HJK-Roma 1-2 e Verona.

Parzialmente giustificati dall’irrilevanza del risultato per la qualificazione ai sedicesimi (mentre sarà fondamentale battere il Ludogorets giovedì prossimo), dal campo sintetico e dalle tante assenze, la Roma soffre fin troppo contro un avversario modesto. Dopo vari colpi ai fianchi, la Roma trova il primo montante con Lorenzo su punizione che serve Abraham per lo 0-1. Poi ci rilassiamo e permettiamo a Hetemaj il pareggio (1-1). Pochi minuti dopo troviamo di nuovo il vantaggio con ElSha, grazie alla deviazione di Hoskonen (1-2). Purtroppamente, ci rilassiamo di nuovo e permettiamo di nuovo il pareggio all’HJK, ma al VAR l’arbitro si accorge di una manata di Abubakari su Cristante. Gol annullato. Roma ha vinto. Vittoria indifferente per la qualificazione, visto che il Betis batte il Ludogorets a Razgrad (0-1 con gol di Fekir), ma utile per il morale.

Badate bene, posso giustificare una cattiva prestazione solo perché alla fine abbiamo portato a casa i 3 punti doverosi contro l’HJK (come ha detto un amico mio “6 di questi fanno gli elfi per Babbo Natale”). Se non avessimo vinto, non avrei trovato alibi come faccio di solito. Adesso, come già scritto, rimane la decisiva sfida col Ludogorets della prossima settimana, dove dobbiamo vincere. Se non vinceremo, ci ritroveremo in Conference e saremo di nuovo tra i favoriti. Ma è IMPERATIVO battere il Ludogorets e poi vedere i sorteggi dei sedicesimi. D’altronde, vendendo chi sta scendendo dalla Champions, si può ipotizzare un avversario nobile e blasonato. Ma adesso dobbiamo pensare prima a battere il Verona e poi il Ludogorets.

Il quarto stato è un dipinto a olio su tela del pittore italiano Giuseppe Pellizza da Volpedo, realizzato tra il 1898 e il 1901, e dal luglio 2022 è conservato nella Galleria d’Arte Moderna di Milano.

Ho rispetto per la storia dell’Hellas e di Verona. L’Hellas è stato un glorioso club negli anni ’80, coronati dall’incredibile vittoria nella Serie A 1984-85. Verona è centro di grandi emozioni, grandi sentimenti, spesso contrastanti. Negli anni 70/80, qui c’è stata una grande attività sindacale come testimonia un grande amico di mio padre e un grande sindacalista come Giuseppe Braga. Purtroppo il tifo veronese ha una forte connotazione di estrema destra. Viene quindi naturale da parte mia, in un’atmosfera di revisionismo sul fascismo, dovuta anche alla vittoria della destra alle elezioni, rispondere a coloro che vogliono commemorare la Marcia su Roma in questi giorni (anche tra noi romanisti) che il fascismo è stato sconfitto e condannato dalla storia il 25 aprile e non deve più tornare.

Bocchetti mette in campo il 3412. Giocano a uomo. Molto bravi in fase offensiva, in particolare con le ripartenze, quando attaccano veloci e verticali in tanti.

Davanti Verdi gioca preferibilmente sulla destra, ma poi alla loro destra, nostra sinistra, viene schierato o Piccoli o Kallon: giocatore africano, bravo nell’uno contro uno e molto veloce. Verdi è un fantasista che ha acquisito esperienza in Serie A. E’ ambidestro. Può tirare le punizioni e i corner con entrambi i piedi, il che regala imprevedibilità ai loro calci piazzati.

Un altro che può battere i calci piazzati è Miguel Veloso, volante naturale, viene sostituito spesso come playmaker da Tameze, bravo anche nella costruzione, ma in particolare forte nel recupero palla, schierato spesso un pò più dietro di Miguel.

Il lato dove sono più pericolosi è quello sinistro, in particolare se dovesse giocare Doig (mancino). Bravo nel cross dal fondo e specialmente nel tiro. In realtà, Doig dovrebbe essere infortunato, quindi Bocchetti sarebbe costretto a schierare Faraoni a destra e Depaoli a sinistra. Entrambi hanno grande esperienza e sono validi.

Come seconda punta può giocare o Kallon che è mancino o Piccoli che fa un lavoro molto importante in marcatura, diventando anche una sorta di terzino, mentre Henry è una prima punta forte nel gioco al volo sia per far salire le squadre, sia per concludere a rete.

Il governo Meloni si è insediato e spero faccia bene. Collateralmente a ciò, molti nostalgici fascisti hanno ripreso vigore e vogliono celebrare il centenario della Marcia su Roma proprio in questi giorni, quando noi affrontiamo il Verona, che ha una tifoseria di estrema destra. Possiamo vincere. Sarebbe importante per la classifica, ma ha anche un valore simbolico. Daje Roma!

Giordano Sepi

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