Roma-Feyenoord 1-0
E’ stato bello. E’ stato bello anche soffrire per una partita secca, in cui seppur partivamo leggermente favoriti, era tutto variabile e aleatorio. Come aleatorio è stata la respinta di Rui Patricio sul tiro di Malacia che va a rimbalzare sul palo. Mentre il gol nostro è stata astuzia e core, con Zaniolo a pizzicare il pallone prima dell’intervento del portiere e del difensore. E’ stato tutto bellissimo. Compresa la rosicata continuativa dei laziali. Erano 14 anni che la Roma non vinceva un trofeo. Erano 12 anni che l’Italia non vinceva un trofeo internazionale.
Non è la vittoria, l’applauso del mondo, di ciò che succede il senso profondo ci insegna un altro grande romanista come Niccolò Fabi, riprendendo Kipling, e questa è la realtà. Questa vittoria non deve essere un punto d’arrivo, ma un punto d’inizio. Come fu un punto d’inizio quando alla Vigilia di Natale del 12 aprii la pagina facebook Sangue e Oro. E’ stato un percorso lungo con vittorie e tante sconfitte. Questa vittoria mi gratifica. Penso di aver fatto un buon prodotto. E il pensiero corre a mio padre che mi suggeriva di aprire un blog sulla Roma. O mia madre che tifava Roma per me. A Bruno, grande amico mio romanista, che credette in me quando nessuno ci credeva. A mia zia Giuliana che mi ha cresciuto insegnandomi gentilezza ed educazione. A mia moglie, Vali, che mi ha raccolto come un gattino e mi ha portato con sè come dice Jovanotti.
Questa vittoria ci insegna che sì, la squadra deve essere forte con un allenatore forte, ma che principalmente se tutto il popolo romanista spinge quel pallone, la palla rotolerà in discesa dentro la porta. Se tutto il popolo romanista è focalizzato sull’obiettivo della vittoria della Roma, nulla ci può essere precluso. Per questo, il ringraziamento va anche tutti quelli che hanno diffuso questo blog, in particolare quei poveri bischeri che devono sopportare la mia taggata su Twitter, che ha l’unico obiettivo della vittoria della Roma. Ci siamo riusciti. Ce l’abbiamo fatta. Adesso dovremo continuare su questa strada. Daje Roma!
Giordano Sepi
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