocatore ed è portato ad andare verso il centro per cercare la conclusione di destro, mentre Ismaily fa tutta la fascia per fare l’assist per Moraes o il tiro. Allo stesso modo, giocano a destra, con l’ala destra [anch’esso a piede invertito con Teté (sinistro) o Solomon (ambidestro)] che può andare verso il centro per cercare il tiro di sinistro e il terzino destro (Dodò) che va in attacco per cercare il cross con il destro o il tiro con il sinistro. Attenzione anche a Marlos (sinistro) e a Moraes (destro).

Sui calci d’angolo, marcano principalmente a zona, tutti nell’area piccola del portiere, creando un po’ di confusione.

Ho parlato di una squadra forte in fase offensiva, ma non escludiamo a priori che facciano una partita difesa e contropiede come fecero con l’Inter, sorprendendo Conte, in previsione del ritorno in casa con il pubblico. Infatti, alcuni media prevedono il difensore centrale Matvyienko al posto di Ismaily.

Per questo, sarà importante chiuderli in difesa con pressing e gioco d’attacco, prevenire i contropiedi (principalmente con Cristante, Diawara, Kumbulla, Mancini e Smalling), pulire le palle sporche in zona d’attacco, riuscire nel dribbling (con Brunetto, Karsdorp e Spinazzola) e tirare con precisione, potenza e convinzione (principalmente con Mkhi, Pellegrini e Borjta). Per segnare. La mission è spaccarli, ma soprattutto vincere senza subire gol. Daje Roma!

Giordano Sepi