Spezia.
Noi. Siamo in un periodo di crisi, ma abbiamo una grande arma da sfoderare in queste ultime giornate: i ragazzi dell’Under 19. La Roma ha strutturali difficoltà nel recupero-palla a centrocampo e nella costruzione. Per il secondo problema, è fondamentale in primis giocare semplice, in secundis quando gli avversari avanzano per fare pressing alto, passare la palla in avanti anche cercando direttamente gli attaccanti e poi i centrocampisti devono muoversi per liberarsi dalla marcatura, magari con un movimento rotatorio (come faccio vedere nell’immagine). Ci vuole calma e concentrazione. Mi aspetto che giochi un ruolo importante in questa fase Pellegrini. In generale, dobbiamo correre di più. Siamo il club di Serie A che corre di meno. La situazione della stagione dimostra che ancora nullo ci è precluso. E’ un campionato strano e tante squadre stanno perdendo importanti match-points. Dobbiamo portare a casa più vittorie sia possibile. Poi faremo i conti. Non escludo che a fine stagione ci saranno più squadre a pari punti. Non escludo che anche la Lazio possa vincere lo scudetto. Noi pensiamo a noi. Cerchiamo di vincere sempre. Partendo dalla partita in Liguria.
Come la Roma deve pensare soprattutto a se stessa, anche l’Europa deve pensare ad un tema a lungo termine come l’autonomia energetica. E’ un tema entrato di prepotenza in agenda con la crisi in Ucraina e il conseguente aumento del costo del gas da parte della Russia. La Russia sta correndo un grave pericolo. Più grave di un’eventuale guerra in Ucraina. Infatti i paesi europei stanno cercando altri paesi per il loro approvvigionamento energetico e se questa diventerà una scelta strutturale, la prima a pagare la propria sete di conquista sarà la Russia e quindi Gazprom. Fare a meno del gas russo significa fare a meno del 40% del gas che l’Italia utilizza, però si può diminuire. Ci sono state delle scelte che stanno modificando la situazione. Ovviamente non mi riferisco al nucleare che penso non sia ancora sicuro. Ma al superbonus che ha portato tante famiglie a produrre autonomamente energia con il fotovoltaico. E proprio dalla diffusione dell’utilizzo dell’energie rinnovabili si fonda il futuro dell’Italia e in generale dell’Europa.
Motta schiera il 4231 con ricerca ossessiva del pressing e del gioco palla a terra con tackle anche molto duri. Attaccano principalmente dal lato sinistro con Reca che può crossare anche per Gyasi (l’attaccante destro) e Verde che preferisce andare verso il centro per cercare il tiro a effetto (come si vede dall’immagine). Verde è uomo-squadra. Può giocare al centro o giocare come attaccante destro. In questa posizione, può dialogare con J.Sala e Amian e può cercare il tiro a giro con il sinistro. Uno molto bravo è Agudelo. Tutto sinistro. Dribblomane. Veloce. Pericoloso anche con l’assist, ma principalmente col tiro. In fase di pressing, Maggiore diventa punta, trasformando la formazione in 442. Marcano a uomo sui calci d’angolo.
Non possiamo sempre giocare difesa e contropiede. Ci sono partite in cui bisogna avere anche il coraggio di comandare la partita. Lo richiede la nostra qualità tecnica. Lo richiede la nostra ambizione. E’ una partita in cui dobbiamo giocare principalmente su noi stessi. Sulla nostra strategia. Siamo in grado di dominare e vincere? La responsabilità è nostra. Il giudizio spetta al campo. Daje Roma!
Giordano Sepi