Empoli-Roma 1-2 e HJK Helsinki.

L’Empoli è stato un valido avversario. Ha giocato la partita e ha provato a vincere. Noi siamo passati in vantaggio con una bella parabola di Dybala, come in passato sempre con l’Empoli fecero Totti ed ElSha. Ma la partita è rimasta combattuta, Vicario dice di no a Pelle e Celik (bellissima la parata sul turco) e loro prendono il palo con Satriano, fino a che loro fanno il colpo con un cross strano che Bandinelli dalla parte alta dell’area butta in rete di testa. L’Empoli va anche vicino al vantaggio con Satriano (errore di Mancini) da solo davanti a Rui Patricio, ma mette fuori. Subito dopo Abraham, ancora Abraham, assesta un bel colpo su assist di Dybala (splendido). Pelle (buona partita) sbaglia un rigore propiziato da un grande Ibanez. A Bove dice di no Vicario Poi brivido-palo con Akpa Akrpo ex-Lazio, che poi si fa buttare fuori per un calcio in faccia a Smalling. Belotti da solo in contropiede cerca l’incrocio del palo vicino, ma Vicario oggi è strepitoso. Loro non demordono. La Roma soffre e la porta a casa.

Dybala la mette lì. Stavolta Vicario non può fare nulla. 0-1.

Menzione speciale per Spina che sta tornando quello decisivo di prima dell’infortunio, ma che deve alzare la testa al momento dell’assist, visto che ha mancato il passaggio indietro a Dybala. Poteva mettere in vantaggio prima la Roma del gol decisivo di Abraham. In generale, la Roma costruisce anche ottime occasioni, ma poi concretizza poco. E’ un problema che dobbiamo risolvere.

L’eroico Marcenario ride mentre espelle Allegri, l’allenatore della Juventus, la squadra storicamente più potente in Italia e tutto ciò mi riporta ad un quadro che avevo in casa di “Soccorso Rosso Militante” in cui un anarco-insurrezionalista veniva arrestato in Francia e rideva. Sotto c’era scritto: Questa risata vi seppelirà..

Veramente squallido il teatrino del giornalismo più commerciale con l’errore del VAR in Juve-Salernitana 2-2 sul gol che avrebbe dato la vittoria alla Juve. Sicuramente ha sbagliato il VAR. Sicuramente era giusto che la Juve vincesse. Però non mi pare di ricordare lo stesso sdegno quando, nel 2014, la Juve ha battuto la Roma 3-2 con 3 gol irregolari (anzi adesso l’autore di quegli errori è capo dell’arbitro, Rocchi). Nessuno si è sdegnato quando è stato annullato il gol di Turone nel 1981 a Torino che dava lo scudetto alla Roma. Anzi i romanisti sono stati oggetti di dileggio per questo da parte degli juventini. Allora com’è? Quando la Juve è stata favorita dagli errori arbitrali, ed è successo tantissime volte, perché nessuno si è indignato? Quando si tocca la Juve è uno scandalo e quando tocca agli altri, “L’arbitro è l’alibi dei perdenti”? Aveva ragione D’Alema quando paragonava il giornalismo italiano, non al cane da guardia dell’opinione pubblica, ma ad un cane da salotto. Forti con i deboli e deboli con i forti.

Nel prepartita con l’Empoli ho parlato del rigassificatore di Piombino, decisivo per la guerra in Ucraina. Una guerra che adesso vede un’incredibile avanzata degli ucraini da Kharkiv al Donbass, mentre stanno mettendo i russi sotto pressione nell’Oblast di Kherson a sud. La cosa più allucinante sono i talk-show russi. Solovyov (ideologo di guerra e morte) guardava su uno schermo non so cosa e intanto commentava come fa Vaccaro per le partite della Roma su Top Calcio e questo è completamente surreale, perché in una guerra c’è morte, città e vite distrutte. Come fanno i russi ad accettare questo? Per paura. Sinceramente spero di non dover mai accettare passivamente una cosa del genere senza ribellarmi.

Sanna Marin, la giovanissima Premier finlandese.

Ora giocheremo contro la squadra più titolata e meno retrocessa della Finlandia. La Finlandia è governata da una giovane, moderna e brava premier come Sanna Marin. Da lungo tempo, questo paese ha fatto parte dell’UE ma non della NATO. Hanno sostenuto nel passato L’African National Congress contro l’apartheid in Sudafrica, palestinesi e curdi. Molto più degli altri paesi compresi l’Italia.

Sarebbe bello se nel nome della pace tra Russia e Ucraina si possa replicare questo abbraccio.

Suona così stonata la critica di alcuni italiani per aver estradato alcuni curdi in Turchia per entrare nella NATO, dovuta al panico dell’ultimo comportamento della Russia, che oltre ad aver invaso l’Ucraina, ha sorvolato Finlandia e Svezia con aerei militari. Un panico razionale (permettetemi l’ossimoro). Questo ci dà modo di ricordare l’insensatezza dell’operazione militare russa che ha rafforzato la Nato. Ha ridato vita ad un morto cerebrale, come diceva tempo fa Macron. Ricordiamo anche che è la Russia ad aver invaso l’Ucraina, quindi dovremo convincere i russi a tornare a casa, non gli ucraini a non difendersi.

Toni Koskela schiera il 352 che diventa 532 in fase difensiva o addirittura 541 con Boujellab ala destra e Hostikka ala sinistra, che infatti preferisce giocare sulla loro sinistra. Attaccano con Browne sulla loro destra e con Murilo sulla loro sinistra per cercare l’assist, spesso per la testa di Abubakari (la prima punta). Il ruolo naturale di Browne è esterno sinistro con Soiri esterno destro. Soiri ha meno esperienza di Murilo ma ha la spavalderia dei giovani.

I tre giocatori offensivi sono principalmente Boujellab, Hostikka e Abubakari. Attenzione alla fantasia di Vaananen, Browne e Murilo.



Di solito costruiscono con Lingman portato più a ragionare e a passare indietro o con Vaananen che cerca soluzioni fantasiose e in generale passa in avanti. Quando vengono pressati bene, provano il lancio lungo con Raitala o Tenho(i difensori centrali) per il contropiede di Abubakari. Attenzione anche a Boujellab: bravo con entrambi i piedi.

Quando hanno i corner contro, difendono a zona, i blocchi a metà area sono una tattica diffusa per evitare il terzo tempo degli attaccanti. Qui è la prima partita di UEL in casa persa 0-2 col Betis.

Quando hanno i corner a favore crossano verso il centro della linea superiore dell’area del portiere.

Mourinho ha anticipato che giocheremo con la maglia nera con inserti rosa contro l’HJK Helsinki. Possiamo fare un po’ di turn-over. Darei una chance anche a Tripi, oltre che a Bove. L’importante è che chi entra dia il massimo. L’ultima parola spetta al nostro condottiero, Josè Mourinho. Invece, non ho dubbi sul solito, meraviglioso, Olimpico giallorosso. La vittoria è nelle nostre mani (e nei piedi dei giocatori). Daje Roma!

Giordano Sepi



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