Lazio.

Quando si parla del derby, dobbiamo parlare anche di Roma, il nome rifiutato dalla Lazio nel 1900, e rappresentato da noi dopo la fusione degli altri 3 più grandi clubs di Roma (Alba, Fortitudo e Roman). E’ importante parlare della città di Roma. La città più bella del mondo. L’ombelico del mondo, direbbe Jovanotti. La città che al centro ti racconta la storia e l’arte, che a Roma Est (da San Lorenzo a 100celle, passando per il Pigneto) ti dà modo di corteggiare bellissime turiste e che lentamente muore nel degrado più ti allontani dal Colosseo e San Pietro. Roma è la città più bella e più problematica del mondo. C’è il problema dei rifiuti. I bus sono scadenti, vecchi e spesso in ritardo. La metro ha solo 2,5 linee (visto che attualmente la Metro C è collegata solo alla Metro A). L’apparato burocratico è pachidermico e lento. L’amministrazione spesso mediocre. Le soluzioni ci sono. Ad esempio, per il trasporto pubblico si possono sfruttare le tante linee ferroviarie, dandole una frequenza da metro. Roma è un fiore bellissimo e fragile. Va trattata con gentilezza. Dai romani. E dall’Italia. Non puoi dire di aver vissuto veramente, senza essere passato una volta per Roma.

L’altare della Patria

Tra una settimana ci sarà il primo turno delle elezioni a sindaco. Io voterò Gualtieri (PD). La sindaca Raggi (M5S) è stata usata come capro espiatorio un po’ per tutto, ma anche da un punto di vista obiettivo si è rivelata inadeguata (basti pensare a come è stato gestito un investimento importante come lo Stadio della Roma). L’arci-nemico della filosofia del M5S è Calenda, ma la sua candidatura sembra opportuna solo per il suo ego. Sarebbe un buon amministratore, ma non ha possibilità di arrivare al ballottaggio e l’unica sua (in)utilità è non far andare al secondo turno il suo amico Gualtieri (per cui lui fece un endorsement per le elezioni europee di qualche anno fa). Attinge dallo stesso bacino elettorale di Gualtieri e favorisce Raggi, contro cui in realtà si sarebbe candidato. Non mi convince nemmeno il candidato del centrodestra, Michetti, con quasi nulla esperienza di amministrazione. Come spesso accade al centrodestra, il problema principale non è il razzismo, o l’omofobia, o l’atteggiamento ambiguo con i novax (che sarebbero già motivi validi), ma l’incapacità ad amministrare bene. Se Gualtieri non dovesse arrivare al ballottaggio, voterò chiunque si confronterà con il quasi sicuro Michetti.

Votare per Gualtieri e per il PD romano, non significa votare per i migliori al mondo. Il PD romano è pieno di corruzione, di amministratori incapaci, di personaggi che mi fanno venire l’orticaria come il capogruppo al Campidoglio, Pelonzi. Il mio voto per Gualtieri è nella speranza che le capacità e l’onestà del sindaco cambino questa città. Insomma che riprendesse il lavoro non terminato da Ignazio Marino, poi accoltellato alla schiena (metafora) dal PD. Il mio voto per Gualtieri è per la parte sana del PD romano, quella di Caudo, quella che aveva messo le basi per una nuova Roma. Una città che sarà non solo la più bella del mondo, ma anche innovativa, evoluta e easy come tutte le grandi città europee.

La lupa capitolina.

Sarri schiera il 433. Non hanno un ottimo pressing, mentre La costruzione è buona. In generale è un’ottima squadra con grande fase difensiva (grazie alla linea difensiva Lazzari, Luis Felipe, Acerbi, Hysaj e con Lucas Leiva che aiuta) e grande fase d’attacco, con Luis Alberto suggeritore e Immobile che tira preciso e forte col destro ed è insidioso anche col sinistro.

La costruzione: Immobile torna indietro nella costruzione se i centrocampisti sono pressati, anche se i risultati non sono ottimi. Lucas Leiva è un mediano bravo principalmente nella fase difensiva, non nella costruzione, e Milinkovic Savic lo aiuta. Se pressiamo anche il serbo, possono andare in difficolta. Possono costruire anche con Lazzari, molto bravo a fare il dai e vai con il partner serbo. In alternativa possono costruire con Luis Alberto, ma non è molto adatto a questa fase (in ogni caso pressiamo anche lui).

I due giocatori più in forma sono Milinkovic Savic (vero uomo squadra) e Lazzari (il miglior terzino destro italiano). Sono i due giocatori più bravi in fase offensiva e al tiro insieme a Ciro.

Possono Sviluppare il gioco con i terzini. Sulla destra, Lazzari cerca il triangolo principalmente con Milinkovic Savic, arrivando anche in zona offensiva per l’assist per Immobile o per il tiro sul palo lontano. Sulla sinistra, Hysaj si sovrappone a Felipe Anderson.

Ultimamente schierano Felipe Anderson ala destra e Pedro ala sinistra, in modo da dare l’opportunità di crossare per Immobile, specialmente a Felipe Anderson. Pedro è ambidestro e come attitudine ha principalmente il tiro, quindi non posso escludere a priori il tiro di Pedro da sinistra.

Pedro a sinistra e Felipe Anderson a destra favoriscono l’assist per Immobile, non posso comunque escludere che Pedro vada verso il centro per tirare di destro, visto che ha grande attitudine al tiro.

Possono anche invertirli, facendo giocare Pedro ala destra e Felipe Anderson ala sinistra. Attenzione perché Pedro è molto bravo col tiro di sinistro (con cui gli segnò nell’ultimo derby).

Pedro a destra e Felipe Anderson a sinistra favorisce il loro spostamento verso il centro e il tiro, anche per quanto riguarda Felipe Anderson

A livello tattico, l’aspetto che dovremo curare di più è NON PERMETTERE IL CONTROPIEDE.

Se un romanista non è pronto mentalmente ad affrontare questa partita come una questione di vita o di morte, è meglio che non scenda in campo. Sicuramente vanno evitati i cartellini, ma dobbiamo essere consci che è una partita giocata sui nervi, sul tifo, sulle motivazioni a vincere più che sulla tattica. Se sarete pronti a dare la vita per vincere, la vittoria non ci sfuggirà. Daje Roma!

Giordano Sepi

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