Samp – Roma 2-0, ma soprattutto Man Utd.

La Samp ha vinto meritatamente. Noi abbiamo fatto errori banali. Continue mancanze di concentrazioni anche pesanti. Passaggi sbagliati di continuo. Tanti giocatori senza abitudine del campo (come il portiere Fuzato). Il risultato di 2-0 (gol di Silva e Jankto) è stata la logica conseguenza. L’unica nota positiva per la Roma è l’esordio di Darboe, che ha giocato abbastanza bene.

Nel postpartita dell’andata con il Man Utd, calcolavo le possibilità della Roma intorno al 12%. Dopo una partita del genere con la maggior parte dei giocatori con la testa in vacanza, le possibilità a mio avviso sono del 5%. Forse con un cambio di allenatore, la percentuale sarebbe diventata una variabile impazzita e, date le circostanze, non sarebbe stato del tutto un male. Oggi Fonseca e il management hanno avuto un incontro. La logica suggerisce che Fonseca ha presentato le dimissioni e il management l’abbia rifiutate. Altra batosta per la fiducia nell’impresa.

In una situazione nostra normale, l’impresa non sarebbe così irraggiungibile, specialmente perché i tifosi mancuniani sono in rivolta. Loro ci stanno apparecchiando la tavola per una gustosa cenetta, ma noi abbiamo deciso di digiunare.

In ogni caso, è nostro dovere giocarci ogni singolo punto percentuale di passaggio del turno al massimo delle nostre capacità, innanziTotti perché la posta è alta: la finale a Danzica probabilmente con un avversario inferiore e poi perché la mia cultura sportiva e spero la cultura sportiva del nostro club ci impone di giocare sempre al massimo e di aspettarsi il massimo dall’avversario. Questa cultura sportiva è molto rara in Italia, ma è quella che porta al successo, come dimostra il calcio anglosassone, obiettivamente il migliore del mondo. Se custodiremo e ci faremo portavoci di tale elevata cultura sportiva e ci renderemo conto di quello per cui giocheremo ossia la finale di Europa League, ce la potremo fare a dispetto della stragrande maggioranza delle previsioni, anche di molti romanisti. Ce la possiamo fare. Daje Roma!

Giordano Sepi